La
copertura forestale Il monte Amiata è situato nel territorio senese, non
più basso dei giochi dellAppennino e si dice che
solo le Alpi pistoiesi e altre due montagne in tutta
Italia lo vincano in altezza. È
rivestito di foreste sino allestrema sommità: la
parte più alta, spesso avvolta dalle nubi è ricoperta
di faggi; più sotto vengono i castagni dopo di questi le
querce o i sugheri; la parte più bassa, infine, è
occupata da viti, da alberi piantati dalluomo, da
campi o da prati. Ci sono poi, in una valle appartata del
monte, grandi abeti che forniscono legno eccellente per
la costruzione di case, usato sia a Siena che a Roma. Qui
Pio acquistò le travi per il palazzo di Pienza. Nel tratto che sta tra gli abeti e i castagni cè
lunica parte sguarnita di piante: essa è erbosa e
adatta al pascolo. Il cono vulcanico dellAmiata è, geologicamente
parlando, piuttosto giovane: le lave trachitiche hanno
dato origine ad un terreno fertile e sciolto, densamente
rivestito da vegetazione forestale. Il punto di contatto
tra le rocce vulcaniche ed il substrato sedimentario di
natura argillosa è intorno agli 800- 900 mt. di quota:
questo risulta caratterizzato dalla presenza di numerose
sorgenti e di ripide scogliere e massi di lava isolati. La fauna è rappresentata da mammiferi: istrice, ghiro,
topo quercino, scoiattolo, lepre, capriolo, cinghiale,
faina, donnola, tasso, volpe. La vegetazione è composta da prati di graminacee e leguminose; cespuglieti di ginestra di Spagna, biancospino, corniolo, rosa canina, rovo, cerro, sorbo comune, pero selvatico, pruno e ciliegio. Ambiente
fluviale Lungo i fiumi Paglia, Orcia, Fiora e Albegna e i
principali torrenti spesso troviamo una rigogliosa
vegetazione arborea ed arbustiva con pioppi, salici,
ontani e cespugli di biancospino, rovo, rosa, canina e
ginepro comune. Si tratta di un ambiente di grande
importanza per molte specie animali che vi trovano
estremo rifugio e nutrimento. Purtroppo alcuni fiumi
mostrano segni evidenti dinquinamento (industrie,
agricoltura ) ed il fiume Paglia sembra il più colpito. I pesci, che popolano i nostri fiumi sono: barbo,
cavedano, lasca, ghiozzo. La fauna dellAmiata Per quanto riguarda il popolamento faunistico, anche
la zona ha subito, seppure in minor misura, la stessa
sorte della regione, dove la presenza millenaria delluomo
ha mutato la fisionomia originaria. Per
merito dellabbazia benedettina si ebbe la
colonizzazione dellAmiata e delle valli circostanti,
e per secoli si provvide a diradare i boschi, ponendo a
coltura le terre. Alcuni poderi erano situati a quote più
elevati dei paesi, nel bosco di castagno (Catarcione ),
altri sui ripiani dove luomo aveva impresso nuove
forme al paesaggio naturale con la sua attività agricola
(Cipriana- Pozzari). |