I POSTIMPRESSIONISTI

 

Intorno al 1880 impressionismo cade: gli impressionisti non volevano solo rapp. Solo la natura ma incominciarono a rappresentare anche i loro sentimenti e comunicare idee.

I maggiori esponenti sono Cezanne, Gaugain, Van Gogh e Toulouse-Lautrec.

 

                                               PAUL CEZANNE

 

(1839-1906) ha un carattere tranquillo e riservato: trascorre maggior parte della sua vita ad Aix-en-Provence.  Cezanne rimprovera gli impressionisti dicendo che sono solo degli occhi ma formidabili e di considerare la pittura come un’imitazione della realtà.

Per lui ogni forma naturale è una figura geometrica solida (un tronco d’albero è un cilindro)

La sua pittura da il senso della pennellata.

La sua ricerca ispirerà il cubismo.

 

                                               PAUL GAUGAIN

 

(1848-1903) tronca ogni legame con la società borghese: abbandona famiglia e lavoro per fuggire in luoghi selvaggi ed incontaminati, in cui esistono ancora valori spirituali: prima in Bretagna poi in Polinesia.

Gaugain non riesce a fondersi perché è europeo.Diventa per lui un sogno e viene sconfitto.

Rifiuta modelli culturali tradizionali e si ispira all’arte medioevale, alle stampe giapponesi ed alle sculture primitive e precolombiane.

La sua pittura è piatta bidimensionale; i colori sono forti ed antinaturalistici: stesi in grandi spazi delimitati da contorni neri.

 

                                               VINCENT VAN GOGH

 

(1853-1890) ha un’esistenza infelice e tormentata.

Nel 1886 si trasferisce a Parigi, ospite di suo fratello, che lo aiuterà economicamente.

Nel 1888 va ad Arles attratto dai colori e dalla luce della Francia meridionale: piano piano dipinge violentemente con colori che esplodono sulla tela.

Metteva direttamente la tempera sulla tela e trasferiva la sua rabbia su quella.

Per autopunirsi dopo un litigio con Gaugain si tagliò il lobo dell’orecchio destro: viene poi ricoverato in manicomiodove si suicida dopo varie instabilità psichiche.

Dipinge a tratti ed a punti di colori primari come Monet e Seurat.

 

                                               TOULOUSE-LAUTREC

 

(1864-1901) discendente da una nobile famiglia cresce deforme dopo due cadute che gli spezzano i femori. Abbandona il mondo nobile per immergersi in quello spregiudicato della Parigi notturna (soggetto che dipinge nei suoi quadri).

Affascinato da Degas e dalle stampe giapponesi, rappresenta i cabarè, i locali notturni ed i circhi.

Ridicolizza i borghesi ed i vanitosi.

Disegna anche copertine di programmi teatrali, menu ed inviti.

 

                                   L’ART NOUVEAU(un’arte di elite)

 

E’ uno stile internazionale che si sviluppa in Europa e Stati Uniti tra ottocento e novecento.

E’ conosciuto come liberty in Italia.

Art nouveau: l’arte penetra dappertutto anche nell’oggetto più umile, deve ornare tutte le forme.

Tutti gli oggetti devono avere un’impronta d’arte.

FUNZIONE ARTE: moda che investe sia nel campo artigianale che artistico; architettura, arredamento, tuti i più piccoli oggetti, oreficeria, spettacolo e vetrate. E’ una patrimonio di tutti.

 

 

LA LINEA CURVA: stile ornamentale basato sulla linea curva che si compone in decorazioni bidimensionali.  Anche l’arredo urbano si ispira al mondo vegetale e la città diventa come un parco.

Scompaiono gli ordini classici: i materiali più usati sono il ferro, il vetro ed il cemento armato.

Comincia a formarsi il concetto di design (progettazione di oggetti industriali).

E’ un’espressione della borghesia della BELLE EPOQUE.

 

                                                           I FAUVES

 

Il fauvismo è un movimento pittorico francese, nato a Parigi nel 1905 e sciolto nel 1907.

I principali esponenti sono Henri Matisse, Andre Derain e Maurice de Vlaminck.

La caratteristica pricipale sono gli accostamenti cromatici caldi e freddi: colori puri ed accesi si scontrano sulla tela; l’uso violento dei colori sconvolge il naturalismo impressionista, la prospettiva, la forma, il volume ed è rotto ogni rapporto con la realtà.

Linea di contorno nera serve a far risaltare meglio i colori.

Si dipinge con pennellate libere, forti ed espressive: le figure vengono deformate grazie all’interesse per le sculture primitive dell’Africa e dell’Oceania.

FUNZIONE ARTE: non ha interesse per le questioni politico-sociali.

Per Matisse il colore è lo specchio della sensibilità dell’artista.

 

                                               HENRI MATISSE

 

(1869-1954) per lui l’arte ha la funzione di esprimere sensazioni di equilibrio, di purezza, di calma, cercando di consolare l’uomo dal tormento e dall’angoscia.

 

                                               MAURICE DE VLAMINCK

 

 (1876-1958) è il più violento ed aggressivo tra i pittori fauves.

Con Andre Derain (1880-1958) fonda la scuola di Chatou che è il nucleo originario dei fauves.

E’ un grande ammiratore di Van Gogh, preferisce i colori primari, per le pennellate dense e dinamiche e per la violenza espressiva.

 

                                               L’ESPRESSIONISMO

 

E’ una corrente artistica e letteraria che si sviluppò in Germania fra il 1905 ed il 1925.

Il nucleo storico è costituito dal DIE BRUCKE (il ponte) fondato nel 1905 a Dresda.

I maggiori esponenti sono Ernest Ludwig Kirchner ed Emile Nolde.

Determinanti per la formazione dell’espressionismo sono le mostre di Dresda dove c’erano le opere di Van Gogh, Toulouse-Lautrec ed Edward Munch.

Rifiutano l’idea dell’eleganza dell’art nouveau e rappresentano la sofferta vita dell’uomo moderno con figure sconvolte.

Le immagini deformate esprimono la tensione del pittore.

Uso della linea spezzata e spigolosa per accentuare la deformazione: i colori sono violenti e contrastanti, lo spazio e la prospettiva sono distorti.

Dal Die Brucke nascono altri movimenti in Germania.

FUNZIONE ARTE: furiosa denuncia della società attuale priva di valori morali e spirituali.

 

                                   ERNEST LUDWIG KIRCHNER

 

(1880-1938) impetuoso e sensibilissimo disegnava in qualsiasi momento: i suoi soggetti preferiti erano paesaggi, ritratti, locali notturni, circhi ma soprattutto vedute urbane in cui la città era come un mostro di cemento caotico, con un immenso spazio vuoto e carico di mistero.