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I Siboney

Affini agli Yukayo delle Bahamas, i Siboney (Ciboney) rappresentano il più antico strato etnico delle Antille e uno dei più antichi dell’America.
I Siboney, appartenenti ad un gruppo linguistico isolato, giunsero nelle Antille intorno al 2.500 a.C.
All’arrivo degli Spagnoli sull’isola, questi indios erano già confinati nella provincia di Pinar del Río, spinti ad occidente dall’arrivo degli Arawak, i Taíno.
Pescatori, che integravano la loro dieta alimentare con la raccolta di frutti spontanei nelle ricche paludi di mangrovie della costa, i Siboney utilizzavano zattere di balsa e non conoscevano la ceramica.
La loro tecnologia era di tipo essenzialmente litica.
I conchales (grosse discariche di conchiglie simili ai sambaquís brasiliani), alcuni cimiteri e qualche segno grafico lasciato nelle grotte dove abitavano, oltre ad un nutrito elenco terminologico e toponomastico ancora usato a Cuba, sono le uniche testimonianze di questo popolo che si estinse completamente ancor prima della fine del XVI secolo.

Carlo Nobili