UNA BASE USA IN TERRITORIO CUBANO

LA BASE NAVALE DI GUANTANAMO
Enclave militare e centro di tensione verso Cuba.
Storia nascita e sviluppo della tensione
LE PROVOCAZIONI

LE VIOLAZIONI

IL DANNO AMBIENTALE CAUSATO DALLA BASE MILITARE STRANIERA

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UNA BASE USA IN TERRITORIO CUBANO
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Guantanamo è famosa soprattutto, oltre che per la celeberrima canzone Guantanamera , per la BASE statunitense dislocata in una baia a 30 chilometri a sud della città. La CAIMANERA, così si chiama la base, si estende su circa 116 Kmq e consta, oltre al porto, di due piste per grandi aerei ed è presidiata da 9000 militari, con rispettive famiglie al seguito.
La nascita della base risale al 12 dicembre 1903 quando fu firmato l' Emendamento Platt, dopo l' occupazione militare dell' isola da parte nordamericana a guerra di indipendenza praticamente già vinta dai mambises cubani, dove nella clausola VII si stabiliva il passaggio per resa di questo territorio agli Stati Uniti.

La permanenza statunitense in territorio cubano è palese violazione del principio di consenso del diritto internazionale che stabilisce che ogni obbligazione giuridica di questa natura deve fondarsi sul pieno accordo tra le parti basato su obbiettivi e cause comuni: è infatti palese la minaccia che la base costituisce vista la ben nota ostilità del governo
nordamericano nei confronti della Rivoluzione Cubana. Numerosissime e documentate infatti sono le provocazioni dei soldati nord-americani della base verso il territorio cubano, provocazioni che hanno causato anche vittime tra i soldati cubani ma anche tra i civili.
Non bisogna infine dimenticare inoltre il passo della Costituzione cubana, approvata il 24 febbraio 1976 con referendum popolare con il 97,7% dei votanti dove si afferma che la nazione cubana "ripudia e considera illegali e nulli trattati, patti o concessioni stipulati in condizioni di disuguaglianza o che disconoscano o sminuiscano la sua sovranità su qualsiasi porzione del suo territorio nazionale".

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L'entrata della base
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esercitazione posa mine a nelle acque della base

LA BASE NAVALE DI GUANTANAMO
Enclave militare e centro di tensione verso Cuba.
Storia nascita e sviluppo della tensione
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Documento presentato dal testimone Luis M. Garcia Cuñarro, Capo Dipartimento UM-1065, nella pratica di accusa nella domanda del Popolo di Cuba al Governo U.S.A. per danni umani)

Quando il 10 Dicembre del 1903, dalla corazzata nordamericana KEAESAGE, attraccata nella Baia di Guantanamo, si spararono 21 salve di cannone, questo pezzo di territorio cubano iniziò a servire come base militare degli STATI UNITI D' AMERICA ed iniziò una intensa storia di tensioni che, nella misura in cui trascorrevano gli anni, diventò sempre più pericolosa.
L' accordo per la collocazione della Base Navale in GUANTANAMO, dalla stessa stipulazione, acquisì un valore nettamente illegale. La vergognosa Enmienda Platt, imposta ai cubani, ed accettata sotto la minaccia che le truppe intervenzioniste nordamericane non si sarebbero ritirate da paese, fece si che il Trattato, ancora vigente, fosse firmato sotto aperta ed insolente pressione, fatto che le attribuisce un carattere illegale e giustifica pienamente il reclamo del nostro popolo del territorio occupato.
Il periodo compreso tra il 1903 ed il 1958, caratterizzato dalla successione di governi cubani affini agli interessi nordamericani, permise il progressivo rafforzamento delle installazioni militari nella Baia di Guantanamo, che già nel 1934, in virtù del Trattato tra Cuba e gli Stati Uniti aveva acquisito la categoria di stazione navale.
Questi 55 anni trascorsero senza importanti confronti in merito alla installazione navale, nonostante una certa incertezza in alcuni funzionari cubani sul possibile cambiamento degli iniziali obbiettivi della base, e che furono timidamente espressi nel 1903 dall' allora Segretario di Stato e di Giustizia Carlos de Zaldo, ed anche nonostante le pallide lamentele di discriminazione sofferta dalle forze governative dell' epoca, risultato diretto della tradizionale prepotenza nordamericana a conferma del vecchio detto: Roma paga i traditori, ma li disprezza.
Tuttavia le forza presenti nella installazione nordamericana furono ampliate più di una volta come strumento di repressione interna nei confronti del governo di turno. Nel 1912 le forze presenti nella base valicarono i suoi limiti col pretesto della sollevazione del "partito indipendiente de color"; cinque anni dopo, in occasione della sollevazione del "Partido Liberal" vari gruppi di fanteria della marina occuparono posizioni all' esterno della base con il pretesto di proteggere le vie di rifornimento di acqua dal territorio libero.
I Governi di Cuba e degli Stati Uniti sottoscrissero il 7 Settembre del 1942 il Patto per la cooperazione militare e Navale, che verrà ampliato l' anno successivo, e che lega le forze armate cubane di allora nella difesa della regione sotto il comando degli Stati Uniti.
La firma e la rettifica del Trattato Internazionale di assistenza reciproca tra il 1947 ed il 1948 incluse il nostro Paese nello schema difensivo continentale che segnò un importante passo verso la Guerra Fredda nell' emisfero occidentale. Nel 1952 fu firmato il Patto Bilaterale de Aiuto Militare tra Cuba e gli Stati Uniti d' America per la difesa comune.
Tutti questi antecedenti, nei quali il ruolo principale lo svolgevano gli Stati Uniti, come superpotenza militare mondiale e regionale, ponevano la Base Militare di Guantanamo come un obbiettivo militare primario data la sua ubicazione geografica e strategica. Una volta messi d'accordo i governi in materia militare, la zona circostante la Base Navale di Guantanamo servì anche come fonte di corruzione morale al servizio dei marinai nordamericani.

