Il Radon

    Il radon Rn è un gas radioattivo, inodoro ed incoloro, che ha origine dal decadimento atomico dell'uranio presente in natura nel sottosuolo.

    Esso viene liberato da rocce di origine vulcanica e si diffonde attraverso le falde acquifere. Dal sottosuolo risale verso gli strati superiori e penetra attraverso le crepe nei muri e le fessure delle fondamenta fino ad arrivare in ambiente; un'altra via di ingresso è rappresentata dall'acqua potabile.

    Il radon è un gas più pesante dell'aria e tende a depositarsi negli strati bassi dell'atmosfera e quindi può accumularsi raggiungendo concentrazioni pericolose soprattutto nelle cantine.

    Il radon è presente un po' dovunque in Italia, in particolare nelle zone vulcaniche. Recenti misurazioni in Lombardia e in Friuli hanno dimostrato la presenza di concentrazioni sensibili.

    Tra le fonti principali di radon negli ambienti non vanno trascurati gli stessi materiali da costruzione e il fondo naturale.

    Il radon emette particelle "alfa". Una volta inspirato o ingerito il radon decade entro il corpo contaminando direttamente con le radiazioni i tessuti molli di polmoni e di altri organi.
Le statistiche imputano al radon oltre il 10% dei decessi per tumore ai polmoni, allo stomaco e al midollo osseo.

    La concentrazione di radon dispersa in uno spazio viene misurata in Bq/mc; un bequerel Bq corrisponde ad una disintegrazione al secondo.

    La CE ha fissato come limiti massimi di concentrazione di Rn nelle abitazioni 200 Bq/mc per gli edifici di nuova costruzione e 400 Bq/mc per gli edifici già esistenti.
Per concentrazioni maggiori di 800 Bq/mc si rende necessario intervenire rapidamente per effettuare una bonifica dell'edificio.

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