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Prevenzione contro la violenza
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settembre 2002 Al fine di impostare strategie per combattere la violenza
e di ridurre i furti in Honduras, è stato realizzato in questa nazione centroamericana un
seminario di valutazione nazionale denominato Osservatorio del Delitto, i cui propositi
sono stati quelli di formare, in un modo più integrale, gli uomini dellordine
pubblico.
Il seminario ha potuto contare sullappoggio della Camera di Commercio e Industria
del dipartimento del sud di Cortés, della Polizia Investigativa, di Prevenzione e
Stradale, come pure della Procura, del corpo di Medicina Legale e dellUfficio per la
Donna.
I diversi interventi hanno analizzato il perché della situazione di violenza, e in
particolar modo di quella che si sta generando negli ultimi tempi nella località del sud
di San Pedro Sula.
Sono state pure discusse le caratteristiche sociali dei delinquenti, chi sono le vittime,
dove accadono più delitti e sono stati valutati i dati più recenti su questi fenomeni.
Sono 29.631 gli honduregni, secondo le statistiche ufficiali, quelli che sono stati
processati dai tribunali nazionali nel 2001, anno in cui si sono verificati 3.000 morti
violente, 700 in più del 2000.
Allo stesso modo è stato sottolineato che da 10 a 15 automobili spariscono ogni giorno in
una nazione di appena 112.090 kmq. E con una popolazione di quasi sei milioni di abitanti.
Tra le raccomandazioni espresse dallincontro è stata dibattuta la necessità di
promuovere un insieme di azioni preventive, prima che si verifichino i delitti, e per
questo bisogna risalire alle loro cause.
I partecipanti si sono trovati daccordo anche sulla necessità di rinforzare gli
enti con computer, software e tecnologia avanzata, come pure addestrare meglio il
personale per creare una banca dati. Questa iniziativa avrà lobiettivo di
controllare le persone pericolose e registrare tutti quelli che hanno commesso qualche
grave malefatta.
Oltre tutti questi fattori avversi nella infrastruttura, ci sono stati esperti preoccupati
per la situazione nazionale, che lascia, hanno insistito, poco margine alla soluzione
definitiva dei problemi per il crescente deterioramento della situazione economica, che
genera più disoccupazione e pertanto aumenta il numero di persone coinvolte in azioni
delittuose, in particolare i giovani.
Linstabilità
nella sicurezza cittadina intimorisce gli investitori in Honduras
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agosto 2002 - Limprenditoria honduregna è molto preoccupata per
laumento della delinquenza che, a suo parere, allontana gli investimenti in Honduras
poiché sono allordine del giorno, dal 1997, gli assalti a banche, negozi,
automobili, taxi, residenze e in piena strada, fatti che hanno obbligato la popolazione ad
armarsi. Sono stati anche sequestrati ben 215 imprenditori, quattro dei quali assassinati.
La polizia stima che almeno otto honduregni su dieci possiedono illegalmente unarma
da fuoco. Si segnala anche che la corruzione è un impedimento al buon funzionamento della
polizia nazionale. In quattro anni sono stati licenziati circa tremila agenti per questa
ragione e la media di espulsi nel 2000 e nel 2001 per questo reato è stata di quattro
agenti al giorno.
Maduro affronta un alto indice di disoccupazione, corruzione e delinquenza
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dicembre 2001 - Con un astensionismo del 33 % e un 58 % di voti a
favore, il conservatore Ricardo Maduro ha ottenuto la presidenza dellHonduras, la
seconda nazione più povera del Centroamerica, con un alto indice di disoccupazione,
corruzione e vandalismo.
La situazione attuale dellHonduras è contrassegnato da un tasso di povertà
dell80 %, acuitosi ulteriormente dopo il passaggio del travolgente ciclone Mitch che
nel 1998 distrusse quasi tutte le coltivazioni della nazione lasciando il paese,
prevalentemente agricolo, in uno stato di reale calamità.
LHonduras è stato bersaglio anche questanno di un altro forte fenomeno
climatico portato dalluragano Michelle che, nonostante sia stato inferiore per
intensità a Mitch, ha lasciato 8.000 morti e dispersi, ha distrutto quasi tutta
linfrastruttura nazionale, con perdite superiori a 6.000 milioni di dollari.
La metà dei sei milioni di abitanti è in età lavorativa, tuttavia
le cifre ufficiali rilevano il 64 % di disoccupazione del lavoro in campagna e il 58 %
nelle città.
