Sito cubano
sulla legislazione vigente a Cuba
I cubani e la loro
Costituzione
Di Yurien Portelles (Prensa Latina)
La Costituzione della Repubblica stabilisce che Cuba è uno stato socialista,
indipendente e sovrano, laico, organizzato come repubblica unitaria e democratica.
Il potere è esercitato dal popolo mediante le Assemblee del Poder Popular.
L'Assemblea Nazionale del Poder Popular (equivalente al nostro Parlamento) è l'organismo
supremo del potere dello Stato ed è l'unico organismo che abbia potestà costituente e
legislativa.
Esistono anche Assemblee Provinciali del Poder Popular e Assemblee Municipali del Poder
Popular (equivalenti rispettivamente ai nostri Consigli Regionali e Consigli Comunali).
Le Elezioni Nazionali e Provinciali si tengono ogni cinque anni. Le Elezioni Municipali si
tengono ogni due anni e mezzo.
I Deputati all'Assemblea Nazionale e i Delegati alle Assemblee Provinciali e Municipali
sono eletti con voto diretto e segreto dai cittadini cubani residenti permanentemente a
Cuba per un periodo minimo di almeno due anni precedenti le elezioni.
Esiste la possibilità di revocare in qualsiasi momento il mandato al Deputato o al
Delegato, seguendo la stessa procedura prescritta per la sua elezione, se lo ritengono
opportuno gli stessi elettori della specifica circoscrizione.
Il Partito Comunista di Cuba non propone candidati, né tantomeno partecipa alle elezioni.
L'Assemblea Nazionale del Poder Popular elegge a sua volta il Consiglio di Stato, il
Consiglio dei Ministri e il Presidente del Consiglio di Stato. Il Presidente del Consiglio
di Stato è capo dello Stato e capo del Governo. Infine l'Assemblea Nazionale elegge i
componenti del Tribunale Popolare Supremo, massima istanza del potere giudiziario.
Nascita della Costituzione Socialista
La realizzazione e l'approvazione della Costituzione è stata condotta attraverso un ampio
processo di massa, simbolo della democrazia esistente.
All'inizio il Partito Comunista di Cuba e il Governo hanno creato un'apposita commissione.
Questa commissione ha elaborato un progetto che, successivamente, è stato ampiamente
discusso da tutto il popolo in migliaia di assemblee alle quali hanno partecipato oltre
sei milioni di persone, la grande maggioranza della popolazione adulta cubana.
Tenendo conto del pensiero delle masse e dei numerosi suggerimenti posti nelle assemblee
nelle quali il progetto veniva discusso, un'altra commissione ha rielaborato il preambolo
e 60 dei 141 articoli del progetto originario.
Convocato un referendum nazionale, con voto libero, diretto e segreto, il progetto è
stato approvato con il 97.7 % dei voti della popolazione cubana con età maggiore di
sedici anni.
La Costituzione della Repubblica di Cuba è stata promulgata con atto solenne il 24
febbraio 1976.
Garanzie costituzionali
La Costituzione sancisce e garantisce i seguenti diritti:
- il diritto di tutti i cittadini al lavoro e a essere liberi dallo sfruttamento e dalla
disoccupazione
- il diritto dei contadini alla terra e all'eliminazione delle alte imposte, della
mezzadria, della minaccia di sfratto e dello sfruttamento
- il diritto di tutto il popolo all'istruzione pubblica, gratuita e scientifica
- il diritto di ogni malato all'assistenza medica e ospedaliera gratuita
il diritto all'educazione fisica, allo sport e alla ricreazione
- il diritto dei lavoratori al riposo e alle ferie retribuite
- il diritto di ricevere assistenza e previdenza sociale per la vecchiaia, la malattia o
l'infortunio
- il diritto della donna lavoratrice alla licenza retribuita per la maternità
- il diritto della donna alla parità salariale e alla parità civile, politica, sociale e
nell'ambito della famiglia
- il diritto di tutti i cittadini, indipendentemente dal colore della pelle o dall'origine
nazionale, alla piena uguaglianza sotto ogni aspetto, a vivere e a svilupparsi degnamente,
liberi da qualsiasi forma umiliante e oppressiva di discriminazione
- il diritto dei cittadini di organizzarsi nei sindacati e in altre associazioni di massa
e sociali
il diritto dei cittadini, compiuti i sedici anni, a partecipare direttamente alla vita
politica del paese e a esercitare il loro voto libero, universale e segreto nelle elezioni
e a revocare, egualmente attraverso il voto, i candidati da loro eletti
Tutti questi diritti ribaditi dalla legge suprema dello Stato hanno espressione pratica e
concreta nella società cubana.
