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POESIE

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*

Pablo Neruda

CORPO DI DONNA *
AMORE MIO *
LA NOTTE NELL'ISOLA *
AMORE *
MI PIACI QUANDO TACI *
E' COME UNA MAREA *
SEI TUTTA SPUME *
XXVII *
LXVI *

Marlene

COLTELLO TRA I DENTI *
EMOZIONI *
SGUARDI *
ALIENAZIONE *
VENTO FRA LE MANI *
SEI LA MIA FONTE *

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Ungaretti Giuseppe

 

SOLITUDINE *
IL LAMPO DELLA BOCCA *
LA TUA LUCE *
E' ORA FAMELICA *
STELLA *
I RICORDI *
NOSTALGIA *
SAN MARTINO DEL CARSO *
LA NOTTE BELLA *
MALINCONIA *
RISVEGLI *
DANNAZIONE *
CASA MIA *
AGONIA *
NASCE FORSE *
NOIA *
ETERNO *
TRAMONTO *
STASERA *
SOLDATI *
UN'ALTRA NOTTE *
LONTANO *
INIZIO DI SERA *
DORMIRE *
SOLITUDINE *
MATTINA *

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Francesca Cagliari

DALLA FINESTRA *

Jhonny Walker

LA VITA E UN ENIGMA *

PIERROT *

BAMBINO SPENSIERATO *

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Edgar Allan Poe

UN SOGNO DENTRO A UN SOGNO... *

Pedro Salinas

"QUANDO *

Hermann Hesse

PERCHE' TI AMO *

Juan Ramòn Jiménez

LXXVI *

Cesare Pavese

HAI VISO DI PIETRA SCOLPITA *

VERRA' LA MORTE E AVRA' I TUOI OCCHI *


CORPO DI DONNA

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,

tu appari al mondo nell'atto dell'offerta.

Il mio corpo di contadino selvaggio ti scava

e fa saltare il figlio dal fondo della terra.

Fui deserto come un tunnel.

Da me fuggirono gli uccelli,

e in me la notte forzava la sua invasione poderosa.

Per sopravvivere ti forgiai come un'arma,

come freccia nel mio arco,

pietra nella mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.

Corpo di pelle, di muschio,

di latte avido e fermo.

Ah, le coppe del seno! Ah, gli occhi d'assenza!

Ah, le rose del pube! Ah, la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.

Mia sete, mia ansia senza limite, mia strada indecisa!

Oscuri alvei da cui nasce l'eterna sete,

e la fatica nasce, e l'infinito dolore.

....torna su......

AMORE MIO

Amore mio, nel chiudere questa porta notturna ti chiedo,

amore, un viaggio per oscuro recinto:

chiudi i tuoi sogni, entra col tuo cielo nei miei occhi,

estenditi nel mio sangue come un ampio fiume.

Addio, addio, crudele chiarità che andò cadendo

nel sacco d'ogni giorno del passato,

addio a ogni raggio d'orologio o d'arancia,

salute oh ombra, intermittente compagna!

In questa nave o acqua o morte o nuova vita,

una volta di più uniti, addormentati, risorti,

siamo l'unione della notte nel sangue.

Non so chi vive o muore, chi riposa o si sveglia,

ma è il tuo cuore che distribuisce

nel mio petto i doni dell'aurora.

....torna su......

LA NOTTE NELL'ISOLA

 

Tutta la notte ho dormito con te vicino al mare, nell'isola.

Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno

tra il fuoco e l'acqua.

Forse assai tardi i nostri sogni si unirono,

nell'alto o nel profondo,

in alto come rami che muove uno stesso vento,

in basso come rosse radici che si toccano.

Forse il tuo sogno si separò dal mio

e per il mare oscuro mi cercava,

come prima,quando ancora non esistevi,

quando senza scorgerti

navigai al tuo fianco e i tuoi occhi cercavano

ciò che ora e pane, vino,

amore e collera ti dò a mani piene,

perchè tu sei la coppa che attendeva i done della mia vita.