A ciò si deve sommare che, nonostante laiuto delle organizzazioni internazionali,
lHonduras non è riuscito a risolvere questioni nevralgiche quali lelevato
numero di analfabeti, un chiaro tentativo contro la creazione di una sostanziale
qualificazione delle forze produttive.
Questo è il panorama legato al virtuale presidente honduregno del Partito Nazionale, il
quale è riuscito a sconfiggere, lo scorso 25 novembre, il suo storico oppositore, il
Partito Liberale, dominatore per tre mandati consecutivi.
Dopo un lungo periodo di dittature, questa piccola nazione dellistmo, ha respirato
unaria democratica nel 1980 quando è stato instaurato lordine costituzionale,
fermando la repressione e il regime militare.
Maduro, impresario di 55 anni, al momento della vittoria ha
dichiarato che avrebbe continuato il lavoro di democratizzazione dei suoi predecessori,
con unenfasi nel porre termine alla delinquenza, uno dei peggiori mali a cui è
quotidianamente sottoposto ogni honduregno, indipendentemente dalla sua condizione
sociale.
Secondo il rappresentante del Partito Nazionale, il suo mandato sarà focalizzato nel dare
sicurezza ai cittadini, per ottenere la quale è stata decisa l'applicazione della formula
"tolleranza zero di fronte al delitto", che prevede una particolare selezione
delle forze dellordine, oltre allincremento degli effettivi di polizia. Sarà
quindi necessario, per questa iniziativa, il rapporto di 1 ogni 300 abitanti, e non di 1
ogni 1000, comè attualmente.
Organizzazioni non governative honduregne a difesa dei diritti civili hanno indicato la
marginalità e labbandono quotidiano come terreno fertile per la nascita di bande di
strada, che raccolgono circa 34.000 giovani, i quali non hanno altra alternativa che
delinquere per sostenere le loro famiglie.
Aumentano i casi di
dengue emorragico
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novembre 2000 - Il Ministro della Sanità dell'Honduras ha confermato la morte di sei
persone per dengue emorragico; mentre i casi continuano ad aumentare raggiungendo in tutto
questanno la cifra di 157, dei quali 96 nella stessa capitale.
Nella sua dichiarazione stampa il direttore di "Rischi della Popolazione", Henry
Andrade, ha attribuito l'aumento della malattia, che registra nella suo aspetto classico
circa 6.500 casi, ai numerosi "vivai" delle zanzare trasmettitrici.
La campagna governativa nelle varie zone del Paese e l'assistenza di 11 epidemiologi
cubani, che rafforzano la brigata organizzata dal Ministro della Salute Pubblica, sono
ancora insufficienti per combattere la zanzara Aedes Aegypti.
L'aumento del dengue emorragico, che è costato la vita a 4 nicaraguensi, a 6
guatemaltechi e a 35 salvadoregni, si è intensificato in Honduras alla fine dello scorso
settembre e dal 4 ottobre è stata decretata l'emergenza nazionale.
Detto proclama governativo ha incluso l'istituzione di un recinto epidemiologico alla
frontiera con El Salvador, che ha subito fino al mese scorso la peggiore epidemia della
sua storia, e l'appello alla popolazione di eliminare l'acqua stagnante nella quale si
riproduce la zanzara.
Tegucigalpa è stata la città più colpita, dato che è attraversata dal fiume Choluteca,
dove la spazzatura accumulata dall'uragano Mitch del 1998 è ancora presente e favorisce
la proliferazione dell'Aedes Aegypti.
L'Honduras ha ricevuto l'appoggio di Cuba, le cui Brigate della Salute hanno assistito
anche El Salvador, nella lotta all'epidemia e già dalla metà d'ottobre sono arrivati 11
epidemiologi.
Il Governo di La Habana ha portato anche, tra le varie attrezzature, un rilevante numero
di motopompe a zaino per eliminare le zanzare; e ciò permette che a 25.000 persone
vengano decontaminate le case situate nelle zone dove sono stati riscontrati i malati.
Il Ministro della Salute Pubblica, Plutarco Castellanos, ha sollecitato la cittadinanza a
donare sangue al fine di salvare la vita dei pazienti affetti da dengue emorragico,
giacché negli ospedali non ci sono riserve sufficienti per curare una quantità così
elevata di casi.
Accordi
con il FMI impediscono di beneficiare degli Accordi di Caracas
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ottobre 2000 - Una fonte ufficiale ha annunciato l'8 ottobre che gli accordi
con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), impediranno all'Honduras di adempiere
all'Accordo di Caracas, che stabilisce la fornitura di greggio con facilitazioni di
pagamento.
