Priverno, situato sulla sommità
di una collina del sistema montuoso dei Lepini. Nel suo territorio sono state
scoperte notevoli testimonianze della media età del Bronzo, ma la nascita
dell'abitato e della sua storia possono situarsi intorno al V secolo a.C.,
quando i Volsci, probabili fondatori della medesima, da pochi decenni si erano
affacciati sul territorio pontino.Il centro volsco fu conquistato e distrutto
dai Romani nel 329 (o341) a.C., ma gli stessi conquistatori fondarono una nuova
Privernum nella valle dell'Amaseno.Dei primi secoli si hanno notizie da Tito
Livio e, indirettamente, da Virgilio che nell' "Eneide" esalta
l'eroina Camilla, mitica privernate "regina" dei Volsci.Rare
testimonianze riferibili all'età del Bronzo suggeriscono varie ipotesi, in
sostanza, Priverno entra nella Storia solo durante il periodo dell'espansione
romana nel Lazio: allora appare come potente centro Volsco, conquistato da Roma
sul finire del IV secolo a.C. La città fu distrutta durante la seconda metà
del secolo nono, quando era, da tempo, sede vescovile, in una delle tremende
incursione saracene. E' tradizione assai diffusa, che in quell'occasione il
popolo di Privernum si rifugiò sulle colline circostanti la valle dell'Amaseno,
dando origine ai diversi paesi che tuttora vi si affacciano, tra i quali
l'attuale Priverno.Fin dal sorgere dei Comuni, Priverno seppe conservare
l'indipendenza delle varie Signorie alle quali erano infeudati quasi tutti i
Paesi e le città circostanti, godendo sempre di un certo prestigio in campagna
e marittima, la vecchia provincia dello Stato Pontificio.Il centro storico arroccato sul
colle, è caratterizzato da una serie di vicoli, piazze, Chiese e circondato da
resti di mura costruite per la difesa dell'antica città medievale. Il cuore del
paese è costituito dalla suggestiva Piazza Giovanni XXIII sulla quale si
affacciano, raggiungibili attraverso un'imponente scalinata, lo splendido
Palazzo Comunale e la Cattedrale. La cornice della Piazza è completata dalla
Fontana dei Delfini che, progettata dall'architetto Olivieri, nel 1877, venne
realizzata in occasione dell'arrivo dell'acqua potabile a Priverno. In seguito
è diventata Monumento ai caduti.L'area archeologica è ubicata in
località Mezzagosto, lungo la SS 156 dei Monti Lepini, al Km 29. Si imbocca il
bivio per Maenza, e, dopo alcune centinaia di metri, si prende una strada a
destra, l' area corrisponde ad un settore nord-occidentale della città antica
di Privernum, dove si conservano un tratto delle mura urbane, i resti di tre
sontuose case private ornate di pregevoli pavimenti a mosaico ed un edificio
termale.A cinque chilometri da Priverno
sorge l'Abbazia di Fossanova e il villaggio che la circonda, da secoli legati a
Priverno per motivi territoriali e per le vicende storiche.
|