Nel 1992, dopo un ampio dibattito nelle migliaia di assemblee tenute in tutto il Paese, il
Parlamento ha approvato modifiche alla Costituzione. Le principali modifiche riguardano:
le garanzie per gli investimenti stranieri; riconoscimento, rispetto e garanzia per le
libertà religiose; una maggiore flessibilità per il commercio estero; l'elezione da
parte dei cittadini, con voto diretto e segreto, sia dei delegati alle 14 Assemblee
Provinciali che dei deputati al Parlamento.
Cuba è stato il primo stato nel mondo a recepire nella propria Costituzione i principi
ecologici ribaditi dalla Conferenza sull'Ambiente e lo Sviluppo di Río de Janeiro del
1991.
I cubani e la loro Costituzione
Di Yurien Portelles (Prensa Latina)
La Costituzione del 1976 è lultima delle sette che sono state in vigore a Cuba da
quando nel 1787 nacque negli Stati Uniti la prima Magna Carta del mondo moderno.
Il 15 febbraio 1976 il 97.7 % dei cubani ha espresso un pieno sì alla Costituzione
Socialista proclamata il 24 di quello stesso mese e guidata dalla volontà delleroe
nazionale José Martí che la prima legge della Repubblica fosse il culto dei cubani per
la piena dignità delluomo.
Il primo progetto costituzionale di Cuba è attribuito al riformatore José Agustín
Caballero che, agli inizi del secolo XIX , in un testo, chiese lautonomia per la
colonia spagnola di Cuba.
Analogamente agirono Gabriel Claudio de Zequeira, Joaquín Infante e il presule Félix
Varela che dalla sua cattedra nel Seminario di San Carlo nella Cattedrale di La Habana
sentì il bisogno di promulgare una costituzione così liberale quale la gaditana (di
Cadice, Spagna) del 1812 che stabiliva, tra gli altri diritti, un margine di uguaglianza
sociale per Cuba.
Sei mesi dopo linizio della prima guerra di indipendenza dei cubani, da quanto si
apprende da testi storici, labitato orientale di Guaimaro servì da scenario, il 10
aprile 1869, per la redazione della prima Magna Carta cubana.
Fatta nella Repubblica in Armi e derivata da una riunione convocata a seguito del fatto
che non era stato riconosciuto il mandato del Presidente Carlos Manuel de Céspedes,
questa costituzione dava legittimità, durante linsurrezione, agli estensori
(civilisti) della medesima, dato che in quel momento esistevano due governi in armi e con
due bandiere come rispettivi simboli.
Con rappresentanti della maggioranza dei dipartimenti insorti nella cosiddetta Guerra
Grande (1868-1878), la Costituente di Guaimaro cercava con la Magna Carta di formare un
governo nazionale di scarsa autonomia operativa che contrastasse leccessiva
autorità del sistema legislativo unicamerale formato da rappresentanti delle cosiddette
regioni-stato del Paese: Oriente, Camagüey, Las Villas e Occidente.
Uno degli elementi più significativi di questo documento fu la dichiarazione che tutti
gli abitanti della Repubblica erano "pienamente liberi", un sentimento che
aggregò ipso facto molti indecisi al progetto indipendentista e che è presente a sua
volta nel proclama a tutta la nazione di Carlos Manuel de Céspedes del 10 ottobre 1868,
in cui dichiarò liberi tutti gli uomini schiavi dellIsola.
Alla Costituzione di Guaimaro nel 1869 seguirono quelle di Baraguá (1878), Jimaguayu
(1895), La Yaya (1897), quella del 1901, quella del 1940 e quella socialista del 1976,
modificata dal Parlamento cubano nel 1992 per adattarla alle nuove situazioni del momento.
Nel marzo del 1878, dopo la Protesta di Baraguá, fu redatta in questo stesso luogo, come
precisano documenti storici, una costituzione i cui effetti si ridussero a soli due mesi.
Nei suoi articoli si precisava che la Rivoluzione avrebbe avuto al suo comando quattro
patrioti, uno dei quali avrebbe avuto lincarico di dirigere e coordinare le
operazioni militari, soluzione tardiva questa ai problemi che portarono al fallimento
della Guerra Grande.