Il momento a partire dal quale si manifestarono pienamente le contraddizioni accumulate durante molti anni attorno alla presenza illegale della Base Navale di Guantanamo è il 1° Gennaio del 1959 con il nascere di nuove relazioni tra i due paesi che manifestarono da un lato la sempre maggior aggressività dell' amministrazione nordamericana, e dall' altro la ferma opposizione cubana alle minacce del nord. A partire da questa data la Base divenne uno dei maggiori problemi tra le relazioni bilaterali tra Cuba e gli U.S.A.
Senza dubbio, dalla lotta nella Sierra Maestra, la Base Navale di Guantanamo fu impiegata dagli Stati Uniti per far entrare clandestinamente armi e munizioni all' Esercito di Batista quando già questo era stato proibito dal Congresso nordamericano, dato che il germe della tensione provocata dagli Stati Uniti già era vivo ancor prima del trionfo rivoluzionario del gennaio 1959.

Anche se la presenza di qualsiasi base militare in un territorio illegalmente occupato e contro la volontà della nazione in cui è collocata è sufficiente per argomentare la possibilità che sorgano incidenti imprevedibili, è comunque da tener presente che al caso della Base Navale di Guantanamo va aggiunta l' obbiettiva e crescente belligeranza che gli U.S.A. dimostrarono contro Cuba dal 1959. La situazione attorno alla Base navale di Guantanamo divenne particolarmente tesa dai primi anni della Rivoluzione fino alla metà degli anni 90, periodo in cui si produsse la gran maggioranza delle violazioni provocate contro il paese. A partire da questa data si è riusciti a diminuire i rischi e le tensioni nei confini della base navale nordamericana.