Ho dormito con te tutta la notte,

mentre l'oscura terra gira con vivi e con morti,

e svegliandomi d'improvisso in mezzo all'ombra

il mio braccio circondava la tua cintura.

Né la notte né il sonno poterono separarci.

Ho dormito con te e svegliandomi la tua bocca

uscita dal sonno mi diede il sapore di terra,

d'acqua marina, di alghe,del fondo della tua vita,

e ricevetti il tuo bacio bagnato dall'aurora,

come se mi giungesse dal mare che ci circonda.

....torna su......

AMORE

Donna, avrei voluto essere tuo figlio, per berti

il latte dai seni come da una sorgente,

per guardarti e sentirti al mio fianco e averti

nel riso d'oro e nella voce di cristallo.

Per sentirti nelle mie vene come Dio nei fiumi

e adorarti nelle tristi ossa di polvere e di calce,

perché il tuo essere passasse senza pena al mio fianco

e uscisse nella strofa - puro d'ogni male -.

Come saprei amarti, donna, come saprei

amarti, amarti come nessuno seppe mai!

Amarti e amarti ancor più.E ancor più amarti,di più.

....torna su......

MI PIACI QUANDO TACI

Mi piaci quando taci perché sei come assente,

e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.

Sembra che gli occhi ti sian volati via

e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima

emergi dalle cose, piene dell'anima mia.

Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,

e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.

E stai come lamentandoti, farfalla tubante.

E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:

lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio

chiaro come una lampada, semplice come un anello

Sei come la notte, silenziosa e costellata.

Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.

Distante e dolorosa come se fossi morta.

Allora una parola, un sorriso bastano.

E son felice, felice che non sia così.

....torna su......

E' COME UNA MAREA

E' come una marea, quando lei fissa su me i suoi occhi neri,

quando sento il suo corpo di creta

bianca e mobiletendersi e palpitare presso il mio,

è come una marea, quando lei è al mio fianco.

Disteso davanti ai mari del Sud ho visto arrotolarsi

le acque ed espandersi incontenibilmente

fatalmente nelle mattine e nei tramonti.

Acqua delle risacche sulle vecchie orme,sulle vecchie tracce,

sulle vecchie cose,acqua delle risacche che dalle stelle

s'apre come una rosa immensa,acqua che va avanzando

sulle spiagge come una mano ardita sotto una veste,

acqua che s'inoltra in messo alle scogliere,

acqua che s'infrange sulle rocce,

e come gli assassini silenziosa,acqua implacabile

come i vendicatori,acqua delle notti sinistre sotto i moli

come una vena spezzata,o come il cuore del mare

in una irradiazione tremante e mostruosa.

E' qualcosa che dentro mi trasporta e mi cresce immensamente vicino,

quando lei è al mio fianco,è come una marea che s'infrange nei suoi occhi

e che bacia la sua bocca, i suoi seni, le mani.

Tenerezza di dolore e dolore d'impossibile,

ala dei terribili che si muove nella notte della mia carne

e della sua con un'acuta forza di frecce nel cielo.

Qualcosa d'immensa fuga,che non se ne va, che graffia dentro,

qualcosa che nelle parole scava pozzi tremendi,

qualcosa che, contro tutto s'infrange, contro tutto,

come i prigionieri contro le celle!

Lei, scolpita nel cuore della notte,

dall'inquietudine dei miei occhi allucinati:

lei, incisa nei legni del bosco dai coltelli delle mie mani,

lei, il suo piacere unito al mio,lei, gli occhi suoi neri,

lei, il suo cuore, farfalla insanguinata

che con le due antenne d'istinto m'ha toccato!

Non sta in questo stretto altopiano della mia vita!

E' come un vento scatenato!

Se le mie parole trapassano appena come aghi

dovrebbero straziare come spade o come aratri!

E' come una marea che mi trascina e mi piega,

è come una marea, quando lei è al mio fianco!

....torna su......

