Prima pagina

pagina_successiva_1.gif (6548 byte) guatemala_mappa.jpg (82294 byte) dicembre 1953 - Arrivando in Guatemala, Ernesto ha una lettera di presentazione per Juan Angel Nuņez, membro del governo Arbenz, e attraverso lui conosce l'esiliata peruviana Hilda Gadea, che sposerā qualche mese dopo. Tramite Hilda entra in relazione con Nico López e il gruppo di rifugiati cubani appena arrivati in Guatemala dopo l'assalto alla caserma Moncada, che alloggiavano alla pensione Cervantes nella Decima Avenida. Qui iniziano a chiamarlo Che. Lavora come medico al servizio del governo costituzionale.

28 dicembre 1953 - Scrive alla madre da Cittā del Guatemala le peripezie del viaggio: a piedi e in autostop dal Costarica, al Salvador e al Nicaragua, poi in macchina da Managua al Guatemala. Pubblica alcuni articoli scientifici sulla rivista "Siete", n° 45.

05 gennaio 1954 - Scrive alla zia Beatriz dal Consolato Argentino di Cittā del Guatemala: "... questo č un paese dove uno puō dilatare i polmoni e riempirseli di democrazia...".

15 gennaio 1954 - Scrivendo alla sorella Ana María, dopo aver manifestato diffidenza per gente che ha conosciuto, le chiede un medicinale per l'asma che non trova in Guatemala: "... questo non č un buon clima per me e devo starmene a regime stretto...".

02 febbraio 1954 - Scrive al padre: "... il tran tran quotidiano della battaglia per mangiare non mi ha consentito di conoscere il Guatemala come vorrei...".

12 febbraio 1954 - Scrive a zia Beatriz che si fermerā in Guatemala almeno sei mesi e che poi ha intenzione di passare un anno altrove: nell'ordine Venezuela, Messico, Cuba, Stati Uniti. Nei due anni successivi progetta di visitare Haiti e Santo Domingo, poi andrā in Europa. La lettera č scritta su carta intestata dell'Istituto per lo Sviluppo della Produzione dove lavora Hilda Gadea. E' entrato nel Partito Comunista Guatemalteco e lavora anche come medico dei sindacati.