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   Giovanni Marghinotti, il più importante pittore sardo dell'Ottocento, nacque a Cagliari nell'antico quartiere della Marina il 7 gennaio 1798, figlio di Giuseppina Serra e del trapanese Vincenzo. Rivelò le sue doti artistiche sin da ragazzo e perfezionò il suo stile studiando a Roma presso l'Accademia di San Luca, grazie al sostegno finanziario del rè Carlo Felice. Ritornato nella città natale nel 1834, lavorò per conto del Consiglio Civico e strinse importanti relazioni con la corte piemontese, intervenendo nel vasto programma di celebrazione figurativa della Casa Savoia.

Visse per qualche tempo nella città di Torino in qualità di pittore di corte e professore di disegno (1846-1856) presso l'Accademia Albertina di belle arti; la notorietà raggiunta gli permise di ottenere rilevanti conoscimenti e prestigiose commissioni pubbliche e private in tutta la Sardegna.

Durante un viaggio in Spagna, ebbe modo di farsi apprezzare alla corte di Madrid e fu insignito del titolo di cavaliere dell'ordine di Carlo III di Borbone (1854); due anni più tardi, il rè Vittorio Emanuele II gli conferì un altro cavalierato, quello dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Tornato definitivamente a Cagliari, non incontrò più l'ambiente favorevole che lo aveva reso celebre agli esordi: in assenza di committenze ufficiali, si dedicò a composizioni di gusto romantico e a ritratti richiesti dalla clientela aristocratica e borghese.

Si spense, ricordato solo dalla famiglia e dagli  amici, il 20 gennaio 1865.

Le sue opere vennero rivalutate da alcuni dei maggiori critici dell'arte in Sardegna e presentate più volte nelle esposizioni regionali.

La mostra che il Comune di Cagliari dedica a Marghinotti, intende finalmente rendere note e valorizzare le opere del pittore appartenenti alla collezione civica, presentate insieme ad altre degli enti pubblici ed ecclesiastici della città.

L'esposizione propone un itinerario artistico che si snoda all'interno del centro storico di Cagliari: la Galleria Comunale d'Arte come nucleo centrale della mostra, alcuni degli edifìci pubblici più rappresentativi della città nei quali si conservano i suoi più importanti dipinti di carattere celebrativo  e le chiese dove tuttora figurano le pale d'altare a lui commissionate.

La scelta di "condurre" i visitatori nei palazzi e nelle chiese che conservano le opere dell'artista cagliaritano, è motivata dalla volontà di farle conoscere e apprezzare in seno al loro contesto ambientale; un itinerario marghinottiano che permette di guardare in un'altra prospettiva alcuni dei luoghi storici più familiari e significativi della città.

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