dal catalogo pubblicato a Catanzaro nel 1972:

Ferdinando LIGNANO, napoletano, è nato a Posillipo nell'anno 1945.
Pittore e scultore autodidatta, ama tutte le espressioni  artistiche e più
particolarmente  quelle  a mezzo  delle quali  può  comunicare  i propri sentimenti, "...rigòglio di vita" con una tematica satura di semplicità e poesia. Ha tenuto e continua a tenere personali  nelle  tre Regioni a lui più care: Campania, Calabria e Lucania.
Recensioni pubblicate da:
Il Mattino, Il Corriere di Napoli,  Il Tempo,  L'Opinione, Il Gazzettino della Calabria.

"Dipingerò, voglio dipingere"    e    sono   svariati   anni   che  Lignano dipinge  con  amore e  rispetto per l'arte. Ama  la  ricerca creativa e lo studio  delle  espressioni quale esaltazione di una vita che idealizza nel colore  e  nelle  forme  della  sua  pittura.  La  natura  è vita, è forza, è movimento...,  e  di  questa  natura,  coglie  nel  paesaggio  trasmutato dalla  sua  creatività,  l'essenza, per abbeverarsi e spaziare. 

I  suoi  occhi  sono  impregnati   di   paesi   del   Sud,   delle  esplosioni coloriche della primavera, dei dolci e delicati profumi della terra, della trasparenza azzurrina del mare. L'irrequietezza  interiore e  la smania per   l'indefinito  e  l'indefinibile,  proprie  dell'esistenza  di  un   artista giovane  e non più giovane, si rileva in ogni quadro e nell'insieme delle ricerche  compiute  da  Lignano: Acquerelli,  olii, chine, lineoleografie, assemblages  in ferro da recupero, sculture.  Sostituendo  al  pennello la spatola   si  è  avuto   un   profondo   cambiamento  nella  sua "tecnica pittorica",  pur consapevole  delle  maggiori difficoltà, realizzando così una  pittura  materica,  carica  di  vitalità,  più  vicina  alla personalità
dell'artista, sempre  pronto  a rinnovamenti  fecondi. "Con  l'uso della spatola  soffro  le  mie creazioni e  fino al completamento del quadro, le emozioni  sono  nei colori, nelle forme e nella pittura traboccante, come piccole creature viventi..."

Mai  si   sottomette  ad   un "procedimento"  consapevole  che  "senza immediatezza    intuitiva,    senza   l'incalcolabile   presa   dello   spirito artistico,  nessuna   vera  opera d'arte  può essere costruita"(Gropius). Il suo  mondo interiore è vasto, è infinito, è vario e avverte il bisogno e il fascino    di    esteriorizzarlo    ponendolo    nel    grande    diagramma dell'essere.  Con le sculture Lignano realizza qualcosa di più tangibile, se  così  si  può dire, sempre  coerente con la sua visione d'insieme per l'arte che deve  superare  i limiti  propri  di  ogni  uomo, di ogni artista lontano  da  certo accademismo.

"L'arte è più ricca di contenuto e più inventiva della vita, e ha metodi più sorprendenti della natura" (Benn).

                                                                                 T.R. FIDIO

 

 
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