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Questa rubrica è a cura di PJ per comunicare con lui scrivere a pj.pj@email.it

P.S. (Per vedere le immagini ingrandite, basta cliccargli sopra!!!)

 

Il computer è nato nel 200 A.C. (non fate quelle facce perché e così, e sapete funzionava pure bene, non dava problemi con i sistemi operativi, non c’erano incompatibilità fra hardware, e soprattutto era molto economico!) Qual'è stato il primo computer della storia? Ma l'ABBACO, si proprio quello strumento primitivo, che funzionava come raccoglitore di sassolini (i calculi, per essere preciso). Iniziare a narrare le vicende dei computer a partire dal 200 A.C. fino ad arrivare ai giorni nostri mi sa che non è tanto conveniente per me e tanto meno interessante per voi, quindi facciamo un bel saltone che ci porta al 1642, ricordate bene questa data, perché in questo anno un certo BLAISE PASCAL creava la PASCALINA la prima macchina che mediante delle piccole rotelle permetteva di svolgere delle semplici somme in maniera automatica (potreste chiedervi cosa c’entra la pascalina con i computer, al massimo potrebbe essere un’ava delle calcolatrici, beh…dovete sapere che i computer inizialmente erano stati creati per agevolare l'uomo nell'esecuzione dei calcoli matematici e non per navigare in internet o poter giocare a Quake!!!). Dopo 22 anni, quindi nel 1664, LEIBRIZ crea la macchina omonima che permetteva di svolgere moltiplicazioni, divisioni somme e sottrazioni, ma un'altra fu la sua importante invenzione, infatti è lui che ha introdotto per primo il sistema binario (grazie soprattutto a AL-KHUWARIZMI che nel 820 introdusse lo 0 nella numerazione). Sempre nello stesso anno furono introdotte le schede perforate che servivano per far funzionare il telaio di JACQUARD. Ma è nel 1833 che Charles BABBAGE con la sua macchina analitica introdusse il concetto di programmazione mediante le schede  perforate, la sua macchina usava due tipi di schede, le prime per programmare la macchina le seconde per introdurre i dati. 

 

Prototipo della macchina analitica di Babbage

Con BABBAGE nasce la programmazione, e quindi anche il primo programmatore che a sorpresa è...una donna: LA CONTESSA DI LOVERACE LADY ADA AUGUSTA a cui successivamente sarà dedicato anche un linguaggio di programmazione: il linguaggio ADA. 1847, altra tappa fondamentale per i computer, soprattutto per la loro logica, un certo George BOOLE stanco di avere a che fare con la normale algebra  si crea la sua, infatti nasce L’Algebra di Boole, legata molto al sistema binario, infatti il valore che le variabili Booleane possono assumere sono 2: True o False (vero o falso) come 2 sono i valori che si possono assumere in codice binario 0 = False 1= True  (0= circuito senza corrente quindi spento, 1=circuito con corrente quindi acceso). Questo non è il contesto esatto per parlare di come funziona esattamente quindi continuiamo con il nostro viaggio nel tempo. Nel 1890 negli Stati uniti si tenne il decimo censimento, i risultati di quello precedente, svoltosi nel 1880 si erano avuti soltanto dopo 7 anni a causa dei processi di conta manuali, quindi si doveva trovare una soluzione. Un ingegnere americano Herman Hollerith ebbe un’idea: perché non registrare tutta la popolazione su schede perforate, poi prendere queste schede e passarle ad una macchina che tramite degli aghi che calando sulle schede se trovano i buchetti li attraversano e andando ad intingersi nel mercurio liquido vanno a chiudere il circuito permettendo il passaggio della corrente che farà aumentare di un’unità il contatore interessato? Fu un successo il conteggio per il censimento fu effettuato in tempi brevissimi e Hollerith da allora fu considerato come l’inventore delle macchine meccanografiche. Anno 1928, Hilbert e Ackerman creano le operazioni logiche ( i mitici And, or, Not, Xor….quelli che fanno entrare nei cicli infiniti di PERE MENTALI (copyright Prof. Caltagirone, che saluto!)) con la quale, insieme con l’algebra di Boole si possono descrivere le commutazioni di impulsi nei circuiti elettrici, dando vita così ai primi circuiti logici. Ora andremo un po’ più velocemente per arrivare fino ai giorni nostri: 1936-1937 Konrad Zuse progetta le prime macchine da calcolo funzionati a valvole nascono i calcolatori, Z2, Z3, Z4 che da calcolatori meccanici vanno evolvendosi via via in calcolatori elettromeccanici e funzionanti con i Relè. Poi arrivano in rapida successione gli Z9, Z10, Z11, Z22, Z23, Z31, Z35. Arriviamo al 1944 quando in collaborazione con L’IBM Haward H. Aiken crea il prima calcolatore aritmetico universale il MARK1. Ma è nel 1946 che presso la Pennsylvania University nasce L’ ENIAC (Electronic Numerical Integrator And Computor) il primo calcolatore elettronico della prima generazione. Nel 1952, creato da John Von Neumann nasce l’EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer) che registra nella propria memoria anche le operazioni da eseguire. Torniamo al 1948 anno importantissimo per l’informatica, infatti nasce il Transistor creato da Bratain, Bardeen e Shockley, dando così vita alla seconda generazione dei computer. 1959 data importantissima per l’italia informatica l’Olivetti crea l’ ELEA 9000 il primo elaboratore elettronico a transistor italiano. 1971 nascono i circuiti a alto grado di integrazione, dando vita alla terza generazione di elaboratori. 

