Liszt, Franz - Brani in repertorio

  (Raiding 1811 - Bayreuth 1886), compositore, pianista e direttore d'orchestra ungherese. Iniziò a studiare pianoforte con il padre, proseguendo poi sotto la guida di Carl Czerny a Vienna, dove si specializzò, anche in composizione, con Antonio Salieri. Nel 1823, si trasferì a Parigi, dove ben presto si mise in luce come concertista integrando le proprie conoscenze compositive con l'operista Ferdinando Paër e con Anton Reicha.

La carriera

A Parigi, Liszt entrò in contatto con tutte le celebrità del tempo; dai compositori Hector Berlioz e Fryderyk Chopin ai letterati Victor Hugo, Alphonse de Lamartine, Félicité Lamennais e Heinrich Heine. Nel 1831, assistette a un concerto di Niccolò Paganini, la cui tecnica mirabile suscitò in lui il desiderio di eguagliare al pianoforte la vertiginosa maestria (che definì "trascendentale") del violinista.

Nel 1833 Liszt conobbe la contessa Marie d'Agoult, scrittrice nota sotto lo pseudonimo di Daniel Stern. I due si sposarono e la loro unione durò fino al 1844; dei loro tre figli la femmina, Cosima, sposò il pianista e direttore d'orchestra Hans von Bülow prima, e Richard Wagner in seconde nozze. Dal 1839 al 1847 Liszt tenne concerti a Lisbona, Mosca, Dublino e Istanbul, raggiungendo una fama senza precedenti.

Nel 1847, all'apice del successo, il musicista ungherese abbandonò la carriera concertistica, limitando al massimo le esibizioni pubbliche. In quello stesso anno conobbe la principessa russa Carolyne Sayn-Wittgenstein che divenne la sua fedele compagna e amica per il resto della vita. Dal 1848 Liszt fu direttore musicale della corte ducale di Weimar, da cui si allontanò nel 1861, per recarsi a Roma dove trascorse dieci anni studiando teologia e prendendo gli ordini minori. Dopo il 1871, alternò soggiorni a Roma, Weimar e Budapest, continuando a comporre, insegnare e a diffondere la musica di Wagner.

Fortuna

Liszt ebbe un'attività frenetica; oltre che pianista e direttore d'orchestra di successo, fu un valente didatta (formò più di 400 allievi); come compositore lasciò un repertorio di circa 350 lavori; trascrisse più di 200 opere (generalmente per pianoforte) di altri compositori contribuendo alla diffusione della loro musica.

Liszt fu un innovatore. Dal punto di vista armonico, con l'uso di accordi cromatici assai complessi, rivoluzionò la tradizione della musica ottocentesca. Nei confronti della forma compositiva, il suo influsso si fece sentire soprattutto nel trattamento del materiale tematico. Un esempio in tal senso è la Sonata in si minore (1853): da un unico tema, trasformato variamente, ha origine tutto il materiale tematico dell'opera. La sua tecnica e la sua armonia cromatica influenzarono molti musicisti tra i quali, in modo particolare, Richard Wagner e Richard Strauss. Infine, la scrittura pianistica di Liszt inaugurò un'era completamente nuova nella letteratura per pianoforte, permettendo di raggiungere una gamma di sonorità e tessiture impensabile prima di allora.

Tra le sue opere per pianoforte più note si ricordano 12 Studi trascendentali (1851), le 20 Rapsodie ungheresi (1846-1885; di cui l'ultima è inedita), i sei Studi trascendentali da Paganini (1851), il Concerto n. 1, in mi bemolle maggiore (1849; riveduto nel 1853), il Concerto n. 2, in la maggiore (1848; riveduto nel 1856-1861), e i tre quaderni degli Anni di pellegrinaggio (1855, 1858, 1877). Alcuni brani di queste ultime raccolte anticipano il descrittivismo impressionista di Claude Debussy. Le composizioni orchestrali includono, oltre alle sinfonie Faust e Dante (entrambe del 1857), 13 poemi sinfonici, dei quali Les préludes (1848-1850), il più noto, si ispira alle Méditations poétiques di Lamartine. Originale e affascinante, la musica di Liszt precorre il lavoro di Béla Bartók e, per certi aspetti, ad esempio nell'atonalità in opere come la Bagatelle senza tonalità, la ricerca di Arnold Schönberg.

Liszt Ferenc

Ave Verum

 

Liszt Ferenc

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