La tecnica di pesca che viene comunemente chiamata passata e' quella piu' diffusa e utilizzata nelle nostre acque anche perché si tratta di una tecnica semplice e facile da apprendere. Pescando a passata si insidiano soprattutto ciprinidi tra i quali le prede piu' ambite sono cavedani, carpe, barbi, savette e pighi. Palestra ideale della passata sono tutti i corsi d'acqua del piano e della fascia inferiore collinare che presentino correnti moderate, o anche sostenute, ma sempre costanti. In questo tipo di pesca la corrente e' fondamentale per trasportare l'esca lontano dal pescatore con movimento il piu' possibile naturale. La passata viene effettuata da un punto fisso preciso, scelto dal pescatore, e ripetuta diverse volte. Perche' si abbiano dei buoni risultati, e' necessario richiamare, pasturando, una certa quantita' di pesce proprio in quel punto, o almeno nelle sue immediate vicinanze. Per ottenere che l'esca, seguendo il filo della corrente, giunga in maniera naturale ai pesci, e' indispensabile la presenza del galleggiante, che ha la funzione di sostenere l'esca sopra il fondo o appena al di sopra di esso, proprio nel punto dove normalmente stazionano e si alimentano i pesci. Le canne utilizzate per questo tipo sono essenzialmente due ,bolognese e canna fissa, a cui si potrebbe aggiungerne una terza denominata barbara. La particolarita' di queste canne e' determinata dalla notevole lunghezza che parte da 3 m e dall'elasticita'. La bolognese a differenza della canna fissa si utilizza un mulinello che permette di variare la distanza di pesca. Maggiore attenzione viene riservata per i galleggianti e per le montature, colonne portanti di questa tecnica.

 

I galleggianti

Alcuni esempi di galleggianti

Per acque lente : sono di forma molto affusolata e devono la loro esilita' all'esigenza di segnalare ogni minima reazione del pesce, oltre che a offrire la minore resistenza possibile all'affondamento al momento dell'abbocco, per evitare di allarmare la preda;

Per acque medio-veloci : hanno una forma piu' bombata di quelli precedenti, l'astina e' lievemente piu' grande, mentre il gambo puo' essere di metallo o di tonchino;

Per acque veloci : sono di sezione maggiore e con corpo piu' tozzo perche' devono lavorare in correnti forti. Con questi galleggianti si consiglia una piombatura concentrata per raggiungere il fondo, nonostante la spinta della corrente;

Scorrevoli : in questi galleggianti, due anelli, uno alla base dell'astina e un altro normalmente al fondo del gambo, per permettere lo scorrimento libero della lenza; la profondita' di pesca viene fissata introducendo sulla lenza un piccolo nodo che non permetta lo scorrimento del galleggiante.

 

Le montature

Raggruppate : quelle cioe' che condensano in un breve spazio di lenza tutto il piombo necessario a tarare il galleggiante e a far giungere l'esca nelle vicinanze del fondo. La montatura puo' essere costituita da piombini sferici e/o torpilles

Differenziate : dette anche logaritmiche sono costituite da una serie di piombi messi in sequenza a decrescere o a crescere

Distribuite : dove i pallini di piombo vengono dislocati per tutta la lunghezza del filo, tra il galleggiante e l'amo, a una distanza regolare

Ogni montatura viene scelta in base al tipo di pesce che si vuole pescare tenendo conto delle sue abitudini alimentari. In generale, comunque si puo' dire che nella pesca passata la piombatura puo' variare dai 1/1,5 g a 10/15 g. A lato vengono mostrate quattro semplici montature che possono essere utilizzate rispettivamente in acque (partendo da sinistra), veloci, lente mosse, medio-veloci.