caverna.jpg
Tenete le mani aperte
tutta la sabbia del deserto
passerà nelle vostre mani
Chiudete le mani
non otterrete che qualche granello di sabbia
cinesina.gif

 

 


Daiju fece visita al maestro Baso in Cina. Baso domandò: « Che cosa cerchi? ».« L'Illuminazione » rispose Daiju. « Tu hai la tua stanza del tesoro. Perché vai in giro a cercare? » domandò Baso. Daiju domandò : « Dov'è la mia stanza del tesoro? ». Baso rispose : « Quello che stai domandando é la tua stanza del tesoro ». Daiju fu illuminato. Da quel momento, esortava sempre i suoi amici: Aprite la vostra stanza del tesoro e usate quei tesori.

 

 

"Nebbia"



Il fumo risale i portoni e svanisce.
Non si vedono le case.
Dai saggi giunge il monito:
la realta' e' solo un sogno.

La nebbia scende sulle case e oscura lo spazio. Nei giorni di foschia gli alberi appaiono e scompaiono inanzi a chi osserva. Cosa c'e' al di la' della foschia ? Non e' lo stesso miraggio della quotidiana esistenza ? A Parigi le strade scompaiono, in Scozia non v'e' nulla oltre la costa... La realta e' sfuggente e oltre il crepuscolo vive la verita'. Ma il richiamo del corvo ci sveglia. Egli ha la nostra stessa percezione: vi e' un qualcosa oltre il mare di nebbia. L'uccello continua a gridare. La nostra realta' interiore allora si desta e l'illusione appare.
Accettiamo l'illusione.
Abbracciamola.
Ma e' oltre l'esistenza che si annida la verita'.

top.png

Attraverso

L'arcobaleno è un ponte fra la terra e il cielo.
Oltre le piogge scende fra gli uomini e si
lascia osservare.
Trovarne la fine o individuarne la base non è possibile.
Scorgerne i contorni, prevederne l'arrivo e la
scomparsa non è dato.
Se ci avviciniamo per attraversarlo, ci sfugge.
Eppure è li, innanzi a noi, vicino e irraggiungibile.
Potessimo percorrere il sacro sentiero saremmo abbastanza
leggeri da non precipitare ?
Aspiriamo al divino ma il cammino è ancora lungo.
Per ora è tantissimo sapere che esiste un ponte di rugiada
a colori.
Nella nostra natura sono presente il divino e il terreno.
Quando volgiamo allo spirito il divino può riconoscersi
in noi. La vocazione al bianco deve essere fecondata.
E' dai colori che veniamo al bianco.
Nella consapevolezza, siamo noi l'arcobaleno.
Il nostro punto d'osservazione è allora smarrito
e siamo perfettamente compenetrati nel ponte.
Fra cielo e terra.

top.png

AMORE



Curiamo il giardino.

Il nostro giardino presenta una grande varietà.
Margherite, gerani, cardi, basilico e mosche.
I cespugli sono potati ma le fronde si alzano.
Ovunque si posi il nostro sguardo scorgiamo un
processo dinamico: il loto che germoglia nel
fango, la danza del lombrico, le spighe che
ondeggiano. Per quanto possa essere curato, il
giardino viene al disordine. I nostri modelli e
la nostra estetica sono imperfetti. Quando siamo
certi della giustezza di un'opinione e della
legittimità di un'azione qualcosa non ci convince.
Allora muta l'esposizione delle nostre piante.
Cambiamo posto alle cose e ciò che prima non ci
piaceva, viene gradito. Abbiamo bisogno del
cambiamento. Non recidiamo i fiori. Non possiamo
portare via nulla dal giardino: esso è e non deve
essere riprodotto. Ognuno di noi ne ha uno e deve
coltivarlo. Lasciamo che la vita sia e il CAOS
si manifesti. Lasciamo che i fiori nascano e muoiano.

top.png

Oceano d'acqua

L'acqua purifica.
Nell'abluzione laviamo via le impurità.
L'acqua persevera nel suo cammino e non si arresta.
Può dilagare, irrigare, dissetare, filtrare. Può
mutarsi in una forza straordinaria, può donare la
vita, può toglierla. E' il tutto. E' incolore,
insapore, inodore. E' il nulla.
Libera, viene alla vita assumendo la forma di ciò
che tocca. E' un bicchiere nel bicchiere. E' un
coltello su un coltello. Lo spettro intero è
attraversato.
Osserviamo l'acqua, ascoltiamola: in lei è presente
il divino. Il Tao viene spesso paragonato a un oceano.
La sua profondità è incommensurabile, la sua forza
domina chiunque vi si immerga. Chi tenti di navigarlo
servendosi di nodi, direzioni e matematica non ne
contiene la vastità. Soccombe.
I vecchi uomini di mare sanno.
L'acqua non muore, evapora. Essa sarà di nuovo sotto
altre forme, in altre sembianze.

top.png


Reciprocita'