SEI TUTTA SPUME

Sei tutta spume agili e leggere

e i baci ti percorrono e t'irrigano i giorni.

Il mio gesto, la mia ansietà, pendono dal tuo sguardo.

Vaso di risonanze e di stelle prigioniere.

Son stanco, tutte le foglie cadono, muoiono.

Cadono, muoiono gli uccelli. Cadono, muoiono le vite.

Stanco, son stanco. Vieni, desiderami, fammi vibrare.

Oh, mia povera illusione, mia accesa ghirlanda!

L'ansia cade, muore. Cade, muore il desiderio.

Cadono, muoiono le fiamme nella notte infinita.

Fiammata di luci, colomba di crete bionde,

liberami da questa notte che incalza e distrugge.

Sommergimi nel tuo nido di vertigine e di carezza.

Desiderami, trattienimi.

L'ebbrezza all'ombra fiorita dei tuoi occhi,

le cadute, i trionfi, gli sbalzi della febbre.

Amami, amami, amami. In piedi ti grido! Amami.

Infrango la mia voce gridandoti e faccio ore di fuoco

nella notte pregna di stelle e di levrieri.

Infrango la mia voce e grido. Donna, amami, desiderami.

La mia voce arde nei venti, la mia voce che cade e muore.

Stanco. Son stanco. Fuggi. Allontanati. Estinguiti.

Non imprigionare la mia sterile testa tra le tue mani.

Me segnino la fronte le fruste del gelo.

La mia inquietudine si sferzi con i venti dell'Atlantico.

Fuggi. Allontanati. Estinguiti. La mia anima deve star sola.

Deve crocifiggersi, sbriciolarsi, rotolare,

versarsi, contaminarsi sola,aperta alla marea dei pianti,

ardendo nel ciclone delle furie,eretta tra i monti e tra gli uccelli,

distruggersi, sterminarsi sola,abbandonata e unica come un faro di spavento.

....torna su......

XXVII

Nuda sei semplice come una delle tue mani,

liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,

hai linee di luna, cammini di mela,

nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,

hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,

nuda sei enorme e gialla

come l'estate in una chiesa d'oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,

curva, sottile, rosea finchè nasce il giorno

e t'addentri nel sotterraneo del mondo

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori,

la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia

e di nuovo torna ad essere una mano nuda.

....torna su......

LXVI

Non t'amo se non perchè t'amo

e dall'amarti a non amarti giungo

e dall'attenderti quando non t'attendo

passa dal freddo al fuoco il mio cuore.

Ti amo solo perchè io amo te,

senza fine io t'odio, e odiandoti ti prego,

e la misura del mio amor viandante

è non vederti e amarti come un cieco.

Forse consumerà la luce di gennaio,

il raggio crudo, il mio cuore intero,

rubandomi la chiave della calma.

in questa storia solo io muoio

e morirò d'amore perchè t'amo,

perchè t'amo, amore, a ferro e fuoco.

....torna su......

 

Marlene

COLTELLO TRA I DENTI

Il coltello tra i denti

Truce rappresentazione

Dell'orrido.

M'inchino davanti all'ovvio

Mi stendo e mi contorco

L'insoddisfazione mi lacera:

E' la mancanza di vita

Che ci fa essere egoisti

Ringhianti fino all'ultima emozione:

Quella più scaltra

 

....torna su......

 

EMOZIONI

Le mani sfiorano

Il sole:

Incredulo e benevolo

Poggiato sul tuo corpo

Nudo e profumato

Lavanda e essenze.

Leggerezza nei movimenti

Le dita cercano conforto

Scivolano, accarezzano

Entrano in cespugli

Si quietano e

Raggiungono l'estasi

....torna su......

SGUARDI

Di fronte ai miei occhi

Una gioia chiara

Che mi osserva fintamente distratta

Ma mi scruta

Avalla le sue ipotesi

Scandaglia i miei movimenti.

