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VIA     DEI      TINTORI (in centro storico)

 
 


Progetto di   ristrutturazine di due catoi multipli

Via dei Tintori civ. 20-26

 

Relazione tecnica

 

Per incarico del condominio di via dei Tintori, il sottoscritto Arch. Giuseppe Ioren Napoli, iscritto al n° 1855 dell’Ordine Professionale di Palermo, ha redatto il progetto dì ristrutturazione dell’immobile di cui sopra, secondo quanto dettato dal Regolamento di cui alla L.R. 1/09/93 n°25.

 

Considerata la inagibilità di una porzione del fabbricato, il sottoscritto fa presente che le operazioni di rilievo sono state di notevole difficoltà e la restituzione grafica dello stesso contiene sicuramente alcune approssimazioni delle quali si potrà dare risposta soltanto nel corso dei lavori.

 

L’edificio in questione è costituito da un corpo di fabbrica a sei elevazioni servito per i collegamenti verticali da due differenti rampe di scale di cui pericolante.

pericolante.

 

    Dall’analisi del “tipo edilizio” si evince che e di antichissima costruzione, è in muratura portante ed è formato da due distinte unità edilizie in aderenza; trattasi di unità a schiera con due muri ciechi ed un solo affaccio su strada, con quattro elevazioni fuori terra; in un tempo successivo, sull’area libera soprastante, furono sopraelevati altri due piani di cui l’ultimo arretrato.Si diede accesso a queste dal corpo scala identificato dal n. civ. 20, aggiungendo alla scala esistente un corpo parzialmente a sbalzo con quattro rampe di scale.

Dall’analisi della muratura si evince un basamento compatto in pietra, sul quale spiccano dei grossi muri in tufo aventi uno spessore di circa cm. 80/70 per tutto il piano terra e primo. dal secondo ai terzo piano lo spessore tufaceo portante e di circa cm 50. Gli ultimi due piani presentano una muratura in tufo spessa cm. 30/25.

 

    Apparentemente non si evince alcun dissesto causato da cedimento di fondazione, altrimenti le murature tufacee sgretolamenti più o meno superficiali causati dalla normale erosione tipica del materiale. Più critica appare la situazione ai d’incrocio, in corrispondenza degli architravi di balconi e finestre, ed in prossimità dei solai in legno che sono del tutto deteriorati e presentano travi

 

arnmalorate ed in evidente stato di collasso; in alcuni punti si sono già verificati dei crolli. Anche la copertura lignea presenta le varie orditure in pessimo stato di manutenzione con arcarecci tarlati ed infradiciati.

 

Tutti i balconi realizzati in marmo poggiante su mensole in ferro presentano soglie spezzate e gli elementi portanti totalmente arrugginiti.

 

    Pertanto tutto il fabbricato risulta interessato da un quadro fessurativo che non consente un intervento superficiale ma che investe tutte le strutture. Tutto ciò senza snaturare la peculiarità tipologica che lo identifica catodo multiplo secondo le denominazioni di riferimento riportate dal PPE.

 

    Visto il rapporto tra volume totale e volume destinato alle singole unità abitative e considerato che il corpo scala del civ. 20 ha una pendenza accentuata nella prima parte è staticamente precario nella parte terminale a sbalzo ed è lesionato, si è preferito eliminarlo; questa soluzione pur alterando la morfologia

del manufatto ne rispetta la tipologia. Tale scelta progettuale è stata di basilare importanza per il nuovo assetto del corpo di fabbrica.

 

    Gli interventi previsti dal progetto sono stati quindi distinti in due parti, che nell’avanzamento del cantiere si intersecano senza sovrapporsi:

 

1)  Gli interventi di consolidamento, riparazione o sostituzione,

 

2)  Gli interventi progettuali volti alla modifica dell’organismo

miglioramento delle qualità abitative

 

    AI primo punto vanno ascritte le operazioni sulle parti comuni che accorpano le opere di consolidamento o di sostituzione di elementi strutturali. In questa fase sono previsti i lavori destinati all’allestimento delle opere provvisionali e dei ponteggi, la messa a nudo delle murature, le opere di cuci e scuci

comprensive delle sarciture localizzate, la demolizione di alcuni tratti di muratura che permettano la costituzione del nuovo corpo scala, delle tramezzature della copertura nei tratti interessati, dei solai. Insomma Il parziale svuotamento della scatola muraria perimetrale per la preparazione delle parti da sostituire. Non si è ritenuto di prevedere interventi in fondazione in quanto non si presenta alcun segnale di cedimento su tutti i fronti e sulle murature di adiacenza con i fabbricati contigui.

     Sul paramento perimetrale si interverrà a questo punto con la posa su

tutta a superficie, di rete elettrosaldata a ricomporre la discontinuità del quadro fessurativo anche con funzione irrigidente. L’ossatura strutturale della copertura verrà per intero sostituita con nuove travi in legno. Seguirà la posa dei solai in profilati di ferro e tavelloni, preceduta dalle operazioni di taglio per i’alloggiarnento dei cordoli, e il collegamento con essi dei nuovi orizzontamenti.

 

- Alla seconda fase apparitine la realizzazione del nuovo collegamento verticale, e l’alloggiamento del vano ascensore che serve tutte e dieci le unità abitative del fabbricato.

 

     A questo va aggiunto l’integrale rifacimento degli impianti condominiali

alloggiati in cavedii prefabbricati. il rifacimento del manto di copertura e della facciata con le relative opere di rifinitura comprendenti gli infissi, e le opere di smaltimento delle acque.

 

     Le finiture esterne sono previste ad intonaco uso Li Vigni colore sabbia, gli infissi in legno douglas, le parti lapidee in pietra di Billiemi, i balconi sono previsti con calpestio in marmo poggiante su mensola in ferro.

La copertura in legno, opportunamente coibentata, sarà rivestita da un manto

tegole curve a doppio strato Tipo Messina.

I pluviali e le gronde saranno in tubo di piombo con accessori in metallo.

Il progetto soddisfa i requisiti di cui alle Norme Tecniche per le Costruzioni in Zona Sismica negli edifici in muratura, ovvero:

 

- le strutture costituenti i nuovi, saranno del tipo misto, realizzati con putrelle e laterizi; sono previsti, in corrispondenza di ogni orizzontamenti.

Incatenamenti perimetrali realizzati con cordoli in c.a. di larghezza pari a quella della muratura sottostante e di altezza pari a 20 cm.

 

- le murature sono solidali tra loro mediante opportune ammorsature agli innesti ed agli incroci, e sono prive di canne fumarie e vuoti di qualsiasi genere; per aumentarne la resistenza nei muri esistenti prevista l’applicazione di rete metallica elettrosaldata.

 

- le aperture praticate nei muri maestri sono delimitate da zone di muratura di dimensioni pari ad almeno la metà della larghezza del vano stesso.

 

- ciascun muro maestro è intersecato da altri muri maestri ad esso ben

 

ammorsati, ad interasse non superiore a 7 m.

- al di sopra dei vani porta e finestre saranno disposti architravi in c.a. efficacemente ammorsati nella muratura.

 

-    l’arco di piano terra sarà risarcito mediante adeguate cucituure e munito di cintura, chiavi e tiranti posti convenientemente in tensione.

 

-    le scale esistenti verranno demolite e sostituite con una scala a doppia vampa in c.a.

 

-    gli interventi in fondazione saranno del tipo localizzato,tendenti a sanare eventuali situazioni di debolezza.

 

                                   il progettista

                                arch. Giuseppe Ioren Napoli