Oscar Kafati, Ministro honduregno del Commercio e dell'Industria, ha confermato che il suo
paese ha chiesto al Venezuela flessibilità sulle condizioni con cui accorderà il credito
petrolifero al Centroamerica, perché il FMI concede solamente prestiti in termini di
concessioni, ma non accetta le particolari condizioni offerte dall'accordo.
L'offerta venezuelana, ha spiegato Kafati, è il 25% degli acquisti petroliferi con
credito a 20 anni, un anno gratuito e il 2 % d'interessi.
Noialtri, ha specificato, chiediamo due anni gratuiti, una percentuale d'interessi ed
accettiamo i 20 anni di rateazione.
Speriamo, ha detto il Ministro honduregno, che il Governo del Presidente Hugo Chávez
comprenda le nostre necessità e accetti le condizioni che stiamo richiedendo.
L'accordo petrolifero non significherà un ribasso dei prezzi dei combustibili per il
consumatore, il beneficio sarà il 25% di credito sull'acquisto.
Il Presidente venezuelano ha annunciato l'8 ottobre scorso, l'effettuazione per il 19
ottobre del Consiglio dei Presidenti Caraibici e Centroamericani, per approvare l'accordo
energetico di Caracas.
Detto accordo sarà firmato in forma bilaterale con ognuno dei paesi, in riconoscenza
della collaborazione offerta al popolo venezuelano dopo l'uragano del dicembre 1999.
Il nuovo trattato flessibilizza il valore del barile di greggio quando sul mercato
internazionale supera i 30 dollari.
Il Patto comprende Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama,
Belize, Repubblica Domenicana, Haiti, Suriname, Cuba, Barbados, Giamaica, San Vicente e
Grenadinas, e il resto delle isola caraibiche.
Medici
cubani in Honduras: una grandissima dedizione e grande affetto per la gente
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aprile 2000 - "Lo diciamo con molta stima: i medici cubani hanno un comportamento
eccellente, di enorme dedizione e grande affetto per noi", ha affermato l'ingegner
Carlos Roberto Flores Facussé, presidente dell'Honduras, in un'intervista concessa in
esclusiva a Granma.
Approfondendo il tema, ha posto l'accento sul fatto che i collaboratori di Cuba vanno in
qualsiasi luogo, quasi sempre i più isolati e lì rimangono. "Abbiamo informazioni
dai nostri compatrioti ha detto - che i cubani li curano molto bene, che prestano
loro molta attenzione e che convivono con loro come se si trattasse della propria famiglia
e tutto ciò è molto gradito".
Sul reale significato della presenza dei lavoratori cubani della sanità nel territorio
honduregno, il Presidente ha dichiarato: "Ovviamente è un atto di solidarietà che
noi apprezziamo e lo abbiamo espresso in molte occasioni.
Cuba, che ha inviato i suoi migliori medici a condividere con gli honduregni i momenti
d'angoscia, dopo il passaggio dell'uragano Mitch, ha molto contribuito a evitare il
propagarsi di malattie e a non fare proliferare epidemie, nonostante l'intensità dei
danni subiti.
Fondamentalmente le brigate mediche si sono dedicate alla prevenzione, alla vaccinazione e
all'utilizzo della medicina curativa. Quelli che sono attualmente qui ha affermato
- sono ubicati, generalmente, nelle zone più remote, nelle comunità più appartate e con
maggiore necessità d'assistenza medica".
Interrogato sulle possibilità di aumentare questa collaborazione, tenendo conto della
complessa situazione sanitaria che presenta il paese, ha dichiarato: "Si sta
ampliando. La presenza dei medici cubani in Honduras in questi momenti è una delle più
numerose tra i paesi che sono stati colpiti da Mitch".
Il presidente Flores ha avuto molte frasi di elogio per la preparazione che ricevono gli
studenti honduregni nella Scuola Latinoamericana di Medicina di La Habana.
"Il completamento dell'attuale lavoro sono i borsisti che si trovano a Cuba. Ho avuto
il piacere di andare a visitare questa scuola. E' veramente impressionante. Ho conversato
con gli alunni honduregni e sono incantati, affascinati dalla possibilità che hanno di
studiare. Si sentono ben seguiti. In questo momento stiamo facendo una selezione di altri
160 borsisti, che nei prossimi giorni partiranno."
Riferendosi alla possibilità reale che questi giovani, una volta laureati, vadano
sicuramente dove più necessaria è la loro opera, ha precisato: "Abbiamo parlato con
loro a Cuba e quando sono tornati qua per le feste di Natale, anche con i loro genitori e
questo è l'impegno: andare nei posti dove più necessiteremo dei loro servizi. Questo
contribuirà enormemente a debellare alcuni dei problemi che abbiamo nella sanità".