Ha scelto e m'invita

Sguardi e sorrisi smaliziati,

Si sfiorano i corpi,

Vibrano e ringhiano ma

Non si toccano

Ululano fughe e

Tagli di radici

Si trovano.

Una scusa per restare sola

Fuga dalla folla amica

Per aspettare

Tra pareti sconosciute

Ed occhi indifferenti

La sua figura irriverente.

Bastavano cinque secondi

Il tempo ci ha fottute

Ci siamo solo sfiorate

Sulla soglia

Di un viscido corridoio

Sei scivolata via

E a me non resta che

L'ennesima croce sul muro

L'ennesimo rimpianto stomachevole

....torna su......

ALIENAZIONE

Stesse gambe

Stesse braccia

Stessi occhi:

Nausea

Chiudo gli occhi

"Nuove sensazioni

Giovani emozioni"

Oramai dimenticate

Alterano i miei bisogni

Le fantasie chiuse

Nella scatola cranica

Tra le gambe

Urlano, si dimenano.

Alienazione

Alienazione quotidiana

....torna su......

VENTO FRA LE MANI

Nella mia mano

solo futilità:

ho un alterco

con me stessa,

mi volto, sbiadita

ho il carico pieno,

la mano gonfia

e trabocca e chiama:

divampo, illumino,

accendo il ritmo.

Mi raggomitolo

E nell'altra mano

Solo cicatrici,

ho l'ira

contro me stessa,

mi volto allucinata

i denti sporchi di sangue

l'idea romantica cola a picco

l'insediato ragionamento

è spazzato dal vento.

Il futile vento che

accarezza le mani…

....torna su......

SEI LA MIA FONTE

Sorpresa e contenta

Nel vederti nuotare

Stile libero

Sorretta dal quadrupede:

Il tuo preferito;

Ed io?

Avrei preferito,

Col cuore gonfio d'egoismo

Vederti in asfissia-d'annegamento:

Allora sì, avrei aperto le ali

E mi sarei librata nell'aria,

T'avrei afferrata coi miei artigli,

Strappato un brandello di pelle

Ce avrei conservato

Gelosamente nel mio nido.

Nei miei sogni

Ricorre soffusamente

La tua figura,

Ti bramo.

Nella stanza

Ancora il tuo profumo

Mi inebria:

Non ricordo le tue parole

Ma l'intensità elettrica

Propagava scariche fluorescenti

E ritorna alla mente

Il calore del sole che irradiava

I tuoi contorni,

Il tuo profilo ricurvo

Scavava profondi solchi.

Ricorre la tua presenza

Nei miei sonni notturni,

Sempre più quieti la notte

E ancor più agitati la mattina,

Mastico di nuovo

Il passato e trovo

Le frasi comprese e

Le analoghe frustrazioni.

Ricordo quei banchi e

Mi impongo la verità:

Era quello il mio destino.

Mi perdo nei miei giorni

Intrisi di rimpianto e malinconia,

Mi struggo: ho compreso,

Ciò che era non tornerà.

Ma io ho una mente scolpita:

Sono indelebili ferite e gioie.

I flash si ricompongono

Ed io mi chiedo se

Una domanda

Ti ha mai spezzata la mente.

Ho preso fuoco ripetutamente

Ma le tue parole non son giunte

Ed io mi ritrovo

Con i miei vuoti ricordi

E con le tue parole invisibili,

Con il mio passato

E con il tuo presente felice

Esplosivo contorno animale.

Ho umiliato, da sempre

Orgoglio e dignità,

Li ho chiusi,

Distinti dalla mia persona

Fracassati sul corpo,

Il tuo corpo,

Schiacciati dalla

Mia insensibilità.

Li ho lasciati in un angolo

In attesa che tu proferisti

Le mie gesta,

La bellezza dei miei artigli,

L'amore per le mie ali

E partissi convinta

Attraverso i miei pori

A sobillare la mia immaginazione:

Avrei pagato la libertà

Per ascoltare, spiando,

Un tuo orgasmo, non mio,

Ululato alla luna-vedetta.

