La legge italiana

 

Nozione di sostanza stupefacente : definizione dell'organizzazione mondiale
della sanità.

-" Tutte quelle sostanze d'origine vegetale o sintetica che agendo sul
Sistema Nervoso Centrale provocano stati di dipendenza fisica e/o psichica,
dando luogo in alcuni casi a effetti di tolleranza (bisogno di incrementare
la dose con l'avanzare dell'abuso) ed in altrI casi a dipendenza a doppio
filo vale a dire dipendenza dello stesso soggetto da più droghe".

ART.73 DPR.390/90 - 1° comma - : " Chiunque, senza l'autorizzazione di cui
all'art.17, coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o
mette in vendita, cede o riceve a qualsiasi titolo, distribuisce, commercia,
acquista, trasporta, esporta, importa, procura ad altri, invia, passa o
spedisce in transito, consegna per qualsiasi scopo o comunque illecitamente
detiene sostanze stupefacenti di cui alle tabelle I e III è punito con la
reclusione da 8 a 20 anni e con la multa da 50 a 500 milioni." 4° comma - :
" per stessi fatti per sostanze di cui alle tab. II e IV la reclusione sarà
da 2 a 6 anni e con multa da 10 a 150 milioni ".

a) coltivazione: si intende sanzionata la condotta già dalla semina.
Problema di distinguere tra coltivazione per uso personale e per terzi,
attualmente in giurisprudenza non vi è un criterio univoco ( per dati
tribunali è sempre reato penale, per una minoranza si sanziona solo
amministrativamente la coltivazione "domestica" cioè di piccole quantità e
senza carattere professionale.)

SANZIONI AMMINISTARTIVE

Art.75 " Chiunque, per farne uso personale, illecitamente importa, acquista,
o comunque detiene sostanze stupefacenti (fino al referendum del 1993
l'art.75 aggiungeva: "in dose non superiore a quella media giornaliera" in
seguito abrogato dal Referendum del '9 ed entrata in vigore della
discrezionalità del giudice) è sottoposto alla sanzione amministrativa della
: a) sospensione patente; b) sospensione della licenza di porto di armi, del
passaporto e di ogni altro documento equipollente; c) se straniero del
permesso di soggiorno turistico.

In Italia il consumo e la detenzione di droga sono
regolamentate da una legge, la legge n. 162 del
26/6/90 detta Iervolino - Vassalli.
Questa legge puniva indistintamente, e
pesantemente, sia i consumatori che i detentori di
droghe.
La legge e' stata, in parte, riformata dal referendum
del 18 aprile 1993 che dichiara la non punibilita'per il
tossicodipendente e il consumatore di droghe in
genere.
In poche parole, la legge punisce la vendita e la
detenzione di droga non per uso personale invece per
il consumatore non e' punibile con il carcere ma,
solamente, con delle sanzioni amministrative.

Il spaccio di droghe pesanti e' punito con la reclusione
fino a 20 anni e lo spaccio di droghe leggere e' punito
con la reclusione fino a 6 anni.
Resta a discrezione del giudice stabilire se la dose
posseduta dalla persona è per uso personale o per
spaccio.
Queste pene sono ridotte se si tratta di piccolo spaccio
o emerga che si tratti di una attivita' occasionale e
non organizzata.
E' difficile dimostrare che detenere un grosso
quantitativo di droga sia per uso personale. Si intende
uso personale la dose necessaria in uno o due giorni.
Ricordo che, per il nostro ordinamento, e' reato anche
la cessione gratuita a terzi. E' sottoposto a
procedimento penale anche chi regala ad un amico
una canna!
L "'aquisto di gruppo" (fra amici) e' considerato reato,
e' difficile fornire la prova che la persona che
"smazza" l'aquisto fatto

Si stanno studiando molte proposte per modificare l'
attuale legge.

DEPENALIZZAZIONE:
Prevede di eliminare il reato di consumo di
stupefacienti (droghe leggere quali hashish e
marijuana) e, quindi, anche delle sanzioni
amministrative. Troppi ragazzi sono finiti in galera per
un grammo di fumo.

LEGALIZZAZIONE:
Avrebbe come conseguenza la vendita di alcuni
stupefacienti (droghe leggere) secondo regole
stabilite dallo stato, come avviene attualmente per
alcool e tabacco.

LIBERALIZZAZIONE:
Introdurrebbe la completa libertà nell uso, nella
produzione e nella vendita delle droghe leggere.

