I BOMBARDAMENTI  IN  CECENIA

Da alcune settimane i giornali ci forniscono notizie dei bombardamenti sul Daghestan e delle sconvolgenti azioni terroristiche contro i "governati" russi che seguono la stessa logica (illogica) dei bombardamenti aerei,  colpire gli innocenti per punire o spaventare i colpevoli;  nonché  dei bombardamenti  "stile NATO" che si preparano sulla Cecenia. 

Senza pretese di "ingerenze umanitarie" nella "sovranità nazionale" della Russia, ci richiamiamo alla nostra (già pubblicata) "fondamentale  obiezione di principio":  NON E' ACCETTABILE CHE, PER FAR CADERE UN CAPO DI GOVERNO, VENGANO MASSACRATI I GOVERNATI CON I BOMBARDAMENTI AEREI  e precisiamo che, ad essere inaccettabili sono i bombardamenti aerei che colpiscono la popolazione civile considerata l'enorme potenza distruttiva che hanno raggiunto con il progresso (?) tecnologico.

 L'obiettivo enunciato di eliminare organizzazioni terroristiche clandestine addestrate a "sparire" non può essere raggiunto infierendo sulla popolazione civile, togliendole energia elettrica, mezzi di comunicazione, carburante, acquedotti, strade e uccidendo cittadini inermi, con gli inevitabili strascichi di odii e risentimenti  da parte dei sopravvissuti che sono stati privati di persone care.  Odii e risentimenti che non si cancellano con la ricostruzione dei beni materiali, ma contribuiscono ad alimentare il terrorismo in egual misura delle "potenze straniere" interessate a "destabilizzare" la Russia.