Neferura
Neferura fu l'unica figlia di Hatshepsut.
Per molto tempo si era creduto che Meritre-Hatshepsut (o Hatshepsut II),
futura consorte di Thutmosi III e madre di Amenofi II, fosse la figlia
minore di Hatshepsut e Thutmosi II, ma non esiste alcun fondamento storico
che avvalori questa ipotesi, basata semplicemente sul fatto che le due
dame avevano lo stesso nome.
In nessuno dei suoi monumenti Hatshepsut fa riferimento a una seconda
figlia, mentre Meritre-Hatshepsut è stranamente silenziosa circa le proprie
origini, anche se l'essere divenuta Sposa Divina, Grande Sposa Regale
e Madre del faraone farebbe ritenere che fosse di sangue regale.
Durante il regno del padre, Neferura rimase invisibile, così come conveniva
a una giovane fanciulla di sangue reale.
Tuttavia, subito dopo la morte di Thutmosi II, la giovane principessa
iniziò ad apparire improvvisamente in pubblico a fianco della madre, il
nuovo faraone. Assumendo una posizione ben più importante di quella di
cui aveva goduto la madre alla sua stessa età.
Insinuare, come hanno fatto alcuni storici moderni, che Hatshepsut fin
dall'inizio volesse far sì che sua figlia diventasse faraone, vuol dire
accettare un'interpretazione forzata e ben poco documentata.
E' più probabile che Hatshepsut fosse semplicemente pragmatica.
Se Thutmosi III fosse morto durante l'infanzia e se non fosse stato disponibile
un candidato più adatto (cioè maschio) alla corona, allora Neferura sarebbe
stata l'erede al trono. C'erano i precedenti perché ciò avvenisse,
dal momento che durante il Medio Regno la regina Sobekneferu, in assenza
di eredi maschi, aveva ottenuto il trono.
In questo caso potremmo andare oltre e ipotizzare che Thutmosi III, figlio
e futuro erede di Thutmosi Il, sia nato soltanto negli ultimissimi anni
di regno del padre oppure che, per qualche ragione che non conosciamo
- magari perché la madre era di famiglia modesta - non sia stato sempre
ritenuto adatto al trono.
Sarebbe certamente stato prudente, in un'epoca in cui la mortalità
infentile era alta, fare in modo che il maggior numero possibile di figli
di sangue reale fossero educati come futuri faraoni.
Considerata la sua posizione di figlia e sorellastra di un re, è
quasi certo che Neferura fosse destinata in moglie a Thutmosi III.
L'erede al trono era certamente l'unico uomo degno di sposare una fanciulla
di origini tanto nobili e lei, a sua volta, era la donna più adatta a
diventare la madre del futuro re.
Tuttavia non abbiamo nessuna prova del loro matrimonio e fu Meritre-Hatshepsut,
e non Neferura, a diventare la madre del successivo faraone d'Egitto,
Amenofi II.
È dunque sorprendente scoprire che per tutta la durata del regno di sua
madre Neferura portò il titolo di Sposa Divina, che normalmente
spettava alla consorte principale o alla regina madre.
Qualsiasi faraone "normale" nelle rappresentazioni ufficiali sarebbe
stato ritratto accompagnato dalla moglie ed è proprio in questo che quasi
certamente sta la spiegazione del ruolo preminente di Neferura.
Come faraone, Hatshepsut aveva bisogno di una Sposa Divina che prendesse
parte agli aspetti rituali del suo ruolo e assicurasse il mantenimento
di maat.
Dal momento che Hatshepsut non poteva contemporaneamente avere il ruolo
di faraone e di Sposa Divina, sua figlia, anche lei figlia di un re (o
meglio di due re) e pertanto erede legittima, era la persona ideale a
ricoprire quel ruolo e fare da consorte della propria madre.
I blocchi smantellati della Cappella Rossa di Karnak comprendono tre
serie di scene in cui appare una Sposa Divina, di cui non si fa il nome,
che durante il regno del faraone Hatshepsut assolve ai propri doveri.
In assenza di un candidato più adatto a ricoprire quel ruolo, sembra
ragionevole ipotizzare che la dama senza nome sia Neferura.
Queste scene, per altro, danno una chiara idea dell'importanza della
Sposa Divina: non si trattava di un semplice incarico onorifico e, quanto
meno in teoria, la Sposa Divina doveva presenziare ai rituali del tempio.
Non per nulla, in una scena la Sposa Divina viene raffigurata mentre,
insieme a un sacerdote, compie il rito della distruzione per mezzo del
fuoco del nome dei nemici dell'Egitto.
Nella seconda scena la vediamo in piedi, con entrambe le braccia alzate,
mentre con tre sacerdoti osserva Hatshepsut che offre il pranzo ai diciassette
dei di Karnak.
L'ultimo rituale mostra la Sposa Divina nell'atto di guidare un gruppo
di sacerdoti maschi alla piscina del tempio per la purificazione e poi
mentre segue Hatshepsut nel santuario dove il faraone officia i riti davanti
alla statua di Amon.
Verso la fine del regno di sua madre, Neferura esce di scena; viene ancora
citata nella prima tomba di Senenmut, costruita nel settimo anno di regno
e appare su una stele nell'undicesimo anno, ma da quel momento in poi
non se ne sa più nulla.
Nella seconda e ultima tomba di Senenmut, che risale al sedicesimo anno
di regno, non è più citata e il semplice fatto che una principessa, che
in precedenza aveva avuto un ruolo tanto importante, non compaia più del
tutto fa ritenere che fosse morta e fosse stata sepolta nella sua tomba
vicina a quella che sua madre si stava facendo costruire.
C'è tuttavia un indizio, anche se poco convincente, che potrebbe far
pensare che Neferura abbia vissuto più a lungo di sua madre e abbia sposato
Thutmosi III.
È possibile, ma per nulla certo, che in origine Neferura sia stata raffigurata
su una stele che risale ai primi anni in cui Thutmosi III regnò da solo.
Tuttavia sebbene su tale stele sia riportato il titolo di Sposa Divina
appartenuto a Neferura, il nome a cui quel titolo è associato attualmente
è "Satioh".
Sappiamo che Satioh fu la prima Grande Sposa Regale di Thutmosi III e
che non fu mai insignita del titolo di Sposa Divina.
E' dunque possibile che la stele, che in origine doveva raffigurare Neferura
in quanto sposa principale di Thutmosi III, sia stata modificata dopo
la morte in modo da rappresentare la nuova grande sposa reale?
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