Era il 1878 .....

.... Casale ....
Domenico Rossi .... e la storia dei Krumiri.

Erano gli anni settanta di un secolo fa; Casale si stava sciogliendo in mille città italiane e re Vittorio Emanuele veniva in Piemonte per qualche caccia quando Roma e la << bela Rusin >> lo lasciavano scappare. In quegli anni nacque la specialità di Casale Monferrato, i deliziosi Krumiri. La nascita di questo dolce è sempre stata avvolta nella leggenda e la sua storia è sempre stata tenuta nascosta, forse, per dar maggior risalto al tradizionale dolce. Nacquero in quei piacevoli ritrovi al Caffè della Concordia chiamato << Bottegone >>, dove Rossi con gli amici andava a passare le serate bevendo il Krumiro, liquore di moda a quel tempo. Il << Bottegone >> era il vero caffè di Casale; sorgeva in Piazza Mazzini, proprio dove ha sede oggi uno dei maggiori Istituti di Credito Italiani: La Banca Commerciale Italiana. Era composto da un ampia sala dai divani di velluto color rosso, e ogni cliente aveva il suo posto: sulla parete di destra trovavano posto gli studenti, presso la porta sinistra i giornalisti; e in un'altra sala, al tavolo d'angolo, i magistrati. Il << santa santorum >> del Bottegone era il << Bauletto >>, un salottino che si apriva sul fondo del locale a sinistra; era piccolo, raccolto nelle quattro pareti contro cui si allinea un divano continuo. Qui avvenivano quelle intime riunioni degli amici di sempre, fra i quali anche il Rossi. Pare che una sera, nei primi anni del 1870, con alcuni amici un po' allegri tornasse a casa a tarda notte e sembra che qualcuno decidesse di fare una festa per concludere la serata. Rossi propose il suo laboratorio in Via Paleologi, dicendosi disposto a far qualche dolce per l'occasione e come regalo agli amici; miscuglia e combina, forse i Krumiri nacquero allora. La data ufficiale della nascita della specialità venne fissata nell'anno 1878 come si può vedere dalle prime inserzioni pubblicate sui giornali locali del tempo. In quel anno morì V. Emanuele II. E forse in omaggio a quel re che portava i << baffi a manubrio >> i Krumiri furono curvati a quel modo.

L'inventore Domenico Rossi riceveva continui apprezzamenti e successi, con i suoi dolci partecipò alla Esposizione Universale di Torino del 1884; in quell'occasione la Gazzetta di Torino scrisse: << Non alzate le spalle, amico lettore; non si tratta mica di quelle povere comparse delle frontiere della Tunisia, che fornirono il pretesto à nos bons amis les Francais d'impadronirsi della Reggenza: mai più! Si tratta di ben altro. Sentite: i Krumiri di cui vi parliamo sono una confettura deliziosa, composta di pura semola di frumento, e che ha la specialità di conservarsi lungamente, sempre fresca e sempre delicatamente profumata. Si può servire a fin di tavola come il più delizioso dolce e gustarsi col caffè e col thè. Questa specialità gustosissima è prodotta dal signor Domenico Rossi in Casale Monferrato ed è esposta nella galleria d'Agricoltura all'Esposizione in Torino >>. A Torino fu premiato con medaglia di bronzo. L'anno dopo arriva il primo brevetto: << Giorni or sono gli perveniva il Diploma di Provveditore della Casa di S. A. il Duca d'Aosta. Il documento originale è ben visibile nel negozio in Via Paleologi rimpetto all'Albergo Botte d'Oro...>>. Poi il secondo dalla Reale Casa di Genova il 5 marzo 1886 e ancora il 15/3/1891 dalla Reale Casa d'Italia nella persona di Umberto I°.

I Krumiri così buoni vengono subito imitati:

Luigi Faramia, confettiere e liquorista in Via Umberto I° angolo portici lunghi; fu il primo. I suoi con variante alla vaniglia furono i primi confezionati in scatole di metallo. Lo seguì la panetteria Soro in via del Duomo, descritti nella pubblicità come << garantiti di lunga conservazione, di gusto eccellente e superiori a quelli di altre fabbriche >> furono i primi a portare lo stemma della Città di Casale. Il prezzo del dolce negli anni ottanta era già caro: << Scatole da Lire 2-3-6 >>. La precedente specialità casalese (il biscotto Margherita, prodotto dalla panetteria Fratelli Venchi) andò nel dimenticatoio. Il Rossi ottenne in seguito la medaglla d'oro del Municipio di Casale. Nel 1900 partecipò alla Esposizione di Casale e fu premiato con Gran Diploma d'Onore nella sezione alimentazione. All'inventore successe Ariotti, e quindi Ercole Portinaro nel 1953. Con i Portinaro tornarono all'antico splendore di un tempo e per questo oggi il nome di Casale diventa un tutt'uno con i suoi Krumiri. La confezione di legno degli Ariotti venne sostituita con l'odierna di metallo per imprigionare maggiormente il delicato aroma. A Ercole successe il comm. Romolo ed oggi la moglie signora Dorotea tiene alta la bandiera del nostro dolce nel mondo. I Krumiri ancora oggi vengono preparati artigianalmente da abili pasticceri con macchinari non meccanizzati, e forse per questo il passante attraversando Via Alerami sente il profumo fragrante di questo dolce e pensa di essere tornato al 1870... Quindi il nome di questa specialità deriva dall'omonimo liquore e non già dalle popolazioni africane come scrive la Gazzetta di Torino del 1884 come termine di paragone causando per molti anni confusioni e leggende in proposito.

A cento anni di distanza questa specialità si presenta ancora come il simbolo di una città antica legata alle tradizioni.... alla sua torre.... e a quel dolce che porta il nome di Casale nel mondo.... ed è la dolce fragranza del Monferrato.