BIOGRAFIA DI GEORGES BRAQUE
1882:
Figlio di Charles, decoratore murale, e
di Augustine Johanet, Georges Braque nasce il 13 maggio ad Argenteuil presso
Parigi.
Si
trasferisce con la famiglia a Le Havre, dove intraprende gli studi classici.
Qualche anno dopo interrompe gli studi e si impiega come apprendista in un’impresa di decorazione murale.
E’
in questo periodo che dipinge le sue prime opere (in questi anni la sua pittura
riflette maggiormente sull’impressionismo) e si iscrive all’accademia
Humbert.
1904:
Abbandonati gli studi scolastici, Braque affitta uno studio e comincia a
lavorare per proprio conto. Progressivamente si allontana
dall’impressionismo e cerca una nuova via alla pittura.
Si
reca all’Estaque, vicino a Marsiglia dove dipinge altri quadri.
Tre
anni dopo ritorna a Parigi dove incontra Picasso; Braque, ispirato da un’opera
impressionista incomincia a dipingere il Nudo femminile.
George
Braque nel suo studio
1908:
Tiene la sua prima mostra alla galleria Kahnweiler: a presentarlo è Apollinaire.
Si
stringono i rapporti tra Braque e Picasso: “daranno vita” ad un linguaggio
pittorico nuovo dove i piani si sostituiscono ai volumi con curve ed angoli.
Questa pittura verrà definita “cubismo”.
Braque
afferma che la cosa più importante è lo spazio: il colore ha solo una funzione
modesta.
Sono
di questo periodo i capolavori di Braque: ad esempio l’Estaque, il
violino e Porto in Normandia.
George
Braque all’età di 28 anni
1912:
Braque sposa Marcelle Lapré; nello stesso anno conosce il futurismo italiano a
Parigi e trascorre l’estate seguente con Picasso.
Partecipa
alla prima guerra mondiale ma viene ferito gravemente.
Si
stacca sempre di più dal cubismo, per una pittura che tende ad assumere una
funzione musicale.
Infatti
molti dei suoi quadri contengono strumenti musicali (chitarra, violino e
flauto).
In
seguito modella la sua prima scultura che rappresenta una donna.
1924:
Esposizione personale a Parigi.
Si
fa costruire una casa a Dieppe che diverrà la sua dimora estiva.
E’
un periodo di lavoro intenso per Braque: si concentra soprattutto sul tema della
natura morta.
1936:
partecipa alla mostra al Palais des Beaux-Arts a Bruxelles ed in seguito anche
in America a Chicago, Washington e a San Francisco.
Si
rifugia nei Pirenei dopo l’invasione tedesca ma ritorna a Parigi un anno dopo.
Segue
un periodo di isolamento a causa di una grave malattia: deve interrompere il suo
lavoro per parecchi mesi.
George
Braque negli ulimi anni della sua vita
1952:
Decora su commissione il soffitto della sala di Enrico II al Louvre: in questo
periodo lavora molto per la decorazione di varie chiese e musei.
Malato,
Braque non può quasi dipingere ma disegna molto.
1963: il 31
agosto Braque muore a Parigi.
RIFLESSIONI
DI BRAQUE
-“Non
si può tener sempre il cappello in mano, per
questo è stato inventato l'attaccapanni. Io ho scoperto
la pittura per appendere ad un chiodo le mie idee: questo
mi permette di cambiarle e di evitare l'idea fissa."
-“Non
è sufficiente far vedere quello che si è dipinto, occorre anche farlo
toccare”
-“La
realtà non si rivela che quando è illuminata da un raggio poetico”.