Il prescelto avrebbe avuto la "facoltà di fare la pace unicamente sulla base
dellindipendenza e giammai senza la conoscenza e il consenso del popolo",
requisito enfatizzato da Máximo Gómez a partire dalla firma generale del Patto del
Zanjón, che stabiliva una resa in cambio di pace senza indipendenza. Tale resa fu
revocata dal generale Antonio Maceo e da altri nel villaggio orientale di Mangos de
Baraguá.
A Jimaguayu, tuttavia, i patrioti cercarono di non ripetere gli errori della Costituzione
di Guaimaro, dopo aver analizzato freddamente le nefaste conseguenze della sua
applicazione nel corso della Guerra dei Dieci Anni (1868-1878).
Anche se resse solamente per due anni, il testo di Jimaguayu, firmato nel settembre 1895,
fu migliore in quanto dichiarò in modo netto che la Repubblica di Cuba era libera e
indipendente dalla Corona spagnola.
Due anni dopo la sua promulgazione, la Costituzione di Jimaguayu decadde, per cui si
dovette approvare un nuovo testo che definisse la struttura statale, le norme giuridiche
per avviare la vita politica del Paese e con questo la legittimità del potere.
La Magna Carta successiva, quella di La Yaya, restò in vigore quattro mesi, dal 19
ottobre 1897 fino allintervento degli Stati Uniti nella guerra tra cubani e spagnoli
nel 1898.
Tra gli elementi nuovi di La Yaya ci furono, nella parte dogmatica, la determinazione di
doveri e diritti dei cubani in rapporto alla Patria, come, ad esempio, il servizio
militare e la cittadinanza.
Allinizio del 1900 il Governatore, Generale Leonard Wood, mediante
unordinanza, chiamò allelezione di delegati per lAssemblea Costituente,
la quale avrebbe cercato di dotare Cuba di un documento che organizzasse la vita sociale
del Paese.
Il testo non sarebbe entrato in vigore che nel febbraio 1901, mediante un decreto militare
del Governatore statunitense, poi emendato quattro mesi dopo con otto clausole.
LEmendamento Platt, che ha preso il nome dal suo ideatore, Orville Platt, invalidò
il presunto ruolo nella politica neocoloniale dei mambises, concedendo diritti
esclusivi agli Stati Uniti per intervenire a Cuba, sempre che le autorità locali ne
avessero avuto necessità.
Tra i precetti della Costituzione del 1902, la riforma stabiliva che lisola
caraibica si costituisse in uno stato indipendente e sovrano e che i poteri pubblici
fossero emanazione del suo popolo, mentre imponeva la locazione di terre per basi navali e
carbonifere e separava lallora Isola dei Pini dal territorio nazionale.
Nel 1940 entrò nella scena politica uno dei migliori testi costituzionali della storia
giuridica cubana, che rimase in vigore finché il Presidente uscente Fulgencio Batista
(1940-1944) la sostituì con le leggi speciali dopo linizio della sua dittatura.
Dal 10 ottobre 1940 si cominciò a usare il nuovo testo, contenente articoli che
proclamavano la sovranità del Paese per il godimento della libertà politica, della
giustizia sociale e del benessere individuale e collettivo.
La cittadinanza, il matrimonio, il diritto agli impieghi pubblici, le prerogative del
Senato, della Camera dei Deputati, del Congresso e quanto riguardava lo stato di emergenza
erano inclusi in questo documento di 28 articoli e disposizioni transitorie e finali.
La Costituzione del 1940, pure firmata a Guaimaro, riconobbe fonti e mezzi democratici
quali la sovranità popolare, il suffragio universale e la rappresentanza politica,
giustizia sociale, benessere individuale e collettivo e, inoltre, ufficializzò il voto
femminile praticato dal 1936.
La Magna Carta del 1940 fu in vigore in due periodi, il primo dalla sua promulgazione fino
al 10 marzo 1952, il secondo dal 24 febbraio 1955 fino agli inizi del 1959, quando il
governo rivoluzionario redasse una Legge Fondamentale per ristabilire lordine rotto
dal 10 marzo 1952.
La prima tappa aveva sfumature di taglio populista, accolte con gradimento dal popolo
quando vennero stabiliti il riposo retribuito e la regolazione della giornata lavorativa,
ma la carenza di decreti complementari rese necessaria linstaurazione di una nuova
Legge Costituzionale nellaprile 1952.
Il colpo di stato di Batista per ritornare al potere, il 10 marzo di quellanno,
provocò una rottura del ritmo costituzionale normale e lo stabilimento di un ordine
emanato dallo stesso governo.
