Lo Iai-jutsu
Lo iai-jutsu, o arte dell'estrarre della
spada, mise il guerriero nella condizione di sviluppare le capacità
atte a trionfare sulla violenza. Si tratta di un arte prettamente
difensiva incentrata su metodi di impiego della spada, la quale
deve essere estratta partendo dalla posizione di riposo, ovvero
all'interno del fodero. Il fondamento logico dello iai-jutsu pone
lo spadaccino nella condizione di poter reagire a una situazione
imposta da un aggressore. (...) A differenza del kenjutsu, generalmente
lo iai-jutsu viene eseguito come esercizio individuale (tandoku
renshu) e attribuisce un rilievo singolare al fatto che l'esponente
può essere seduto, accosciato o disteso, trovandosi quindi
relativamente impreparato per il combattimento.
(Tratto da: " Donn F. Draeger, op. cit.")
La Pratica
Le forme codificate dalla scuola sono
per lo più praticate da soli, con una spada da estrazione
(iai-to) senza filo. Le fasi principali dello iai sono: nuki (estrazione),
kiri (taglio), chiburi (scolatura della lama), e noto (il rinfodero).
I kata praticati sono in due serie iai-goshi (posizione accosciata),
tachi-iai ( posizione in piedi).
1° Yuki ai Gyaku nuki no tachi |
1° Kusa nagi no ken |