PSICOIPNOIMMUNOLOGIA

 

 

Una figurina che ritrae i due noti comici "Stanlio e Ollio, Ed. De Agostini.

Gli effetti del buon umore sul Sistema Immunitario sono indiscutibili e riconosciuti da sempre.

 

 

 

Introduzione alla psicoipnoimmunologia - Disciplina ideata e proposta da Eugenio Lo Gullo e Francesca Abrami nel 1992.

 

L’IIDI (Induzione Ipnotica di Difesa Immunitaria, 1997)

 

La vaccinazione profilattica o vaccinoprofilassi consiste nell’introdurre in un organismo sano microrganismi trattati, modificati, capaci però di suscitare reazioni amplificate del sistema immunitario che crea una condizione di immunità.

In ogni paese civile le vaccinazioni a scopo preventivo sono divenute obbligatorie per legge; tutto ciò ci fa comprendere che l’azione dei vaccini è indiscutibilmente riconosciuta. Ogni vaccino presenta però una sua specificità perché è capace di stimolare solo un’azione difensiva contro una data malattia; ad esempio il vaccino antivaioloso immunizza solo contro il vaiolo; esistono comunque vaccini associati detti misti o polivalenti per combattere più malattie contemporaneamente. Attraverso queste tecniche si permette all’organismo di prendere parte attiva alla propria difesa attraverso proprietà difensive che sono il frutto di milioni di anni di evoluzione.

L’organismo umano, alla luce di tali considerazioni, possiede innumerevoli possibilità difensive; quindi, il problema principale è rappresentato dal “come stimolare” un’efficace reazione immunitaria difensiva più intensa senza l’ausilio di microbi o virus trattati. La tecnica qui proposta tenta di definire un sistema capace di produrre queste reazioni attraverso l’utilizzo dell’ipnosi e di metodi specifici capaci di attivare una risposta mirata del sistema nervoso centrale. Se attraverso alcune tecniche di ipnosi è possibile inibire il dolore (anestesologia), trattare delle patologie organiche, o al contrario innescare una patologia, allo stesso modo è possibile – a nostro parere – debellare un processo infettivo o una determinata malattia.

Le guarigioni spontanee, nelle quali spesso troviamo elementi simili all’ipnosi: una fede in Dio molto forte, i casi di estasi del tutto simili alla trance, utilizzo di placebi o di rimedi popolari arcaici costituiscono la prova più evidente.

La definizione di una nuova disciplina medico-psicologica battezzata con il nome di psicoipnoimmunologia – da anni incoraggiata da autori come E. Lo Gullo, F. Abrami, che da anni si occupano di psicologia preventiva e di ipnositerapia - sicuramente stimolerebbe la produzione di ipotesi mirate e di ricerche specifiche.

Come ho avuto modo di osservare in molte psicopatologie, per lo più nei casi di depressione, i soggetti non riescono a spiegarsi la malattia, i sintomi e la terribile sofferenza; quindi, per questa ragione decisi di usare un nuovo metodo - che ho chiamato: RSP, rappresentazione simbolica della patologia – che consiste nell’invitare il cliente a rappresentarsi la malattia e a concentrare tutta l’attenzione su di essa.

Il mio invito a dargli un volto, una forma, che ricordasse un animale ritenuto antipatico provocava all’inizio un certo scetticismo – in particolare nei clienti medici - ma in seguito la cosa assumeva un tono sempre più serio e deciso. Gli animali solitamente erano: serpenti, scimmie, oche (papara), lupi, o connessi alle paure infantili. Il cliente aveva ora un feticcio simbolico contro il quale dirigere la sua rabbia, un mostro con le sembianze di un animale da distruggere o allontanare con ogni mezzo, che veniva affrontato in modo più reattivo e razionale.

In ogni situazione per avere risposte concrete del sistema immunitario è necessario scatenare la potenza illimitata di quell’istinto di sopravvivenza che preserva la nostra, come altre specie, da sempre.

 

Gli studi in psicosomatica hanno copiosamente dimostrato che ogni processo, sia esso reale o simbolico, innesca una risposta più o meno adattiva dell’organismo. Inoltre, l’utilizzo di un vaccino innesca una fase reattiva del S.I. ecco perché ritengo che l’utilizzo di una proiezione simbolica adeguata sicuramente stimolerà una risposta altrettanto appropriata delle difese immunitarie.

La tecnica che illustrerò, che si avvale dei risultati di molteplici studi, naturalmente, vuole essere un punto di inizio e non di arrivo nella la formulazione di nuove ipotesi in campo psicoipnoimmunologico.

 

La nostra tecnica (1994)

1.Fase preoperativa - Dobbiamo innanzi tutto chiedere al cliente, già nelle prime sedute, di chiamare il suo problema con il nome dell’animale che disprezza di più e di raffigurarselo sotto le stesse sembianze. In altri casi – ad esempio in oncologia - possiamo chiedergli di rappresentarselo sotto altre forme: nuvoloni neri da allontanare per avere un cielo azzurro, una macchia persistente da pulire, ecc., privilegiando sempre le rappresentazioni simboliche del cliente. Molto utile si è rivelato l’utilizzo d alcuni giochi elettronici nei quali gli elementi da distruggere simboleggiano le cellule cancerogene.

2.Fase di reazione conscia – Chiederemo al cliente di disegnare, o se preferisce di modellare, il suo male e di riversare sulla sagoma realizzata tutta la sua aggressività: può cancellare il suo disegno, farlo a pezzi, bruciarlo, ecc. e di raccontarci tutte le emozioni provate; quindi dovrà ripetere più volte questa tecnica finche non gli sarà facile riprodurla mentalmente.

 3..Fase di induzione ipnotica – A questo punto dobbiamo indurre il cliente in una trance molto profonda (è preferibile la fase sonnambulica per favorire i movimenti liberi del corpo) ed utilizzare una tecnica immaginativa nella quale il cliente si trova dinanzi l’animale oppure gli elementi che vuole distruggere (feticcio simbolico).

4.Fase reattiva – Il cliente, sotto ipnosi, dovrà concentrare tutta la sua attenzione sul suo feticcio simbolico per distruggerlo e attaccarlo in ogni modo. Subito dopo ordinerà al suo organismo di diventare sempre più forte e pieno di energia attraverso frasi del tipo: “Il mio corpo è uno spazio pieno, inattaccabile, sano e forte (ripetere)”. A questo punto dovrà ripetere l’azione di lotta finché il feticcio non è stato completamente distrutto.

5. Fase di stimolo delle difese immunitarie – Il cliente dovrà rivolgere tutta l’attenzione sul suo S.I. e visualizzarlo sotto la forma che preferisce stimolandolo a distruggere il nemico.

I risultati ottenuti in questi anni con pazienti diversi fra cui il Sign. L. - affetto dal Morbo di Parkinson che da molto tempo non presenta più nessun sintomo della patologia - sono indiscutibili. Nonostante ciò c'è poco spazio per i ricercatori veri mossi solo dallo spirito pionieristico della ricerca pura che molti istituti hanno dimenticato da troppo tempo.

 

 

 

 

 

 

Copyright by: Eugenio Lo Gullo - 1994

 

 

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