"La
poesia non è di chi la scrive, ma di chi la
usa!"
Antonio Skarmeta- Il postino di Neruda
1940 Nasce ad Antofagasta, Cile,
e studia lettere e filosofia in Cile e a New
York. Ha vissuto a lungo in Europa e negli Stati
Uniti, dove ha insegnato e diretto alcuni film.
1975 Soné que la nieve ardia Sognai che la neve
bruciava
1985 Ardiente paciencia , Il postino di Neruda ,
1989 Match ball
LE NOZZE DEL POETA
"Fin dai primi incontri si disse che
era bellissima ma ancora una bambina, senza
pensare che a otto o nove anni non c'è nessuno
che non abbia negli occhi una luce che rivela
tutta l'anima. Poi la vita mette un velo a
questa luce e in alcuni casi la spegne."
Un luogo dal nome fantasioso e ironico, un mondo
vagamente fiabesco, una vicenda che è un
apologo, un romanzo storico, una storia d'amore:
questo è l'ultimo romanzo di Antonio Skármeta.
Poetico e di grande leggerezza narrativa, il
romanzo si sviluppa attorno ad alcuni personaggi
chiave: la bellissima Alia Emar, il sognatore
Geronimo Frank, l'impetuoso Regno Coppeta,
l'ingenuo e mite Stefano Coppeta. Altri
partecipano inoltre alla dinamica della storia,
personaggi entrati nei racconti leggendari del
luogo, come Marta Matarasso, morta la prima
notte di nozze, uccisa dall'eccesso di passione
e dalla strepitosa anatomia del marito Samos
Maramakis.
Samos era stato il fondatore di un grande
magazzino che, in quel luogo ancora semplice e
un po' primitivo, l'isola di Gemma opposta alle
coste di Malizia, aveva portato l'ebbrezza degli
acquisti di una grande città. Marta era la più
bella fanciulla dell'isola che, attratta dalle
ricchezze del fidanzato (la cui eccezionale
conformazione anatomica era nota a tutti gli
abitanti del paese), aveva sfidato il destino e
osato offrire la sua verginità a quel
romantico, ma impetuoso e iperdotato marito.
Quando il nuovo proprietario dell'emporio,
Geronimo Frank (che aveva superato ormai la
mezza età, possedeva un'enorme ricchezza e
aveva fama di poeta e di sognatore) si fidanza
con la bellissima Alia Emar, giovinetta sensuale
e incantevole, attratta dalla ricchezza e dal
ruolo sociale del fidanzato, ma profondamente
onesta, la popolazione di Gemma (e ogni giorno
di più anche i due promessi sposi) inizia a
temere un altro tragico evento. Gli occhi blu
cobalto di Stefano Coppeta gettano poi
scompiglio nel cuore di Alia Emar e turbamento
pieno di frustrazione in quello di Geronimo. A
questa vicenda un po' fiabesca e divertente si
intreccia la storia, altrettanto immaginaria,
della ribellione politica dell'isola ai
dominatori austriaci. Un forte spirito
nazionalistico e un irridentismo che ha già i
suoi eroi (e primo fra tutti il padre dei due
fratelli Coppeta) spingono alcuni giovani
isolani a compiere azioni di ribellione armata
contro l'impero austroungarico. All'uccisione di
un manipolo di soldati, l'Austria risponde con
molta energia e neppure l'intervento diretto del
papa, a cui si era rivolto con una telefonata un
semplice parroco di Gemma, impedirà la
rappresaglia. Siamo alle soglie della prima
guerra mondiale e l'intera Europa sta per essere
sconvolta da una tragedia immane: quello che
avviene a Malizia rappresenta in qualche modo
una scintilla premonitrice.
Le due linee narrative quindi si intrecciano e
la prima, quella amorosa, verrà ad essere
dolorosamente condizionata dalla seconda.
Le nozze del poeta è un romanzo
divertente e scoppiettante, ricco di ingenua
fantasia e di una dolcezza spesso struggente,
leggibilissimo, così come ogni opera di
Skármeta, e capace di ben sintetizzare la ricca
gamma narrativa del suo autore, così fortemente
latinoamericana, ma non da meno profondamente
europea. Un libro che ricorda la travolgente
filmografia di Kusturica, e la collocazione fantageografica
invita al collegamento, con tutto un villaggio
che entra nel gioco della storia, con commenti,
pettegolezzi, tradizioni, leggende e miti cui
anche il lettore finisce con l'affidarsi.
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