Dopo il trionfo della Rivoluzione Cubana nel gennaio del 1959 e come parte della offensiva iniziata dagli Stati Uniti per incrementare la sua presenza nei territori oltremare la base fu chiaro sintomo dell' aumento della sua ingerenza. La tradizionale politica del "SHOW THE FLAG" o "MOSTRARE LA BANDIERA" fu aiutata dalla presenza quasi permanente di una media di 15 navi nordamericane, più del 50% delle quali da guerra, che quotidianamente si esercitavano in manovre militari dentro la base stessa o nelle aree operative situate a sud dell' installazione, impiegando anche munizioni vere, con il rischio che ciò comporta per la navigazione marittima. Le forze terrestri nella Base furono progressivamente incrementate e sotto il dubbioso criterio di forze di autodifesa arrivarono ad circa 2.500 effettivi in tempi normali, giacché il loro rafforzamento è stato sempre previsto in caso di tensione, come accadde nei giorni della Crisi di Ottobre del 1962, quando la quantità totale di uomini sotto le armi si incrementò a circa 5.800 soldati. Le grandi esercitazioni militari nel Mar dei Caraibi sono state anch' esse motivo di incremento delle forze nella Base e con esso del livello di tensione. Nel maggio del 1980 per esempio durante l' esercitazione "SOLID SHIELD" fu programmato un rafforzamento della Base con circa 1.200 uomini della fanteria della marina; nel 1984 come parte del "OCEAN VENTURE-84" furono trasferiti alla base circa 600 militari effettivi e nel ottobre del 1991 per la realizzazione del esercitazione di difesa "DEFEX 2/92" l' installazione ricevette altri 600 soldati. Questi pochi esempi possono dare un' idea più chiara della sistematicità con cui le forze presenti nella Base furono rafforzate.
Ovviamente l' incremento della presenza militare non viene attuato solamente come supposto fine di esercitazione poiché la Base ha tradizionalmente altri obbiettivi, come punto di appoggio avanzato per operazioni nel CARIBE. A partire dal 1991, quando iniziò l' esodo massiccio degli haitiani verso gli Stati Uniti, la Base venne rafforzata con circa 2.000 effettivi e 8.000 militari compirono funzioni di vigilanza e interposizione dalla Base Navale di Guantanamo.
L' intervento militare diretto dagli Stati Uniti ad Haiti iniziato il 19 settembre del 1994 necessitò prima di un rafforzamento della Base con truppe terrestri, mezzi navali e aeroplani. In questa installazione si dispiegarono le Forze di Operazioni Speciali dell' Esercito e della Marina di Guerra statunitensi di fanteria e marina che realizzarono prove di operazioni che attuarono poi ad Haiti utilizzando la Base come poligono di istruzione. L' aviazione di ricognizione fu collocata negli aeroporti della Base e da lì compivano missioni contro Haiti.
Nel 1991 durante il IV congresso del PCC nella città di Santiago de Cuba, a pochi minuti di volo dalla Base Navale di Guantanamo, quattro aerei di trasporto e sei elicotteri realizzarono attività chiaramente provocatorie consistenti nello sbarco di truppe da mezzi aerei, dispiegamento in zona di combattimento e successivo ripiegamento in direzione sud della regione orientale.

Tradizionalmente il comando militare degli Stati Uniti si impegnò a dimostrare che le attività di preparazione delle truppe nel territorio della Base aveva un senso prettamente difensivo e arrivarono a denominare le truppe come esercito di Difesa (DEFENSE EXERCISE-DEFEX). Tuttavia ci sono chiare prove che rivelano il vero carattere che assume la preparazione militare nella Base. Nel Regolamento di Operativo della Fanteria di Marina (STAFF ACTION, FMFM 3- 1 del 1979) per la preparazione degli stati maggiori al combattimento, una delle sue pagine mostra uno schema rappresentativo di una idea di invasione dal territorio interno della Base di Guantanamo. Si può chiaramente apprezzare che l' idea di fondo concepita per l' esercito erano azioni rapide di attacco da parte di truppe nordamericane ad obiettivi situati nel Territorio Libero. Questo disperde qualsiasi dubbio che potrebbe sorgere nello spiegare la ragione per cui le forze militari presenti nella Base, e più ancora il loro rafforzamento, costituiscono un pericolo per la sicurezza cubana ed un elemento di costante incremento della tensione militare e politica nella regione.

LE PROVOCAZIONI
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Le provocazioni dall' interno della base costituirono atti di alta pericolosità, non solamente per la conseguenza sulla stabilità nei confini, ma anche per le costanti tensioni che rappresentarono per la tranquillità del popolo cubano e la pace nella regione. La realizzazione sistematica di provocazioni dalla base, principalmente da parte di personale militare nordamericano, faceva parte inseparabile delle aggressioni degli Stati Uniti contro Cuba a partire dal 1° Gennaio 1959. Queste provocazioni realizzate dall' interno della Base costarono la vita a valorosi figli del popolo cubano e solamente la serenità di coloro che sorvegliavano i confini dell' installazione navale e la saggia gestione di questi incidenti da parte della direzione della Rivoluzione impedirono conseguenze maggiori, soprattutto evitando che gli Stati Uniti utilizzassero una eventuale risposta cubana per riprodurre un secondo episodio come il MAINE.
Dopo l' attacco mercenario di PLAYA GIRON i comandi militari nordamericani si prefissero lo scopo di trovare nuovi metodi aggressivi contro Cuba ed il 9 marzo del 1962 sottoposero alla Giunta dei Capi di Stato maggiore degli Stati Uniti, principale organo decisionale del presidente in materia militare, il seguente catalogo di "PRETESTI PER GIUSTIFICARE L' INTERVENTO MILITARE DEGLI STATI UNITI A CUBA" preparato direttamente con la Base di Guantanamo:

