Barra_alto

M E N U

POLITICA
Salvador Allende
A.Pinochet
R. Lagos

Testimonianze

GEOGRAFIA 
Geografia Fisica
Turismo
Flora e Fauna
Popolazione
Itinerari

Isola di Pasqua

I Misteri dei Moai

Mappe
Il Cile visto da...
STORIA
Conquiste
Mapuche
Incas
Prima degli Incas
ECONOMIA
Statistiche
CULTURA 
 
ARTE  
Pittura
C.Bravo
R.Matta
P.Echaurren
Orellana
Scultura

Tapia Radic

Teatro
Mapuche
Precolombiana
LETTERATURA
Pablo Neruda
Gabriela Mistral
Isabel Allende
Francisco Coloane
Luis Sepulveda
Antonio Skarmeta
Letteratura antica
Origini
Linguistica
MUSICA
Musica Popolare
Violeta Parra
Victor Jara
Inti-Illimani
Danza
cucina
Ricette
Vino
RELAX
Puzzle di Rapa Nui
Fotografie
 CREDITS
   

 politica:salvador allende

Le ultime parole del Presidente

 
 
26 giugno, 1908 -  11 Settembre, 1973

Salvador Allende nacque a Valparaiso in Cile nel 1908 da una famiglia benestante; si laureò in medicina prendendo parte fin da giovane alla vita politica del suo paese. Si dedicò in ugual misura alla professione medica e all’attività politica.
Nel 1933 fu tra i fondatori del Partito Socialista Cileno; nel 1938 fu eletto deputato e nel 1942 fu ministro della sanità; nel ’45 fu eletto senatore e poi presidente del senato. Nel 1958 si presentò alle elezioni presidenziali come candidato delle sinistre, ma non fu eletto.
Invece alle elezioni del 1970 fu eletto come candidato di Unidad Popular, una coalizione che comprendeva Socialisti, Comunisti, Radicali e altri partiti di sinistra. La Democrazia Cristiana e le destre venivano così mandate, democraticamente, all’opposizione. Come presidente della repubblica scelse la strada dell’intransigenza e della fermezza. Il suo programma di governo prevedeva grandi interventi statali, la redistribuzione delle ricchezze ancora concentrate nelle mani di alcune ricche e potenti famiglie e l’attenuazione degli squilibri tra ricchi e poveri.

Cercò di attuare il suo programma di riforme nel più grande rispetto della Costituzione, ma una parte della società cilena era da troppi anni abituata ai favoritismi e ai privilegi. Alle elezioni del 1973 Salvador Allende e Unidad Popular vinsero ancora democraticamente le elezioni, ma i ricchi del paese non le accettarono e iniziarono una lotta senza quartiere contro il governo di Allende, facendo cadere il Cile in una grave crisi economica.

Il palazzo della Moneda

L’11 settembre di quello stesso anno, i militari cileni, comandati dal generale Augusto Pinochet, attuarono un colpo di stato assaltando e bombardando il palazzo presidenziale. Deposero il presidente eletto Salvador Allende, che, secondo la loro versione  si uccise nel palazzo presidenziale della Moneda durante le ultime fasi del golpe, per molti altri fu ucciso dagli stessi mlitari. Migliaia di cittadini cileni contrari al colpo di stato furono torturati e sparirono senza fare più ritorno (desaparecidos).

Iniziò così un periodo terribile di dittatura militare in Cile, terminato solo nel  1989 con libere elezioni. Allende è ricordato come un uomo che ha dato la vita per difendere la democrazia e la libertà nel suo paese.

 


Allende visto dallo scrittore L. Sepulveda   

Parla Isabel, la figlia del Presidente Allende


Links: