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il sito web di Castelmezzano, nel cuore delle "Dolomiti  Lucane"

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CASTELMEZZANO,

UNA PERLA NEL CUORE DELLE “DOLOMITI LUCANE”

Comune di Castelmezzano  (Provincia di Potenza)

COME SI RAGGIUNGE. In auto: Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria uscita Sicignano direzione Metaponto SS Basentana uscita Albano di Lucania.    In treno: stazione di Potenza Inferiore, poi bus per raggiungere Castelmezzano in 35 minuti

·         DISTANZE DAI PRINCIPALI CENTRI: Potenza km 35, Matera km 77, Napoli km 199, Bari km152,  Roma Km 407

·         ALTITUDINE m. 900

·         ABITANTI  977 ( 977   nel borgo).

PATRONO: San Rocco (19 Agosto)

INFORMAZIONI TURISTICHE: Presidio Turistico A.P.T. Pro-Loco “Le Dolomiti Lucane di Castelmezzano” tel. e fax 0971986020 –  Ufficio Turismo Comune di Castelmezzano tel. 0971.986041 fax 0971.986166

Il nome. Castrum Medianum (Castello Mezzano) fortezza Normanna posizionata al centro fra i due Castelli di Pietrapertosa e Brindisi di Montagna.

Lo stemma.  L’icona stilizza due cavalieri in assetto di guerra; si narra che per la vittoria riportata in Terra Santa, Boemonte, Principe di Taranto, premiò i suoi due soli valorosi guerrieri Castelmezzanesi, fregiandoli con  lo stemma con il quale avevano combattuto  nelle Crociate. 

Il genius loci. I Castelmezzanesi conservano i caratteri della cultura contadina: diffidenti, tenaci, leali ed ospitali. Figli di una terra avara che li ha temprati alle asprezze ed alle difficoltà della vita, oggi, pronti ad accogliere i frutti del mutato destino.

Il prodotto del borgo.  La salsiccia: un salame particolarmente saporito la cui preparazione  si protrae per più fasi che occupano diversi periodi dell’anno. Nei mesi di agosto-settembre le brave massaie acquistano, se non producono, peperoni  e li “insertano” con ago e filo  per poi metterli ad essiccare. Durante il mese di novembre-dicembre, ad essiccazione terminata, i peperoni vengono macinati , oggi, con i moderni macini per il caffè, e conservati in barattoli di vetro separando i peperoni “forti” (piccanti) da quelli “dolci”(non piccanti). Dopo la festa della Befana (non è un termine perentorio) il povero maialetto destinato alla “gogna” viene sacrificato e disossato. La carne ottenuta viene  sminuzzata con grandi coltelli e finalmente condita con sale, finocchio e polvere di peperone. Il peperone piccante viene usato per dare il sapore alla salsiccia, mentre il “dolce” per dare il caratteristico colore rosso alla carne. Il composto ottenuta viene insaccato negli intestini dello stesso maiale (precedentemente lavati e preparati per l’utilizzo). La catena ottenuta viene poi segnata con lo spago per ottenere pezzi di circa 10 cm e appesa per circa 15 giorni. Quando avrà ottenuto la giusta durezza, la salsiccia verrà conservata in recipienti di vetro riempiti di sugna miscelata con un pizzico di polvere di peperone piccante. Potrà essere degustata in ogno mese dell’anno.   

 Il piatto del borgo: L’agnello alle erbe, capretto e patate alla brace, angelici crostoli di miele”le crostole”. 

Altri motivi di apprezzamento: Aria salubre, paesaggio antistress.

Divertimenti.  Impianti sportivi ( calcio, calcetto, pallavolo etc.) possibilità di attività all’aria aperta (equitazione, pesca,  etc), esistenza di sentieri per passeggiate, trekking, cicloturismo etc. Arrampicata sportiva con pareti attrezzate – Cicloturismo sulle Dolomiti (percorsi pedonali attrezzati) – Trekking sulle Dolomiti – Escursionismo (presenza di decine di chilometri di percorsi attrezzati) – n.1 Campo di calcetto – n. 1 Palestra .