Ho umiliato le mie gesta

I miei dissapori quotidiani

I miei desideri

E ancora ti vedo

Sorridente, eretta nella stanza

La luce artificiale soffusa

Ti dà grazia e mistero

Non assopisce le mie speranze.

Devo spengere la luce

Per far rovinare

Nella coltre gelatinosa

Del mio intestino

La tua immagine bionda,

La bramosia di te.

Con la tua assenza

Cullerò i miei ricordi

E m'aiuterò a dimenticare

La mia eterna sete

Di te.

....torna su......

 

Ungaretti Giuseppe

SOLITUDINE

Di giorno mi protegge solitudine

E quando è notte mi fa scudo angoscia.

 

Nell'ombra mia sigillo il tuo pensiero

Ed è il suo scrigno un'anima fanciulla.

 

Del primo incontro l'attimo passò

E breve, il tuo ritorno l'indomani

Mi ha chiuso come in un tumulo di secoli.

....torna su......

IL LAMPO DELLA BOCCA

Migliaia d'uomini prima di me,

Ed anche più di me carichi d'anni,

Mortalmente ferì

Il lampo d'una bocca.

Questo non è motivo

Che attenuerà il soffrire.

Ma se mi guardi con pietà,

E mi parli, si diffonde una musica,

Dimentico che brucia la ferita.

....torna su......

LA TUA LUCE

Scompare a poco a poco, amore, il sole

Ora che sopraggiunge lunga sera.

Con uguale lentezza dello strazio

Farsi lontana vidi la tua luce

Per un non breve nostro separarci.

....torna su......

E' ORA FAMELICA

E' ora famelica, l'ora tua, matto.

Strappati il cuore.

Sa il suo sangue di sale

E sa d'agro, è dolciastro essendo sangue.

Lo fanno, tanti pianti,

Sempre più saporito, il tuo cuore.

Frutto di tanti pianti, quel tuo cuore,

Strappatelo, mangiatelo, saziati.

....torna su......

STELLA

Stella, mia unica stella,

Nella povertà della notte, sola,

Per me, solo, rifulgi,

Nella mia solitudine rifulgi;

Ma, per me, stella

Che mai non finirai d'illuminare,

Un tempo ti è concesso troppo breve,

Mi elargisci una luce

Che la disperazione in me

Non fa che acuire.

....torna su......

I RICORDI

I ricordi, un inutile infinito

Ma soli e uniti contro il mare, intatto

In mezo a rantoli infiniti...

Il mare,

Voce d'una grandezza libera,

Ma innocenza nemica nei ricordi,

Rapido a cancellare le orme dolci

D'un pensiero fedele...

Il mare, le sue blandizie accidiose

Quanto feroci e quanto, quanto attese,

E alla loro agonia,

Presente sempre, rinnovata sempre,

Nel vigile pensiero l'agonia...

I ricordi,

Il riversarsi vano

Di sabbia che si muove

Senza pesare sulla sabbia,

Echi brevi protratti,

Senza voce echi degli addii

A minuti che parvero felici...

....torna su......

NOSTALGIA

Quando

la notte è a svanire

poco prima di primavera

e di rado

qualcuno passa

Su Parigi s'addensa

un oscuro colore

di pianto

In un canto

di ponte

contemplo

l'illimitato silenzio

di una ragazza

tenue

Le nostre

malattie

si fondono

E come portati via

si rimane

....torna su......

SAN MARTINO DEL CARSO

Di queste case

non è rimasto

che qualche

brandello di muro

Di tanti

che mi corrispondevano

non è rimasto

neppure tanto

Ma nel cuore

nessuna croce manca

E' il mio cuore

il paese più straziato

....torna su......

LA NOTTE BELLA

Quale canto s'è levato stanotte

che intesse

di cristallina eco del cuore

le stelle

Quale festa sorgiva

di cuore a nozze

Sono stato

uno stagno di buio

Ora mordo

come un bambino la mammella

lo spazio

Ora sono ubriaco

d'universo

....torna su......