Le mani afferrano e porgono.
La bocca assaggia e offre.
Il naso respira e odora.
Lo scambio e' alla base della nostra esistenza. Diamo
cio' che riceviamo e raccogliamo cio' che abbiamo
seminato. Versiamo la nostra esperienza nelle nostre azioni
e da queste impariamo a comportarci. Anche i nostri occhi
ci insegnano a non essere egoisti poiche' oltre ad affacciarsi
sulla realta' esterna, essi rispecchiano la nostra anima. La
nostra interiorita' e' allora rivelata e messa in contatto con il
mondo esterno. Anche gli altri organi di senso ci insegnano
a mantenere l'equilibrio. Qualsiasi parte di noi da' e riceve.
Ogni fenomeno e' regolato dal principio di reciprocita'. La
natura dinamica dei fenomeni ci insegna a vivere la nostra vita
accanto al prossimo. Ognuno dei nostri sensi non costuisce
unicamente una facolta' ma rappresenta un prezioso canale
per comunicare con gli altri e con noi stessi. Riceviamo la
nostra vita in dono e la rendiamo senza volerlo.

top.png

Fiore di loto

Immaginare il cuore come un fiore di loto che si schiude.
Dal centro emerge un fanciullo.
Queste le istruzioni per una meditazione. Le gambe sono nella
posizione del loto, incrociate: la gamba destra e' dentro, la
sinistra e' fuori. Le spalle sono dritte e rilassate. Il capo e'
leggermente in avanti: la fronte e' perpendicolare all'ombelico.
Gli occhi sono semi-aperti. La lingua e' a contatto con il palato
superiore. La mano destra e' contenuta dalla sinistra con le punte
dei pollici che si toccano alla altezza dell'ombelico, come a
formare un triangolo. Le qualita' positive vengono inspirate. La
mente viene purificata e il respiro, calmo, viene bilanciato. Il
cuore come un fiore, si schiude. Il fanciullo si libra al di sopra
della testa. Noi, bambini, teniamo un sole in ogni mano e ogni piede
poggia su una luna. Tratteniamo l'immagine. Il fanciullo verra' alla
luce. Egli e' puro, innocente. Ognuno deve trovare il fanciulllo
che ha dentro di se' e riportarlo alla luce poiche' simboleggia le
nostre energie incontaminate. Praticare la meditazione ogni giorno
nella giusta posizione e con la giusta motivazione.

top.png

Assenza

La giara contiene i liquidi grazie al proprio vuoto.
Se fosse piena, traboccherebbe. E mancherebbe alla
sua funzione. Porte e finestre consentono a luce e
aria di entrare. Accesso e visuale consentono di
conoscere. Lo spazio vuoto, consente l'ultilizzazione
degli oggetti. Il numero zero non indica alcuna
quantita' ma la sua presenza si rivela determinante
nel sistema numerico. I patriarchi sostengono che
la realta' sia priva di significato e che i nostri
pensieri innaturali siano corruzioni dannose e sterili.
Il vuoto non significa mancanza, ma pienezza. Il vuoto,
nel Tao, simboleggia la totalita'. L'universo intero e'
vuoto. La mente, una volta scevra dalle impurita', puo'
affrontare l'assenza di significato. La meditazione
insegna a non temere la vacuita'. In quel momento ci
rendiamo conto della illusorieta' degli eventi e
della pienezza dell'assenza.

top.png

Legame

Amore e' trasporto verso l'alterita'.
Il sentimento di meraviglia che riempie le
distanze fra noi e il prossimo in realta'
consiste nella condivisione di energia.
L'Amore non ci avvicina soltanto alla
compagna o al compagno ma caratterizza
tutte le nostre azioni cortesi poiche'
ognuna di queste muove dall'energia.
Malgrado alcuni credano che l'amore sia
solo un'attivita' sentimentale, esso consiste
nell'energia. La fonte di questa energia
e' fisica, ed e' situata nel nostro corpo;
quindi, attraverso la meditazione, purificando
la nostra energia, saremo sempre piu' pronti
ad amare. Siamo gocce di un fiume che scorre
nell'universo e e dobbiamo sentirci parte del
tutto. E' l'amore che ci lega al tutto.
L'amore appare cosi' come il legame, il letto
dove il fiume scorre. E' nell'unita' che
troveremo l'amore. Non possiamo disconoscere
l'amore nella misura in cui non possiamo
disconoscere la vita.

top.png

Pace

Assomigliare a una stanza vuota:
pareti bianche ove penetra la luce.
Dovremmo cercare di eliminare le azioni inutili.
Talvolta le azioni arbitarie si rivelano controproducenti.
Se manteniamo la calma interiore possiamo svuotarci
completamente delle nostre impurita' e porci in un
osservatorio incontaminato. Il nostro punto di vista
diverra' allora puro e della vita potremo percepire
le correnti piu' sottili, le manifestazioni piu' naturali, il
soffio del divino. Le azioni arbitrarie si rivelano quasi
sempre inadatte: appaiono come strutture innaturali che
i nostri pensieri creano nel timore della instabilita'.
Saper aspettare ci consente di essere calmi, di invocare
la pace. Un albero tormentato dai venti non potra' mai
crescere dritto. Sforziamoci di essere ricettivi poiche'
e' ascoltando che giungeremo alla verita'.


top.png

 
  Home| Amici| Passioni|Tao|Lotto| Tarocchi| W.Blake| Link|Guestbook|