Durante questo periodo, la Nuova Legge Costituzionale del 1952 - che al principio chiamò
alle elezioni generali del 1953, anche se poi vennero differite al 1954 - dichiarò
illegali le attività del Partito Comunista di Cuba e si affrettò a creare lUfficio
di Repressione di Attività Comuniste (BRAC).
Nel 1954, tuttavia, parte dellopinione pubblica nazionale optò per "un ritorno
alla Costituzione del 1940" mentre laltra propose di indire le elezioni
generali, suggerimento che in definitiva trionfò nel febbraio del 1955 con lentrata
in carica del presidente eletto, Fulgencio Batista.
Soltanto dopo le elezioni tornò in vigore il testo del 1940.
Anche se riformata nellottobre 1956, dal 1955 la Magna Carta del 1940 tornò a
esercitare le sue funzioni nella società cubana, finché il 17 febbraio 1959 la Legge
Fondamentale dettata dal Governo Rivoluzionario abrogò il testo giuridico precedente.
Di carattere flessibile e provvisorio, questa adattava i precetti precedenti alle nuove
condizioni del Paese nei suoi 283 articoli, modificati poi dalle leggi complementari
quali, tra le altre, quelle della Riforma Agraria, della Riforma Urbana, della
Nazionalizzazione, dellInsegnamento, del Commercio Estero.
La Legge Fondamentale - approvata in modo transitorio - organizzò uno stato indipendente
e sovrano come repubblica unitaria e democratica, con fini di libertà politica, giustizia
sociale e il suffragio universale, mentre le differenze in rapporto ai documenti anteriori
erano nella parte organizzativa e nei vincoli costituzionali degli organi centrali e
locali.
Dal maggio 1961, lattuale Presidente di Cuba, Fidel Castro, allora Primo Ministro,
aveva accennato alla necessità di elaborare un testo costituzionale socialista. Tuttavia
bisognò aspettare fino al 1975 per arrivare a un progetto preliminare al riguardo.
Dibattiti a tutti i livelli nel Paese determinarono che nel referendum il 97.7 % dei
cubani desse il beneplacito alla nuova Costituzione Socialista che entrò in vigore dal 24
febbraio 1976.
Nel 1992 il Parlamento cubano, in accordo con le trasformazioni della realtà, approvò
riforme alla Costituzione del 1976 con la massima che questa Costituzione "...
stabilisce il sistema di orientamento della società, la forma dello Stato, determina e
delimita il campo di azione degli organismi ...".
Oltre alla riforma di una ventina dei 141 articoli della Costituzione, i deputati diedero
luce verde al laicismo dello Stato e concordarono che "questo riconosce, rispetta e
garantisce la libertà religiosa".
Tra le trasformazioni un decreto ha ristabilito la possibilità di dividere con il
capitale straniero le proprietà di zone specifiche delleconomia nazionale,
possibilità vietata fin dai primi anni dalla Rivoluzione cubana.
In dichiarazioni alla stampa durante lo svolgimento della sessione dellAssemblea
Nazionale del Potere Popolare, Denio Camacho, capo del dipartimento giuridico di questo
organo legislativo, ha affermato che dal Terzo Congresso del Partito Comunista di Cuba
(PCC) nel 1986, si è posta la necessità di rendere flessibili le leggi sul piano
economico e di perfezionare il sistema degli organi del Potere Popolare.
Secondo Camacho, queste modifiche hanno aperto una fase di leggi complementari. Tra
queste, sollecitava lapplicazione di una Legge Elettorale - attualmente in vigore -
per eleggere con voto diretto i membri di tutti gli organi rappresentativi.
Nel corpo legale riformato nel 1992 è stata inclusa una formulazione sulla protezione
dellambiente. Con questo Cuba è diventata il primo Paese del mondo a inserire
largomento nel suo testo costituzionale.
Dallinizio delle discussioni nella seduta plenaria dellAssemblea Nazionale,
lallora Presidente del Parlamento, Juan Escalona Reguera, attualmente Procuratore
Generale della Repubblica, ha affermato che gli adattamenti in materia costituzionale non
prevedevano un cambio di rotta della Rivoluzione, bensì sono stati il risultato di un
processo di rettifica di errori e di tendenze negative, iniziato nellaprile 1986.
Per gli esperti nel tema, i cambiamenti in materia di diritto costituzionale sono salutari
nella misura in cui si trasforma la realtà del Paese. Nel caso di Cuba questi sono venuti
a modernizzare il modo dei cubani di integrare la loro storia e i problemi del mondo
contemporaneo.
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