MALINCONIA

Calante malinconia lungo il corpo avvinto

al suo destino

Calante notturno abbandono

di corpi a pien'anima presi

nel silenzio vasto

che gli occhi non guardano

ma un'apprensione

Abbandono dolce di corpi

pesanti d'amaro

labbra rapprese

in tornitura di labbra lontane

voluttà crudele di corpi estinti

in voglie inappagabili

Mondo

Attonimento

in una gita folle

di pupille amorose

In una gita che se ne va in fumo

col sonno

e se incontra la morte

è il dormire più vero

....torna su......

RISVEGLI

Ogni mio momento

io l'ho vissuto

un'altra volta

in un'epoca fonda

fuori di me

Sono lontano colla mia memoria

dietro a quelle vite perse

Mi desto in un bagno

di care cose consuete

sorpreso

e raddolcito

Rincorro le nuvole

che si sciolgono dolcemente

cogli occhi attenti

e mi rammento

di qualche amico

morto

Ma Dio cos'è?

E la creatura

atterrita sbarra gli occhi

e accoglie

gocciole di stelle

e la pianura muta

E si sente

riavere

....torna su......

DANNAZIONE

Chiuso fra cose mortali

(Anche il cielo stellato finirà)

Perché bramo Dio?

....torna su......

CASA MIA

Sorpresa

dopo tanto

d'un amore

Credevo di averlo sparpagliato

per il mondo

....torna su......

AGONIA

Morire come le allodole assetate

sul miraggio

O come la quaglia

passato il mare

nei primi cespugli

perché di volare

non ha più voglia

Ma non vivere di lamento

come un cardellino accecato

....torna su......

NASCE FORSE

C'è la nebbia che ci cancella

Nasce forse un fiume quassù

Ascolto il canto delle sirene

del lago dov'era la città

....torna su......

NOIA

Anche questa notte passerà

Questa solitudine in giro

titubante ombra dei fili tranviari

sull'umido asfalto

Guardo le teste dei brumisti

nel mezzo sonno

tentennare

....torna su......

ETERNO

Tra un fiore colto e l'altro donato

l'inesprimibile nulla

....torna su......

TRAMONTO

Il carnato del cielo

sveglia oasi

al nomade d'amore

....torna su......

STASERA

Balaustrata di brezza

per appoggiare stasera

la mia malinconia

....torna su......

SOLDATI

Si sta come

d'autunno

sugli alberi

le foglie

....torna su......

UN'ALTRA NOTTE

In quest'oscuro

colle mani

gelate

distinguo il mio viso

Mi vedo

abbandonato nell'infinito

....torna su......

LONTANO

Lontano lontano

come un cieco

m'hanno portato per mano

....torna su......

INIZIO DI SERA

La vita si vuota

in diafana ascesa

di nuvole colme

trapunte di sole

....torna su......

DORMIRE

Vorrei imitare

questo paese

adagiato

nel suo camice

di neve

....torna su......

SOLITUDINE

Ma le mie urla

feriscono

come fulmini

la campana fioca

del cielo

Sprofondano

impautite

....torna su......

MATTINA

M'illumino

d'immenso

....torna su......

 

Pedro Salinas

"QUANDO

tu chiudi gli occhi le tue palpebre sono aria. Mi trascinano; vado con te,dentro.

Non si vede nulla,non si sente nulla.Superflui gli occhi e le labbra, in questo mondo tuo. Per sentire te non valgono i sensi consueti, che si usano con gli altri. Bisogna attenderne di nuovi.

Si cammina al tuo fianco sordamente,al buio, inciampando nei forse, nelle attese;sprofondando verso l'alto con gran peso di ali.

Quando tu riapri gli occhi io torno fuori, ormai cieca, inciampando ancora, senza vedere,nemmeno qui.

