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La leggenda di Pino Masi (Data 03.2007)
Mai sentito parlare di Pino Masi? Neanche io ma quando lo guardo mi sembra di conoscerlo da una vita. e' una sensazione strana ma mi ricordo l'incrocio degli sguardi di due persone che volevano conoscersi. Non posso essere sicuro, dato che non ne ho mai parlato, ma credo che sia reciproca. Magari a lui non è mai passato per la testa neanche il mio viso, di sicuro non il mio nome, forse gli interessava soltanto vendermi il barattolo di miele di castagno o il cd rimasterizzato in casa con le sue vecchie canzoni. Mi ricordo ancora la prima volta che l'ho incontrato, in piazza dei miracoli a pisa con una chitarra in mano e una grande sbornia in corpo che gli faceva da epidermide. Il suo sguardo mi chiedeva di parlargli e di salutarlo per conoscerlo ma stetti soltanto ad ascoltare la sua voce baritonale calda come le cosce di una puttana moldava. Altre volte l'ho incontrato, ma sempre piÙ randagio come il cane che battezzai Fuffi e che sapeva la strada di casa e il piano dell'appartamento di quella che ora è mia moglie. Alla chiusura notturna di Piazza dei Miracoli, i vecchi anarchici scoraggiati si rifugiarono in casa a fare tatuaggi e a studiare Gramsci e Pino passeggiava sconzo come un caprone intorno a Piazza dei Cavalieri. Forse è stato tossico o forse lo è ancora, di sicuro non ha l'aspetto di uno che beve roba buona ma la voce ha appassionato anche mio figlio che, durante una passegiata pomeridiana, ho ritrovato in mezzo a un cerchio di gente plaudente che saltellava sotto le corde della sua chitarra. Niente di strano, solo che aveva, credo, meno di due anni. La leggenda dice che abbia suonato con Guccini e con De andrè. Di certo ha fatto dei dischi, "Alla ricerca della madre Mediterranea" e "Compagno sembra ieri" esistono davvero ma devo dire che non mi hanno entusiasmato. Narra anche che abbia fatto interessanti sperimentazioni musicali all'avanguardia negli anni 70 e che fosse a S.Quintino nel 69, quando si presentè a suonare, accompagnato dalla moglie, un omino tarchiato e fiero che disse: "Hello, I'm Johnny Cash". Non è chiaro se sia stato un buon nuotatore, sta di fatto che pare sia morto assassinato dalla moglie, che, durante una crisi di astinenza, lo affogò in una vasca di miele di castagno.

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