"Una serie di incidenti ben coordinati saranno preparati affinché vengano realizzati a Guantanamo e nei suoi dintorni per dare un genuina apparenza che siano stati eseguiti da forze cubane ostili:

Incidenti che simulino, in forma credibile, un attacco:
Far circolare notizie (molte). Utilizzare la radio clandestina.
Sbarcare forze cubane, con uniforme, oltre il confine per simulare un attacco alla Base.
Catturare supposti sabotatori cubani all' interno della Base.
Attuare disturbi (con" falsi" cubani) vicino l' entrata terrestre principale.
Far saltare munizioni all' interno della Base. Appiccare incendi.
Bruciare aerei nel territorio della Base (come sabotaggi)
Sparare dall' esterno con armi da fuoco verso la Base. Danneggiare alcune installazioni.
Catturare supposti gruppi di assalto che si approssimano dal mare o dalla città di Guantanamo.
Catturare gruppi di militari che colpiscono la Base.
Realizzare un sabotaggio ad una nave nel porto. Grandi incendi.
Affondare una nave vicino l' entrata del porto. Realizzare i funerali delle supposte vittime. Potrebbero essere una decina.

Le risposte degli Stati Uniti potrebbero essere: azioni offensive per conquistare le fonti di acqua ed energia e distruggere le posizioni di artiglieria e mortai cubane.

Inoltre si pianificò l' opzione di un incidente, denominato "Ricordo al MAINE" mediante l' affondamento di una nave all' interno della Base di Guantanamo ed incolpare di questo Cuba.

Come si dimostra nella tabella qui sotto le forze militari presenti nella base realizzarono 5.236 provocazioni contro centinaia di persone della vigilanza in genere nelle immediate vicinanze del perimetro.

Lancio di oggetti 1.376
Spari contro il territorio cubano 783
Puntamento di armi verso il territorio cubano 725
Offese verbali e gesti pornografici 1.555
Altre Provocazioni 797
Totale 5.236


Tali azioni costarono la vita ai soldati Ramon Lopez Peña nel luglio del 1964 e Luis Ramirez Lopez nel maggio 1966 così come vari altri combattenti cubani furono feriti da armi da fuoco.
Il 7 dicembre del 1990 quando tutto il popolo cubano rese tributo ai suoi eroi caduti in missioni internazionali, un soldato nordamericano sparò contro una ronda cubana rompendo il parabrezza dell' automezzo e sfiorando i soldati.
L' elenco delle provocazioni realizzate dall' interno della Base sarebbe interminabile e per questa ragione ci siamo riferiti a quelle più pericolose. Tutte queste provocazioni realizzate in maniera sistematica ed intensa durarono diversi anni e facevano parte dei piani generali di destabilizzazione contro il nostro paese.
Il Governo di Cuba ha sistematicamente denunciato questi fatti al Governo nordamericano. In una nota alla Ambasciata della Cecoslovacchia, rappresentante degli interessi nordamericani, del 20 marzo del 1962 si comunicava al Governo degli Stati Uniti 12 provocazioni avvenute tra i soli giorni del 3 e 4 dello stesso mese nella Base Navale di Guantanamo. Tra questi ci furono spari e offese verbali contro il personale cubano.

LE VIOLAZIONI
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Oltre alle costanti provocazioni che si realizzarono dall' interno della Base Navale ci furono anche sistematiche violazioni dello spazio aereo di Cuba, delle acque sotto giurisdizione cubana e del territorio nazionale nelle immediate vicinanze dell' installazione militare nordamericana. Le forze militari in forza nella Base realizzarono 8.262 violazioni, che rappresentano approssimativamente un atto lesivo ogni 36 ore alla nostra sovranità.