Alla domanda sui ricordi migliori della sua presenza al Vertice Iberoamericano, ha detto:
"Non avevo avuto l'opportunità di andare a Cuba e l'ho fatto nel contesto del
Vertice, che ha dato la possibilità di poter parlare dei distinti punti che abbiamo in
comune, delle nostre affinità, dei nostri problemi e della maggior solidarietà che
dobbiamo dimostrare".
"L'ho fatto con molto piacere", ha detto. "Sentiamo una grande
soddisfazione per potere compartire con i nostri compagni presidenti dei paesi dell'area e
con Fidel Castro, che è stato un magnifico padrone di casa".
Luogo di
sepoltura e di tortura in una base degli Stati Uniti
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agosto 1999 - La Procura Generale honduregna ha scoperto lo
scorso 12 agosto un piccolo cimitero clandestino in una base militare costruita dagli
Stati Uniti, che è servita per più di dieci anni per addestrare uomini della
controrivoluzione nicaraguense, secondo un dispaccio di Prensa Latina.
Costruita nel 1983, l'installazione è ubicata a El Aguacate, a poco più di cento
chilometri da Tegucigalpa, nei pressi della frontiera con il Nicaragua.
Secondo gli esperti, è possibile che in questo luogo, dove sono stati rinvenuti sei fosse
comuni, possano trovarsi i resti di alcune delle persone delle centinaia di
"desaparecidos" negli anni '80.
La Procura presume, riguardo a questo ritrovamento, che in questa base finanziata da
Washington sia stato torturato e assassinato un numero ancora oggi indeterminato di
persone.
Questa settimana cominceranno gli scavi nel posto, con l'arrivo in Honduras di avvocati e
antropologi nordamericani e tedeschi per dare un apporto alla riesumazione e alla
identificazione dei corpi trovati.
Membri della Procura hanno cominciato le ricerche nella zona il 5 agosto scorso quando
sono stati rinvenuti resti ossei in una tomba che non compare nei registri municipali né
nei documenti ufficiali del Governo.
L'amministrazione del presidente Carlos Flores ha recentemente annunciato che sta facendo
ricerche in più di 25 luoghi dove si suppone che esistano cimiteri clandestini della
controrivoluzione nicaraguense in territorio honduregno.
Alla fine del 1993 le autorità hanno messo sotto accusa effettivi delle forze armate per
aver fatto parte del battaglione di controspionaggio 316, conosciuto come "lo
squadrone della morte", che era sotto gli ordini di militari degli Stati Uniti, di
Taiwan, del Nicaragua, del Cile e dell'Argentina.
Addio a un amico
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novembre 1998 - I telex hanno portato l'infausta notizia.
Rigoberto Padilla, fondatore del Partito Comunista e grande lottatore per oltre mezzo
secolo in favore delle idee socialiste, è morto all'età di 69 anni, vittima di una
crudele malattia cerebrale.
Era tale il suo prestigio, che le esequie si sono trasformate in una grande manifestazione
di dolore. Da Tegucigalpa, l'agenzia IPS ha riportato che vi hanno partecipato
organizzazioni popolari, movimenti della sinistra, rappresentanti di partiti politici -
compresi i conservatori - diplomatici, intellettuali, per rendere l'ultimo omaggio alla
sua persona.
Padilla ha portato avanti dalle sue trincee, nella vita pubblica e nella clandestinità,
durissime battaglie politiche e militari non solo contro l'oligarchia creola, ma anche
contro il crescente potere delle multinazionali estere.
Negli anni '50 capeggiò lo sciopero generale contro le compagnie bananiere nordamericane,
che è considerato il momento più alto della storia del sindacalismo honduregno. Diede
forza a due dei principali gruppi armati delle forze della sinistra, il Movimento di
Liberazione Popolare e i Cinchoneros.
E' stato sempre un fervente difensore delle democrazie latinoamericane, fedele amico e
ammiratore della Rivoluzione cubana, della Rivoluzione sandinista. Pianse per la caduta
del presidente cileno Salvator Allende. Festeggiò la vittoria del popolo vietnamita
contro la colossale potenza dei nordamericani.
Con la sua scomparsa fisica, gli honduregni e i loro fratelli latinoamericani perdono una
grande personalità, degna e inattaccabile, che sempre ha creduto nel socialismo e mai ha
rinunciato alle sue idee.
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