Sono uomini d'altri tempi i  carbonai, 

figure di un'Europa, e in essa di un 

mezzogiorno italiano, che non aveva

ancora conosciuto lo sviluppo tecnologico 

del riscaldamento. Volti anneriti dalla 

polvere provocata dal carbone, che hanno

con gli elementi della natura(l'acqua, l'aria

la terra, il fuoco) un rapporto antichissimo.

Carbonai da bambini, carbonai da adulti, 

carbonai da anziani. La vita stessa model=

lata sui ritmi della carbonaia,

vissuta a seguirne, ciclo dopo ciclo,la crescita, a spiarne dai buchi lo sprigionarsi dei fumi e lo straordinario scenario che si svolge all'interno, quel miracolo della natura che porterà poi al prodotto finito ossia al carbone rigorosamente vegetale.Il raggiungimento del carbone vero e proprio viene annunciato dal cambio del colore del fumo che da un'iniziale nuvola nera diventa poi una bella fumata bianca. Forse non  c'è nulla di poetico nel lavoro quotidiano dei carbonai, perché quello che colpisce di più la mente umana e la vista di questi uomini che si tramandano da generazione in generazione il peso della fatica che questo mestiere comporta , quella  fastidiosa tosse provocata dallo sprigionamento dei fumi e la ripetuta lotta per strappare vita alla vita.