Senza sapere più vivere nè in quell'altro,nel tuo, nè in questo mondo scolorito dove io vivevo. Incapace,indifesa fra l'uno e l'altro.

Andando,venendo dall'uno all'altro quando tu vuoi, quando apri,quando chiudi le palpebre,gli occhi."

 

....torna su......

 

Jhonny Wwalker

LA VITA E UN ENIGMA

La vita e una sola,

viverla il piu decente possibile

non ha mai ucciso nessuno,

dimenticarsi di questo uccide se stessi.

Vivi la vita

e raccogli cio' che essa sa donare,

non ti nascondere nella monotonia,

non celarti dietro al mistero,

goditi la vita.

Un sorriso ripaga se stessi,

ma sopprattutto ripaga gli altri.

vivi la vita, e ti accorgerai

all'improvviso di essere qualcuno,

di contare per qualcuno

ma soprattutto di essere vivo

....torna su......

PIERROT

Come un Pierrot

me ne sto seduto

assente dal mondo

che mi circonda

come una morsa che stringe

i suoi denti sempre piu.

La mia tristezza,

il mio vagare nella solitudine

diventa un gioco crudele,

atroce a volte,

ma inevitabile.

Il mio Pierrot e li,

davanti a me

con la sua perenne lacrima

che sara' chissa' quale desiderio

io sono li,davanti a lui,

senza lacrime

ma con un grande desiderio.

Trovare un Pierrot come me

e insieme

non esserlo piu

....torna su......

BAMBINO SPENSIERATO

Vidi per strada un bimbo cantare

Parlava di frasi d'amore,

con tanto impegno, con tanto ardore

Erano frasi con l'animo in cuore,

note al vento, piene di sentimento

Per lui la vita era bella,

la notte iniziava con il sorgere di una stella

Guardando sua madre le disse ti amo,

mentre lo diceva la teneva per mano

Invidiavo quel bambino spensierato,

il suo sguardo era furbo

e biricchino

Andava per la sua strada

e nel frattempo cantava

Erano parole al vento,

ma era felice,

era contento

....torna su......

 

Cesare Pavese

HAI VISO DI PIETRA SCOLPITA

Hai viso di pietra scolpita,

sangue di terra dura,

sei venuta dal mare.

Tutto accogli e scruti e

respingi da te

come il mare.

Nel cuore hai silenzio,

hai parole inghiottite.

Sei buia.

Per te l'alba è silenzio.

E sei come le voci della terra

l'urto della secchia nel pozzo,

la canzone del fuoco,

il tonfo di una mela;

le parole rassegnate e cupe sulle soglie,

il grido del bimbo

le cose che non passano mai.

Tu non muti.

Sei buia.

Sei la cantina chiusa,

dal battuto di terra,

dov'è entrato una volta

ch'era scalzo il bambino,

e ci ripensa sempre.

Sei la camera buia

cui si ripensa sempre,

come al cortile antico

dove s'apriva l'alba.

....torna su......

 

VERRA' LA MORTE E AVRA' I TUOI OCCHI

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

questa morte che ci accompagna

dal mattino alla sera,

insonne,

sorda,

come un vecchio rimorso

un vizio assurdo.

I tuoi occhi saranno una vana parola,

un grido taciuto,

un silenzio.

Cosí li vedi ogni mattina

quando su te sola ti pieghi

nello specchio.

O cara speranza,

quel giorno sapremo anche noi

che sei la vita e sei il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Sarà come smettere un vizio,

come vedere nello specchio

riemergere un viso morto,

come ascoltare un labbro chiuso.

Scenderemo nel gorgo muti.

....torna su......

 

Francesca Cagliari

DALLA FINESTRA

Oggi le stelle non brillano e

la mia stella, dispensatrice di gioia

alla sola sua vista, resta nascosta.

E' ancora notte e l'oscurità

avvolge il cielo, le case e le strade;

allora avvicino alla finestra il mio viso

illuminato improvvisamente dai fari di un'auto

... e penso che vorrei guidare, andare veloce e

lontano per non pensare, per frenare

questa malinconia che mi tormenta e

che da giorni imprigiona i miei pensieri.

