Fibre Minerali

    L'amianto costituisce un silicato naturale composto da piccole fibre; i suoi effetti cancerogeni sono stati scoperti nel 1973; fino ad allora veniva impiegato nell'industria edilizia e in numerosi altri settori.

    Le fibrille liberate dall'amianto per effetto dell'usura, rotture, ecc. penetrano nei polmoni dove provocano gravi conseguenze per l'apparato respiratorio.

    Fino ad oggi non sono ancora definiti i livelli massimi di concentrazione di fibre di amianto tollerabili dall'organismo umano senza provocare conseguenze sulla salute; per tale ragione si ritiene pericolosa ogni quantità inalata, anche se minima.

    Gli effetti dovuti all'inalazione di fibre di vetro sono ancora poco conosciuti dato il ritardo, almeno un decennio, col quale si rivelano sull'organismo.
Alcuni studi attribuiscono alle fibre di vetro l'insorgenza di gravi implicazione a carico dell'apparato respiratorio.


Le particelle solide

    Un numero rilevante di particelle solide di natura eterogenea è presente nell'aria.

    Esse sono prodotte dall'attività svolta, dallo sfaldamento dei tessuti, pelle, tappezzerie; oppure originate dal terreno, da attività industriali, ecc.

    Il diametro prevalente di queste particelle è compreso tra 0,1 e qualche micron.

    La loro concentrazione varia da zona a zona e dipende dalle condizioni atmosferiche.
In generale, nelle aree rurali è compresa da 10 e 100
mg/mc; nelle zone urbane tra 100 e 500 mg/mc e nelle zone industriali da 500 a 10.000 mg/mc.
Nei normali ambienti, i valori di concentrazione tipici vanno da 50 a 400
mg/mc d'aria.