Principali violazioni dalla Base Navale di Guantanamo dal 1962

Violazione dei confini terrestri 610
Violazioni dello spazio aereo 6.330
Violazione delle acque sotto giurisdizione cubana 1.322
Totale delle violazioni 8.262


Le violazioni aeree, che sono quelli prodotte con maggior frequenza, ebbero una alta pericolosità per la grande quantità di velivoli che hanno visitato la Base e che si trovavano ubicati permanentemente negli aeroporti della stessa, per cui non è possibile stabilire si erano causate dalla imperizia dei piloti nordamericani o se avevano l' obbiettivo intenzionale di penetrare sul nostro territorio. Particolare tensione provocarono le violazioni realizzate da aerei militari da combattimento con l' armamento al completo che molte volte sorvolarono le postazioni cubane.
Nel marzo del 1988, per esempio, durante la presenza nella base della portaerei "Theodore Roosvelt" quattro aerei da combattimento sorvolarono le posizioni difensive cubane dell' area. Nel giugno del 1988 due aerei da combattimento della portaerei "Indipendence" violarono il nostro spazio aereo e sorvolarono i paesi di Boqueron e Caimanero situati rispettivamente a 1,5 e 2 chilometri di distanza dal limite della base. Anche navi da guerra ed altri mezzi navali nordamericani realizzarono violazioni delle nostre acque territoriali anche se con minor frequenza degli aerei. Dal 1962 si produssero 1.322 violazioni navali. In 610 occasioni le truppe statunitensi della Base effettuarono violazioni terrestri attraverso i confini del territorio illegalmente occupate dalla base con il territorio libero. Queste violazione furono molto pericolose per la facilità con cui avrebbero potuto produrre contatti diretti con gli effettivi militari cubani. Questo tipo di violazione furono realizzate attraverso sbarchi di truppe da elicotteri nel territorio occupato da forze cubane e l' attraversamento dei limiti di divisone da parte di militari nordamericani armati.
Il Governo di Cuba in una nota alla Ambasciata della Svizzera del 4 aprile 1961 denunciò la realizzazione di 48 violazioni dello spazio aereo nelle vicinanze della Base navale tra il 15 febbraio e il 15 marzo dello stesso anno. In un' altra nota alla Ambasciata Della Cecoslovacchia del 2 gennaio 1962 si consegnò ai nordamericani una lista di 101 violazioni, aeree e navali, contro Cuba tra il giugno ed il novembre la quasi totalità delle quali dalla Base navale di Guantanamo.

Dai primi anni della Rivoluzione e con una modalità più che aggressiva degli Stati Uniti si intraprese una campagna di ostilità e pressioni verso i lavoratori cubani che prestavano servizi nella installazione militare nordamericana. Il 18 marzo 1960 fu licenziato Federico Figueras Larrazabal, segretario generale del Sindacato dei Lavoratori della Base. Le accuse che gli furono mosse si riferivano a dichiarazioni offensive verso i nordamericani alla stampa cubana. Larrazabal e altri lavoratori avevano manifestato proteste in relazione all' attentato perpetrato contro la nave "La Coubre". Questo non piacque ai nordamericani. IL 6 di febbraio del 1964 come risposta al sequestro di 36 pescatori cubani, accusati di pescare in acque sotto giurisdizione degli Stati Uniti, il Governo Rivoluzionario adottò la decisione di togliere l' approvvigionamento di acqua alla Base Navale degli Stati Uniti nella Baia di Guantanamo. Per rappresaglia alla misura adottata dal Governo cubano il 10 febbraio del 1964 il Dipartimento della Difesa annunciò l' allontanamento massiccio degli operai cubani che lavoravano dentro l' installazione navale. Nel mese di ottobre del 1964 del 2.300 lavoratori residenti fuori la Base ne restarono assunti 740, per cui in questo periodo furono espulsi o licenziati 1.560 lavoratori.

Oltre agli elementi sopra analizzati ne esistono altri che legati al fatto stesso della sola esistenza della Base come enclave militare contribuirono ad incrementare le tensioni. Uno dei principali furono le visite periodiche delle principale navi da guerra degli Stati Uniti. Questo problema, che include la presenza di portaerei, incrociatori e sottomarini mossi da energia nucleare ed altri mezzi navali ed aerei convenzionali che possiedono però armamento nucleari, pone una domanda: quale è il rischio di un incidente nucleare nella Base di Guantanamo ? Le risposte possono essere varie, ma anche quelle che considerano il livello di rischio minimo, convalidano una percentuale di rischio per la popolazione civile cubana nei pressi della base.

