INSIEME PER VILLA DI SERIO

Lista civica presente nel Consiglio Comunale di Villa di Serio

IL NOSTRO ARTICOLO SU "INFORMA" FEBBRAIO 2000


                                 

 

FEDERALISMO IN SALSA ROSA

Da quando il termine “federalismo” ha cominciato ad invadere i giornali e gli altri mezzi d’informazione, è stato oggetto di varie interpretazioni ed adottato, secondo le circostanze, da questa o da quella forza politica.

Ognuno tenta di spiegare cosa vuol dire federalismo: dividere, unire, delegare, decentrare ecc.

Per quello che ne possiamo capire noi, semplicemente significa attribuire alcune prerogative agli organi periferici dello Stato (Regioni, Province, Comuni) dando loro la possibilità di finanziarsi con entrate proprie.

Finanziarsi con entrate proprie non vuol dire, sempre secondo noi, inasprire le imposte sui cittadini creandone di nuove per aggiungerle a quelle che si continuano a versare allo Stato.

Il federalismo dei nostri governanti centrosinistri (biancorossi, quindi rosa) è un po’ più confuso e fumoso: ti concede di fare quello che vuoi, anzi ti obbliga ad erogare servizi che dovrebbero competere allo Stato centrale, ma non ti permette di attingere a quel fondo costituito dalle imposte e tasse che, mensilmente o annualmente, versiamo all’Erario. Costringe quindi i Comuni ad intervenire direttamente sulla pressione fiscale, inasprendo le imposte, senza che Roma rinunci alla benchè minima briciola della sua grossa fetta (a parte un ridicolo e simbolico sconto sull’Irpef, più di forma che di sostanza) 

Così, anche il nostro Comune va ad aggiungersi a quelli che hanno sfruttato la possibilità di applicare un’imposta addizionale del due per mille sui redditi (pensioni comprese), per coprire un buco nel bilancio di previsione del 2000 (oltre 200 milioni).

La nuova imposta servirà quindi per far fronte alle spese correnti del Comune (stipendi, servizi, ecc..) e a quelle spese derivanti da investimenti troppo gravosi per Villa di Serio (è facile ottenere i mutui ma le rate bisogna poi pur pagarle tutti gli anni…)

E’ semplicistico proclamare: “Dobbiamo aumentare le tasse perché dobbiamo mantenere le promesse fatte ai nostri elettori”

A parte il fatto che allora la maggiorazione dovrebbe pagarla solo chi ha appoggiato e sostenuto tali proposte ma, più seriamente, riteniamo che, evidentemente, nel formulare quelle promesse si siano sbagliati i calcoli. (Se poi si vuole proprio pensare male c’è a disposizione un’altra teoria: che qualcuno, in campagna elettorale, sapesse benissimo che per mantenere e realizzare gli investimenti proposti ci sarebbero voluti più fondi di quelli disponibili, ma se n’è guardato bene di annunciare l’istituzione di nuove imposte).

Se volessimo paragonare il bilancio di un Comune a quello di una normale famiglia, è chiaro che, disponendo d’entrate certe (lo stipendio) occorre fare delle scelte nel programmare le spese dell’anno: oltre a quelle fisse (cibo, vestiti, luce, acqua, gas, ecc) si può preventivare altri investimenti (un’auto nuova, vacanze, ecc.), ma, se le entrate non sono sufficienti, e non potendo contare su altre, si debbono fare delle scelte e accantonare propositi d’investimento ad altri periodi.

E’ difficile costruire una campagna elettorale promettendo ai cittadini solo la gestione ordinaria, ma bisognerebbe avvertirli prima che, se d’accordo sulla realizzazione di questa e quell’opera, ne devono sopportare i sacrifici economici.

CAMPAGNA PER LA INSICUREZZA DELLA MAGGIORANZA

E’ noto che chi, per difendersi, utilizza il metodo dell’attacco dimostra che la coscienza completamente in ordine non ce l’ha.

I nostri Signori della maggioranza, denigrando, attraverso il loro Foglio Informativo di febbraio, una legittima richiesta di un nostro consigliere per portare in una commissione la proposta del Consorzio dei Vigili Urbani, si guardano bene di ricordare che nel Consiglio Comunale nel quale si è discussa l’approvazione dello Statuto del Consorzio, nessuno, né Sindaco, nè Segretario, nè i colleghi di maggioranza, hanno potuto rispondere alle domande di chiarimento da noi sottoposte. L’istituzione di questo servizio rimane tuttora un mistero: nessuno ne conosce i termini, nessuno sa quando entrerà in funzione, nessuno sa quanti vigili saranno presenti sul nostro territorio, nessuno conosce quella che sarà l’organizzazione logistica, si sa solo che alle casse del Comune costerà di più (ah, già, c’è l’addizionale Irpef!). Se ai Signori della maggioranza stava davvero a cuore la sicurezza “della nostra gente” era di gran lunga meglio potenziare il corpo dei VVUU di Villa di Serio, come abbiamo proposto noi, senza creare altri istituti la cui utilità non è paragonabile da Comune a Comune (ogni territorio ha differenti problemi). Certo, “la nostra gente” privilegia il fare al parlare (quelli di Villaperta non mancano di farcelo notare sempre sul loro Foglio), ma c’è differenza tra il fare bene e il fare tanto per fare!

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