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Stelio Maria Martini


Poeta, ha collaborato a tutte le riviste d’avanguardia napoletane, nella maggior parte dei casi anche come redattore.

Fin dal 1958 ha dato vita, con altri (Persico, E. Villa, Diacono, Desiato, L. Caruso) ad un ininterrotto succedersi di riviste (da" Documento-sud" a "E/mana/azione") e pubblicazioni varie in Napoli, collaborando nello stesso tempo ad altre riviste, non solo italiane.

Ha partecipato alle grandi mostre "Poesia visiva 1963-1988: cinque maestri" (Carrega, Martini, Miccini, Pignotti, Sarenco - Firenze, 1988) e "L'ultima avanguardia" (Spoleto, 1995).

Ha pubblicato, tra l'altro: Schemi (prima pubblicazione italiana di scrittura visuale, Napoli, Documento-sud, 1962 e Morra, 1989); Turbiglione (Guanda,Parma e Firenze, 1965); Formulazioni non-A (Napoli, Colonnese, 1972 e Morra, 1984); Paralogismata (Napoli, 1974); Neurosentimental (Napoli, Continuum, 1974 e Morra, 1983); Détournement (Napoli, 1975); Calligrammi di Apollinaire (Morra, Napoli, 1984); L'impassibile naufrago (Guida, Napoli, 1986); Breve storia dell'avanguardia (Nuove Edizioni, Napoli, 1988); Una postilla e altre storie (Mercato del Sale, Milano, 1989); Poemi, calligrammi, metri (Marotta, Napoli, 1991); Labentia signa (Ripostes, Roma-Salerno, 1993); La chiave universale (Morra, Napoli, 1997).

Di seguito riportiamo una nota autobiografica tratta dal libro "Ciò che mostra il Tempo" (Edizioni Adriano Parise, Verona):

Da padre napoletano in trasferta, nacqui in Ancona nel 1934.

Tra gli undici e i quindici anni pervenni alla certezza che qualunque cosa si fosse data nel mio futuro, io sarei stato comunque quel che in altri tempi si sarebbe detto un letterato.

Su tal fondamento, del resto, venni ricevendo la rivelazione dell'amore, della città, del tempo. Un raccontino, alcuni tentativi autobiografici e, negli anni del liceo, un dispiegamento in versi, liberi ed anche metrici, sempre più convincente.

Dal 1953 la sensibilità si polarizzò intorno ad un paio di versi dalla profonda trasparenza.

Era ormai aperta una via alla penetrazione del sensibile, ma l'autobiografia e la retorica disturbavano fortemente le possibilità di una più nitida ricezione; continuavano infatti, senza risultati apprezzabili, i tentativi di narrazione.

Con Il Laboratorio ha realizzato:

LE EDIZIONI:

Specchio Autologico
(come autore dei versi)


LE INCISIONI:
Una Labile Consistenza

Libri & Cataloghi:
Via nel Tempo