PSICOSOMATICA

 

 

 

 

 

 

Cenni di psicosomatica

 

La psicosomatica rappresenta una branca della psicologia che va a focalizzare l’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali di ciascun individuo.

L'approccio psicosomatico sottolinea:

- l'importanza della comprensione dell'esperienza mentale soggettiva,mai disgiunta dalla simultanea osservazione dei fenomeni fisiologici e del comportamento esterno;

- il ruolo dello stress nel causare disturbi psicologici e fisiologici e la possibilità che stress psicologici combinati a fattori biologici giochino una parte nell'eziologia di molte malattie;

- la dinamica della situazione stressante: situazione stressante esterna, risposte interne allo stress, vissuti di ansia, rabbia, colpa, ecc.), il comportamento manifesto.

 

L'approccio psicosomatico sostiene:

- l'importanza di trattare il paziente anziché la malattia;

- la multideterminazione della malattia

- la necessità di indagare perché il soggetto ha sviluppato una particolare malattia in quel particolare momento, le sue reazioni al trattamento, come la malattia influisce sugli altri membri della famiglia, ecc.

- il particolare ruolo della relazione psicologo-paziente con riferimento soprattutto ai rapporti tranferali.

Approccio terapeutico del disturbo psicosomatico

Alcuni casi vengono trattati con l'approccio psicoterapeutico, altri con terapia psicoanalitica, alcuni autori ritengono possibile solo una lenta e graduale acquisizione di controllo e maturazione emozionale di cui il paziente è costituzionalmente carente. Per i pazienti con danno somatico stabilizzato ed irreversibile l’intervento medico e l’ospedalizzazione diviene prioritaria.

Per quanto riguarda il trattamento psicoterapico bisogna tener conto che il paziente ha paura di affrontare i propri problemi emozionali e quindi è necessario prepararlo al trattamento informandolo e rendendolo così consapevole delle implicazioni emozionali della sua malattia oltre che rispondere al suo “bisogno di competenza” (E. Lo Gullo, 1999). Inoltre, solitamente, il paziente tende ad offrire solo la parte corporea ammalata negando una partecipazione emozionale ai suoi disturbi. La riacutizzazione delle dinamiche che hanno prodotto il sintomo rende allora necessario che l’intervento dello psicologo preceda o sia combinato o prenda il posto di quella esclusivamente medica.

In molti casi, il paziente si volge al proprio corpo, allo psicologo o al medico, come un bambino all'oggetto transizionale: il terapista deve allora farsi “usare” in tal modo prima che il paziente cerchi altre alternative a quella della malattia.

Dal punto di vista tecnico è necessario consentire al paziente di esprimere timori e fantasie conseguenti al fatto di essere malato fisicamente, di esplorare col paziente le circostanze esistenziali relative all'esordio della malattia, di esplorare la relazione tra sintomi fisici e sottostanti stati mentali che il paziente ignora o nega, nonchè le connessioni tra emozioni e sensazioni somatiche. In alcuni casi il sintomo fisico è conseguenza di uno stato emotivo disturbante, mentre in altri è conseguenza di una lesione strutturale per la quale manca una connessione tra sintomi fisici e stati emozionali.

In molti casi di somatizzazione una psicoterapia adeguata nella quale viene utilizzata l’ipnosi con rimozione diretta del sintomo o con tecniche di desensibilizzazione sistematica porta a risultati davvero sorprendenti.

 

 

 

 

Copyright by: Eugenio Lo Gullo

1999-2000

 

 

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