Ecco un incallito giocatore di Quake dell'epoca!!

A voi il contenuto dei Case di quei peiodi (più dei Case(ing.) direi delle Case (ita.))

Ed ecco a voi l'ultimo modello, riesce a fare addirittura 60 moltiplicazioni al minuto..........

1973 Nasce lui, il papà dei nostri computer, il Microchip facendoci giungere alla quarta generazione di elaboratori. E sempre in quel periodo, la prima metà degli anni 70, un giovanissimo Steve Jobs, a 22 anni crea nel proprio garage il prototipo di un sistema di elaborazione casalingo, che successivamente verrà messo in commercio con il nome di APPLE, dando vita così ai PC, cioè ai Personal Computer. 

L'Apple creato nel garage di Steve Jobs

Da lì a oggi la strada è stata velocissima e soprattutto dominata da una casa produttrice di microprocessori: L’INTEL che con i suoi primi microchip ha dettato legge per molti anni e l’IBM che ha creato lo standard dei nuovi PC: L’ IBM compatibile. Ecco cosa successe negli anni successivi:

1978 nasce il 8086 velocità dai 4,77 agli 8 Mhz

1979 nasce il 8080 stesse velocità del 8086

1982 nasce il 286  velocità da 8 a 12 Mhz

1985 nasce il 386DX velocità da 16 a 33 Mhz

1988 nasce il 386SX velocità da 16 a 20 Mhz

1990 nasce il 386SL velocità da 20 a 25 Mhz

1989 nasce il 486DX velocità da 25 a 50 Mhz

1991 nasce il 486SX velocità da 20 a 33 Mhz

1992 nasce il 486DX2 velocità da 50 a 90 Mhz

1994 nasce il 486DX4 velocità da 75 a 100 Mhz

1993 nasce il Pentium velocità da 90 a 166 Mhz                                                                                                    …….e continuando così arriviamo fino ai giorni nostri che è storia conosciuta in cui l’INTEL non è più sola ma bensì controllata a vista dall’ AMD che con i suoi processori cerca e in alcuni casi riesce a spodestare l’Intel dal titolo di MIGLIORE. Infatti fu proprio la AMD a varcare la soglia del primo processore ad 1 Ghz, precedendo l’Intel che arrancava con il suo nuovo Pentium 4, il primo processore che successivamente e ciò oggi arriva alla fantomatica (vedendo i suoi antenati) velocità di 2 Ghz.

Sperando che questo viaggio sia stato interessante, vi saluto e, se avete trovato errori, se ho tralasciato qualche argomento, o se avete altre curiosità non avete che dirlo, sono pronto ad accettare tutto, scrivete a pj.pj@email.it .

(Logicamente tutto questo che ho scritto non è che l’ho tirato fuori dal cilindro ma bensì ho cercato in libri di testo scolastici, riviste e libri parlanti dell’argomento, quindi se trovate cose simili è inutile che vi dica che può anche capitare. )

 
Qui andranno tutte le vostre missive, le vostre domande sia tecniche sia no, le vostre curiosità, in poche parole tutto ciò a cui tenterò di rispondere e anche ciò a cui non saprò rispondere, perché in quel caso sarete voi stessi a rispondervi. Per tutto ciò scrivete a pj.pj@email.it .

 

DECLAIMER. PJ design. La redazione: Alex-Hendrix, Bluemood, Goodson, Saggio e voi!!!