Bini

Smaghi

Bellarmini

Originariamente si dissero Tinacci probabilmente all'epoca in cui abitavano a Passignano, un luogo di origine. Un certo Agostino Tinacci vescovo di Narni è effigiato in una statua posta nella facciata del duomo di Firenze. Il loro nome è legato alla villa dei Tattoli che ancora oggi la famiglia possiede. Vi abitarono tutti i personaggi di rilievo del casato, tra i quali Piero, ambasciatore a Napoli della Repubblica e elemosiniere del papa Urbano VIII, Niccolò di Giovanni capitano delle galere delle Fiandre, Bernardo tesoriere del papa mediceo Leone X dal quale la

famiglia ricevette il titolo comitale nel 1515 e Giovanni signore di Venergue che dette origine a un ramo francese della famiglia e aprì un ufficio mercantile a Lione insieme al ramo francese degli Strozzi. Ai Tattoli morì per gli stenti a cui si sottoponeva per eccesso di zelo "penitenziale" il venerabile Pietro che fondò il convento degli Oratoriani a Firenze. La sua salma fu portata a braccia dai suoi seguaci alla chiesa di San Firenze dove fu sepolto. Nel 1843 Lorenzo Smaghi Bellarmini di Montepulciano divenne erede della famiglia Bini che si era estinta assumendone il cognome. Questo personaggio era tanto attaccato alla villa dei Tattoli da promuovere nel 1872 una petizione contro l'apertura della variante della via Volterrana. A Cerbaia, dove fin dal 1599 avevano case, gli fu dedicata una strada.

 

Pagina indietro