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Cioccolato ed alimentazione

 

 

Recenti ricerche americane hanno dato esiti molto interessanti sugli effetti del cioccolato contro il colesterolo. Il merito è dei flavonoidi contenuti nel cacao e nel cioccolato (più è di tipo amaro e più ne contiene). Lo studio, condotto dalla Penn State University e pubblicato sull'American Journal of Clinical  Nutrition, ha dimostrato che i flavonoidi non riducono di per sé il colesterolo «cattivo», o Ldl circolante, ma ne abbassano significativamente gli effetti nocivi. Riescono infatti a bloccare l'ossidazione del colesterolo Ldl, il processo che è alla base della deposizione di quest'ultimo nelle arterie. Il cioccolato contiene anche una buona percentuale di sali minerali molto utili all'organismo, come fosforo, ferro, magnesio e vitamina A. Quello al latte contiene anche molto calcio. In questo alimento si trova inoltre una sostanza, la feniletilamina, che proprio recentemente si è rivelata in grado di migliorare l’umore. Il bisogno di cioccolato che talvolta ha l'organismo, infatti, non è soltanto una necessità psicologica. Secondo lo psichiatra americano Donald Klein la feniletilamina ha una azione euforizzante analoga a quello delle anfetamine ed inoltre l'alta concentrazione di magnesio, fosforo, potassio e vitamine fanno del cioccolato un alimento con potere tonificante e antidepressivo. Il cioccolato contiene anche la caffeina, ma in dosi talmente piccole che per avere lo stesso effetto stimolante di una tazza di caffè bisognerebbe mangiarne 300-400 grammi del tipo al latte e 250‑300 del tipo fondente.

 

 

 

 

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