L'uso medico della Marjuana è stato recentemente legalizzato da due referendum
in California e in Arizona dove
rispettivamente il 54% e il 65% dei votanti hanno deciso che d'ora in poi il
possesso e l'uso della marijuana
non sono più proibiti se c'è la prescrizione medica.
Il limite massimo fuori casa è un'oncia, cioè 28,35 grammi. Negli Stati Uniti
comunque la battaglia infuria
perché, per le leggi federali la marijuana è ancora una droga, non ha valore
medicinale e non può essere
prescritta.
Quindi, teoricamente, i dottori che la prescrivono, potrebbero essere anche
perseguiti legalmente.
La discussione, soprattutto politica, americana, mette comunque in evidenza
alcuni aspetti sull'utilizzo della
marijuana in campo medico e in particolare in alcune sindromi legate all'AIDS.
Le proprietà della marijuana come antinausea e come stimolante per l'appetito
sono ben conosciute e ciò
ha orientato la ricerca verso lo studio del suo possibile utilizzo da parte di persone
affette da sindrome da
deperimento (ad esempio nei casi di tumore e di AIDS).
Poiché molti effetti vennero attribuiti al
tetraidrocannabiolo (THC), la componente psicoattiva maggiormente studiata, nel
1985 venne approvato il
MARINOL, (THC sintetico in compresse) come trattamento contro nausea e
vomito associati alla
chemioterapia nei pazienti in cui i farmaci tradizionali non avevano avuto effetti
benefici.
Studi successivi hanno portato alla approvazione nel dicembre 1993 da parte della
Food and Drug
Administration (l'ente americano preposto all'approvazione dei nuovi farmaci )
dell'uso del Marinol
nell'anoressia legata a perdita di peso nei pazienti affetti da AIDS.
I sostenitori del Marinol promuovono il farmaco per la sua 'purezza' nei confronti
della marijuana, la quale
contiene altre sostanze attive oltre al THC. Tuttavia è proprio l'osservazione di
queste altre componenti che
appassiona gli studiosi alla ricerca delle cause dei maggiori benefici riportati dai
fumatori di marijuana
rispetto ai consumatori di Marinol.
I fumatori di marijuana raramente segnalano, tra gli effetti collaterali, l'ansia.
Quest'ultima viene molto
spesso riportata dai consumatori di Marinol. Inoltre molte persone con AIDS
mostrano intolleranza gastrica
nei confronti del Marinol e raggiungono più facilmente gli effetti anti-nausea
fumando marijuana.
Benché le persone affette da HIV abbiano fatto uso di marijuana per diversi
motivi, inclusi alleviamento del
dolore e della nausea, una delle ragioni più importanti del suo impiego è quella di
stimolare l'appetito , in
modo particolare nei pazienti affetti da sindrome da deperimento.
Tuttavia, il deperimento o la nausea non sono semplicemente la perdita di peso o
l'appetito; diversi fattori e
meccanismi contribuiscono a questa sindrome. Uno di fattori più significativi legati
al deperimento da AIDS
è una sproporzionata perdita di massa muscolare.
Il deperimento è una sindrome con eziologia complessa, che può comparire anche
in presenza di una
adeguata dieta alimentare. L'ormone umano della crescita, sintetizzato in
laboratorio (Serostim, prodotto
da Serono) risulta essere l'unico farmaco approvato che dimostra di essere in
grado di poter stimolare
l'incremento della massa muscolare (esclusi gli steroidi anabolizzanti), ma il suo
costo eccessivamente
elevato lo rende poco accessibile a molte persone affette da HIV.
In corso di infezione da HIV, il sistema immunitario produce delle sostanze ,
come il fattore alfa di necrosi
cellulare (TNF), che verosimilmente contribuiscono allo sviluppo della 'sindrome
da deperimento' e
stimolano la proliferazione del virus.
Alcuni studi di laboratorio hanno dimostrato che il THC e probabilmente altri
componenti della marijuana
riducono la produzione di queste sostanze e questo potrebbe rappresentare una
base razionale per nuovi
studi sull'uso terapeutico della marijuana in corso di AIDS.
Un argomento tuttora molto dibattuto rimane comunque quello dei danni causati
dal fumo di qualsiasi
sostanza. In particolare nei pazienti affetti da AIDS che 'fumano' il rischio di
contrarre una polmonite da
aspergillo (un fungo le cui spore sono presenti in hashish e marijuana) è molto
alto. Il processo di
combustione inoltre da origine a sostanze nocive quali il tabacco e altri
carcinogeni, sia che si fumi
tabacco, sia che si fumi marijuana.

 

 

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