Pezzi di mente (pensieri vari)

   Un mio lettore di Genova, Paolo Landa, mi ha scritto dopo aver letto "Di lì a poco sarebbe piovuto" e mi ha poi mandato copia di questa recensione da lui pubblicata sul sito di musica e altro www.newsonstage.com La metto volentieri su Pezzi di Mente, ringraziandolo molto, perchè non c'è riscontro più importante per uno scrittore del sentire che le sue proprie emozioni sono passate con intatta intensità nella vita di qualcun altro.

MARCELLO NICODEMO
DI LÌ A POCO SAREBBE PIOVUTO
Editore:
Oltreleparole.net
Prezzo:
€ 13,50
ISBN 88-9012-270-6

Di lì a poco sarebbe piovuto” è il titolo del primo romanzo di Marcello Nicodemo, giovane scrittore abruzzese. Una storia autobiografica, legata ad un periodo particolarmente intenso dell’autore.
La storia si svolge a Chieti dove due ragazzi, Alfredo e Marco, dopo anni di lavoro mal pagati e carriere di studi universitari non ancora terminate, decidono di aprire un jazz club da gestire assieme. L’apertura del locale comporta molte difficoltà e sacrifici a livello economico e personale, ma nei due ragazzi è innata la voglia di intraprendere una nuova strada ed una nuova vita.
Il “background” dei due ragazzi è molto diverso, infatti rappresentano due mondi distanti, in ogni particolare: Marco ha una situazione familiare disastrata, segnata da una lunga sequenza di lutti e problemi di salute, mentre Alfredo, giocatore di serie B di basket del Chieti e studente universitario di Lettere moderne, ha una situazione personale molto problematica, legata alla solitudine, dovuta a molti fattori quali la scomparsa della madre quando lui aveva sei anni.
Durante il lavoro nel Lotòs (nome del Jazz club) i ragazzi organizzano eventi musicali che aiutano a fare conoscere il locale ai giovani della città; tra questi vi sono alcuni, quali Luca e Iris, che li aiuteranno a crescere e coi quali stringeranno un forte legame di amicizia. Il legame tra i due ragazzi è come il Bolero di Maurice Ravel, un crescendo di emozioni, che si aggiungono piano piano, che esplodono quando Alfredo si trasferisce per quasi un anno a Matera, ingaggiato dalla squadra locale del basket. La lontananza rafforza l’amore tra i due e permette ad Alfredo di rivoluzionare la propria personalità, di vincere la timidezza, affrontando i problemi a testa alta, con forza di volontà e impegno, migliorando sé stesso sia a livello individuale sia nei rapporti con gli amici e la famiglia.
Al ritorno a casa Alfredo, reduce dalla stagione sportiva terminata con successo, andrà incontro ad alcuni avvenimenti che gli cambieranno la vita.
Marco è il personaggio del romanzo la cui funzione è quella di amare senza limiti soprattutto Alfredo, che lo esplora nella parte più profonda e nascosta della sua anima, trovando il lui la bellezza che si cela dietro ogni gesto d’amore.
La vita di Alfredo possiamo compararla ad un oscura notte d’estate, piena di nubi cariche d’acqua, e l’ingresso di Marco è la luce del primo lampo, che rivela il paesaggio intorno, delineando ogni forma e oggetto con quel misterioso bagliore azzurro, un attimo lungo e intenso, che vale la pena di aver vissuto, immerso nella sua totale ed ineffabile bellezza.
Più che una storia d’amore lo definirei un valzer sottovoce, ballato nella grande sala del mondo dell’amore, perfetto e leggero, un dolce equilibrio su quel sottile filo chiamato vita.
Un romanzo intenso, fresco e soprattutto d’amore, uno di quelli che non si dimenticano, che lasciano il segno per l’eternità. Nicodemo ci ricorda quanto i momenti belli della vita possano essere brevi ma goduti fino in fondo, fino all’ultimo respiro.

SITO WEB DELL'AUTORE
www.marcellonicodemo.it
SITO WEB DELL'EDITORE
http://www.oltreleparole.net