COMUNICAZIONE
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Tecnologia, comunicazione e democrazia

Lo sviluppo impetuoso delle reti telematiche apre questioni nuove e scenari tutti da definire; forse anche il concetto di alfabetizzazione va, se non modificato, perlomeno ampliato e riformulato. Le prospettive sono molteplici: le nuove tecnologie se non saranno utilizzate attivamente dagli utenti genereranno caste, élite determinando uno "spettacolo" in cui pochi sono i registi e innumerevoli gli spettatori, che non sanno che in quello spettacolo tutti, ma proprio tutti possono diventare registi.

I prossimi anni saranno determinanti per definire le direzioni di sviluppo e gestione delle reti telematiche. Saranno risolte le attuali controversie e incertezze riguardanti le condizioni giuridiche sulla libertà di comunicazione nello spazio virtuale e si affermeranno le produzioni di valore e merce all'interno di Internet.

Un momento decisivo quindi: le reti telematiche possono diventare uno spazio in cui sia possibile attivare scambi di conoscenza e sinergie fra culture, saperi, strumenti per relazionare flussi di intelligenza collettiva oppure, al contrario, gli spazi per l'utenza attiva che non vuole limitarsi ad ascoltare ma vuole intervenire, proporre, farsi sentire, in una parola "comunicare" possono ridursi drasticamente.

E' un momento in cui la democrazia potrebbe ricevere un grande impulso da modalità di trasmissione dei messaggi quali l'interattività o l'ipertestualità. Parlare di democrazia significa aprire una nuova fase di alfabetizzazione proprio su questo terreno.

Un'amministrazione che si propone di accompagnare la città nel nuovo millennio non può certo eludere la questione. Come a inizio secolo il Comune offriva il servizio del gas e dell'acqua potabile oggi è il media interattivo che deve diventare un servizio del cittadino. I primi, importanti, passi sono stati già compiuti in questa direzione:

é imminente: il Comune diventerà "provider" (fornitore di accessi) permettendo così alla comunità locale di esprimere partecipazione, dialogherà direttamente con i cittadini, rendendo il proprio operato trasparente come nessuna legge può imporre, le scuole saranno dotate di accesso ad Internet, la rete delle reti, strumento fondamentale di approfondimento e di studio, postazioni telematiche verranno istallate in diversi punti della città, primo fra tutti quello della Casa delle Culture di corso Telesio. Nel cuore del centro storico della nostra città saranno a disposizione dei cittadini postazioni telematiche attrezzate per lavori di grafica, numerosi punti internet ed un sistema di teleconferenza utilizzabile a prezzi irrisori.

Il compito che spetta ad un'amministrazione al passo con i tempi non è certo quello di sostituire le piazze reali con le piazze virtuali, che sarebbe un'immane sciagura: è il ciberspazio che deve essere portato nelle piazze reali, come aggiunta di saperi e come sistema comunicativo utilizzato anche per recuperare interamente la saggezza dei luoghi. Una piccola città può oggi avere una potenza comunicativa pari a quella di una metropoli ma questo può avvenire solo se si ricostruiscono le relazioni con i luoghi, con le piazze reali dando la possibilità alle persone di vivere luoghi e non astrazioni. Un uso cosciente della tecnologia per procedere decisamente. Per la crescita culturale della nostra città e per l'allargamento della sfera pubblica, abbracciando così il nuovo millennio.