Gli Stati Uniti da vari anni stanno realizzando un ampio processo di riduzione delle installazioni militari in tutto il mondo e nel suo territorio, un numero che si stima essere più di 500. Tuttavia la Base Navale nella Baia di Guantanamo viene mantenuta. Il comando militare nordamericano decise 5 anni fa di dismettere le attività di attracco delle sue navi nella Base e trasferire questa funzione verso altri luoghi negli Stati Uniti e a porto Rico. Con questa misura viene a mancare uno degli argomenti per giustificare l' importanza e il valore strategico di questo enclave militare straniero sul suolo cubano. Nonostante questo la Base è ancora presente come strumento politico e con chiara evidenza della tradizionale attitudine aggressiva delle amministrazioni nordamericane contro Cuba.

Bisogna comunque dire in tutta onestà che a partire dal 1995 vi è un clima di distensione e tranquillità, ed un minimo di mutua collaborazione che ha permesso di giungere a questa tranquillità.

IL DANNO AMBIENTALE CAUSATO DALLA BASE MILITARE STRANIERA

Di L. Riera (Granma Internacional - Marzo 2000)
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Oltre ad essere un focolaio permanente di tensioni, provocazioni aggressive, la Base di Guantanamo che gli Stati Uniti mantengono l sud della Provincia orientale omonima arreca - come tutte le zone militari - un grave danno ecologico per il territorio che occupa da quasi 100 anni.
Guantanamo raggruppa il 30% della flora e della fauna di Cuba. La sua baia, la cui imboccatura è occupata dalla base, è la terza per estensione del paese ed è situata in una zona ad alto endemismo e biodiversità. Vicino ad essa, verso est, si estende la pianura Maisì-Guantanamo, un "vero giardino botanico di cactacee" come la qualifica il Dot. Jorge Ramon Cuevas, presidente dell' organizzazione non governativa Pro-Natura.
Cueva ha partecipato recentemente al Congresso tenutosi a Washington dove rappresentanti di una ventina di nazioni - nelle quali gli U.S.A. hanno insediato le loro basi - hanno analizzato l' impatto ambientale dovuto ad attività militari.

La base Navale di Guantanamo (BNG) comprende un' area di 45 miglia quadrate che includono 27 miglia di recinto perimetrale, 9 migli di costa, 30 chilometri quadrati di palude e 20 isolotti all' interno della baia. Esistono inoltre due spiagge di ottima sabbia chiamate Cable e Molino.
Nella sua intervista a Granma Internacional il Dot. Cuevas ha menzionato,tra altri esempi, il caso della palude di San Nicolas. Nonostante rappresentasse il drenaggio naturale della Valle di Guantanamo venne colmata artificialmente per convertirla in un poligono di tiro. Il risultato: è stata la compromessa l' idrologia della regione per cui si sono verificate grandi inondazioni nonché la salinizzazione della valle, di vitale importanza per l' agricoltura della provincia.
Cuevas segnala inoltre un altro elemento che pregiudica l' ecosistema causato dall' illegale possedimento nordamericano nell' isola: l' usanza di alloggiare ingenti masse di popolazione civile. Di regola la densità di popolazione nella BMG è sempre stata elevata, 150 abitanti per chilometro quadrato, mentre nel municipio di Caimanera, dove è situata, questo indice è solo di 26,6. Inoltre con il suo utilizzo come centro di accoglienza di emigrati haitiani e cubani, che in determinati momenti sono arrivati a 17 mila e 14 mila unità rispettivamente, la densità è aumentata ad oltre 700 abitanti per chilometro quadrato, come ha precisato Cuevas. Questo non solo implica la distruzione delle risorse naturali dell' area, ma una alta concentrazione di materia residua di tutti i tipi che contamina pericolosamente la zona.

Nel suo studio lo scienziato cubano si riferisce anche al diario di Colombo in cui l' ammiraglio menziona l' esistenza di un ragguardevole insediamento aborigeno nella parte orientale dell' entrata della baia, chiamata Baia Grande, scoperta nel suo secondo viaggio in America il 14 aprile del 1494. Non è difficile supporre che si sta parlando nell' attualità di un territorio che possiede anche un elevato valore archeologico di grande interesse che non ha mai potuto essere studiato.
E' così alto il grado di devastazione ecologica e di contaminazione che subiscono tutte le zone nelle quali esiste una base militare che John Denson, presidente della Lockheed Corporation, un' impresa nordamericana di tecnologie e sistemi ambientali, ha dichiarato nella rivista "Lockheed Horizonts" che la bonifica di questi luoghi richiederebbe uno dei più complessi progetti di ingegneria mai portato a termine.

Oltre che essere un pugnale conficcato in quella parte tento sensibile di una Nazione quale è la sovranità. la BNG è una macchia di morte di questo nostro verde caimano.