Ferdinando LIGNANO, napoletano, è nato a Posillipo nell'anno
1945. |
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I suoi occhi sono impregnati
di paesi del Sud, delle esplosioni coloriche
della primavera, dei dolci e delicati profumi della terra, della
trasparenza azzurrina del mare. L'irrequietezza
interiore e la smania per l'indefinito e l'indefinibile,
proprie dell'esistenza di un artista giovane
e non più giovane, si rileva in ogni quadro e nell'insieme delle ricerche
compiute da Lignano: Acquerelli, olii, chine,
lineoleografie, assemblages in ferro da recupero, sculture.
Sostituendo al pennello la spatola si è avuto
un profondo cambiamento nella sua "tecnica
pittorica", pur consapevole delle maggiori difficoltà, realizzando
così una pittura materica, carica di vitalità,
più vicina alla personalità | ||
Mai si sottomette ad un "procedimento" consapevole che "senza immediatezza intuitiva, senza l'incalcolabile presa dello spirito artistico, nessuna vera opera d'arte può essere costruita"(Gropius). Il suo mondo interiore è vasto, è infinito, è vario e avverte il bisogno e il fascino di esteriorizzarlo ponendolo nel grande diagramma dell'essere. Con le sculture Lignano realizza qualcosa di più tangibile, se così si può dire, sempre coerente con la sua visione d'insieme per l'arte che deve superare i limiti propri di ogni uomo, di ogni artista lontano da certo accademismo. "L'arte è più ricca di contenuto e più inventiva della vita, e ha metodi più sorprendenti della natura" (Benn). T.R. FIDIO |
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