Prima di progettare una rete è bene porsi alcune domande che per quanto banali possano sembrare servono a definire gli elementi di una rete, non sempre facilmente individuabili, dal momento che non sono pochi. Con un po’ di attenzione e tenendo ben presenti alcuni aspetti fondamentali è possibile realizzare delle soluzioni con delle buone performance e soprattutto corrispondenti alle proprie esigenze di elaborazione. Vediamo più in dettaglio quali  sono le domande da porsi.

 

Ø      quanti PC dovranno essere collegati alla rete?

Ø      quali sono le esigenze di traffico per ogni utente?

Ø      Quali servizi rendere disponibili (accesso ad internet- email – upload FTP – download – ecc.) ed in quale misura (tempi di accesso, dimensione dei file da scaricare, delle email da inviare, ecc.)

Ø      Quale tecnologia di connessione scegliere (ISDN – ADSL – HDSL ecc.) e con quale Internet Service Provider ISP risulta più conveniente?

Ø      Quante e quali periferiche di rete ?

Ø      Sarà una rete peer to peer o client/server?

Ø      Quanti server avrà la rete?

Ø      La LAN sarà in un solo edificio o anche in siti remoti?

Ø      Le risorse umane da impiegare per l’amministrazione e la gestione della rete

 

Sembra alquanto evidente che per avere una rete efficiente, dove per efficiente intendiamo veloce, cioè senza rallentamenti (questi ultimi facilmente individuabili dalle ben caratteristiche smorfie dell’utente che si ritrova ad aspettare un bel po’ di tempo quando “lancia una stampa” verso una stampante di rete, o dagli interminabili tempi di risposta di una applicazione residente su un server (tipico delle applicazioni gestionali o di intelligence Business di cui sono dotate tutte le aziende che hanno un sistema informativo), il punto di forza è la larghezza di banda disponibile. Oggi giorno ormai, tenuto conto dell’abbattimento dei costi dei componenti HARDWARE tutte le reti locali si stanno orientando su una velocità di 100 Mbps, riservando una velocità di 1 Gbps  alle dorsali  backbone (dove si sa è concentrata la maggior parte del traffico dati della rete).

Gli obsoleti Hub o concentratori sono oggi giorno quasi in disuso, tenuto conto che gli switch layer 2 hanno avuto una riduzione dei costi tale da non giustificare più l’acquisto di un Hub, ed in quanto ai vantaggi che offre uno  switch rispetto ad un Hub spero che tutti abbiate le idee chiare  (ricordatevi della larghezza di banda), in tutti i casi, affronteremo prossimamente questo argomento ed altri ancora in maniera più dettagliata, per il momento per avere una idea un po’ generale (per chi è a digiuno completamente)vi porto un esempio che ricorre abbastanza spesso, quando bisogna fare la differenza frà uno switch ed un Hub, e cioè quella della strada con le corsie dedicate ai veicoli. Una strada ad una sola corsia per 100 veicoli rappresenta l’Hub che lascia transitare i dati, mentre una strada con più corsie che lascia transitare sempre gli stessi 100 veicoli. La prima riflessione da fare è questa, in quale caso avremo maggiori collisioni? Dove risulterà più veloce il traffico?

Le risposte mi sembrano ovvie, e in riferimento al numero di collisioni, vi sottolineo che è proprio quello che succede su di una rete, infatti su un Hub si dice che c’è un unico dominio di collisione proprio per questo motivo, e questo rappresenta un ulteriore motivo di rallentamento della rete, perché proprio come accade sulla strada, ogni qualvolta si verifica una collisione, la circolazione (dei dati o dei veicoli), rallenta, talvolta si blocca, e prima che riprenda a funzionare regolarmente bisognerà attendere un po’ di tempo (per i dati si tratta di secondi, per i veicoli ahimè di molto tempo in più).

Bene, credo di avervi dato un piccolo flash di tutto quanto tratteremo in materia di reti. Proseguiremo prossimamente, trattando in maniera più dettagliata alcuni argomenti tecnici, iniziando a parlare dei protocolli TCP/IP, dei diversi dispositivi (switch, router, media converter, ecc), analizzeremo in quali casi risulta più conveniente ISDN piuttosto che una ADSL, accenneremo alle VPN (Virtual Private Network),