E mi chiedo se il bisogno d'amare

m'inganna e mi fa provare quello che

non è... sospiro perchè se anche ci rifletto

non voglio darmi risposte inutili.

E ancora, cosa mi trattiene

in questa dolce struggente malinconia?

Sospiro di nuovo e m'accorgo che sono felice

di provare comunque amore... mi sporgo

dalla finestra e la stella ora mi sorride.

....torna su......

 

Edgar Allan Poe

UN SOGNO DENTRO A UN SOGNO...

Questo mio bacio accogli sulla fronte!

E, da te ora separandomi,

lascia ch'io ti dica

che non sbagli se pensi

che furono un sogno i miei giorni;

e, tuttavia, se la speranza volò via

in una notte o in un giorno,

in una visione o in nient'altro,

è forse per questo meno svanita?

Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo

non è che un sogno dentro a un sogno.

Sto nel fragore di un lido

tormentato dalla risacca,

stringo in mano

granelli di sabbia dorata.

Soltanto pochi! E pur come scivolano via,

per le mie dita, e ricadono nel mare!

Ed io piango... io piango!

O Dio! Non potrò trattenerli con una stretta più salda?

O Dio! Mai potrò salvarne

almeno uno, dall'onda spietata?

Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo

non è che un sogno dentro a un sogno?

....torna su......

 

Juan Ramòn Jiménez

LXXVI

Lascia colare il tuo bacio,

come una fonte,

filo fresco nella tazza

del mio cuore!

Il mio cuore, poi, sognando,

ti restituirà, doppia, l'acqua del tuo bacio,

dal canale del sogno,

dal profondo della vita.

E l'acqua del tuo bacio,

oh, nuova aurora della fonte,

sarà eterna e eterna,

perchè il mio amore sarà la sua sorgente.

 

....torna su......

Hermann Hesse

PERCHE' TI AMO

Perchè ti amo di notte son venuto da te

così impetuoso e titubante

e tu non mi potrai più dimenticare

l'anima tua son venuto a rubare.

Ora lei è mia, del tutto mi appartiene

nel male e nel bene

dal mio impetuoso e ardito amare

nessun angelo ti potrà salvare.

....torna su......


 

Il mio canto libero

In un mondo che

non ci vuole più

il mio canto libero sei tu

E l'immensità

si apre intorno a noi

al di là del limite degli occhi tuoi

Nasce il sentimento

nasce in mezzo al pianto

e s'innalza altissimo e va

e vola sulle accuse della gente

a tutti i suoi retaggi indifferente

sorretto da un anelito d'amore

di vero amore

In un mondo che - Pietre un giorno case

prigioniero è - ricoperte dalle rose selvatiche

respiriamo liberi io e te - rivivono ci chiamano

E la verità - Boschi abbandonati

si offre nuda a noi e - perciò sopravvissuti vergini

e limpida è l'immagine - si aprono

ormai - ci abbracciano

Nuove sensazioni

giovani emozioni

si esprimono purissime

in noi

La veste dei fantasmi del passato

cadendo lascia il quadro immacolato

e s'alza un vento tiepido d'amore

di vero amore

E riscopro te

dolce compagna che

non sai domandare ma sai

che ovunque andrai

al fianco tuo mi avrai

se tu lo vuoi

Pietre un giorno case

ricoperte dalle rose selvatiche

rivivono

ci chiamano

Boschi abbandonati

e perciò sopravvissuti vergini

si aprono

ci abbracciano

In un mondo che

prigioniero è

respiriamo liberi

io e te

E la verità

si offre nuda a noi

e limpida è l'immagine

ormai

Nuove sensazioni

giovani emozioni

si esprimono purissime

in noi

La veste dei fantasmi del passato

cadendo lascia il quadro immacolato

e s'alza un vento tiepido d'amore

di vero amore

e riscopro te