Programma Monitoraggio Pianeti

M A R T E

Sito dedicato al grande E. M. Antoniadi

a cura di

Giampiero Mascelli

                                                                                                                                     

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Marte 26 giugno 2001
3 luglio 2001
Filmato 29.5.01
Dust Devils

 

  "MARTE: nubi e sabbia sopra il rosso" (12/2001), scritto assieme all'amico Raffaello Lena ( Responsabile del GLR Group - http://digilander.iol.it/gibbidomine/ ) sulla base delle osservazioni eseguite da maggio ad agosto 2001

 

  Ho eseguito circa 12.000 fotografie con diverse configurazioni ottiche.

        Foto eseguite con Vixen FL 102 S, oculare Meade Super Plössl 6.4 mm., interposizione di gruppo negativo fluorite Vixen 1.8 x, Olympus Camedia impostata a 100 ISO, focheggiatura su infinito, focale 19.5 mm. (no zoom digitale), tempo di posa 1/10 sec., f:2.8, 16.7 milioni di colori, formato Exif (jpeg), 2048 x 1536 pixel (globali), dimensioni file 79 KB.

1°Frame (A) (intero):

29/5/01 - (A) - Ore 00:50:36 TMEC, Roma, Italia (H 23:50:36 TU del 28/5).

 

La prima foto (A) è sottoesposta (in ripresa) per diminuire il tempo di posa ed accentuare i contrasti. Nessuna elaborazione. Singole foto.

                                     

    Prima foto (A)            

                                           Si confrontino le immagini con la simulazione qui sotto.

                                                                     

Altro frame (B), calibrato in saturazione, luminanza e contrasto.  

   ( immagine -B- del 26.5 h 22:47:57 TU )     

    Nella seconda nitidissima immagine (B), ove il buon seeing associato ad una quasi perfetta acquisizione fotografica (pur senza raggiungere il campionamento minimo invece raggiunto in altre foto non ancora studiate) ha fornito la visione di molti dettagli normalmente invisibili con strumenti di diametro inferiore ai 40 cm., a parità di altre condizioni. Merito del Vixen. Seguiranno le note sulle caratteristiche topografiche ed atmosferiche visibili.      

    In corrispondenza della calotta polare sud si sono registrate formazioni inusuali, probabilmente dovute ad interessanti condensazioni nebulari o comunque perturbazioni meteorologiche. In corrispondenza di Sirtis Major si notano Denotria vs. sud ed Antoniadi vicino l'apice. Particolari linee scure a nord-ovest di Sirtis M. hanno mutato aspetto e direzione nelle ore successive (visibili in altri frame non pubblicati).

Nota del 3.7.01.

Esiste la probabilità che tali "linee scure" mutevoli siano riconducibili all'ipotesi dei "Dust devils" di Marte.

Per maggiori informazioni, si legga l'intervista a VITTORIO FORMISANO, Direttore Istituto di Fisica Spaziale Interstellare CNR

Nota deduttiva.

    Elaborando con vari software appositi (usati in precedenza per gli altri pianeti) e/o comunque compositando un opportuno numero di frame, si otterrebbe un impatto più gradevole agli occhi e forse si metterebbero in evidenza più dettagli eliminando gran parte del rumore ecc..Però l'esperienza di un anno e di alcune decine di migliaia di singoli scatti (per la precisione oltre 28.000 totali) dedicati al monitoraggio dei pianeti, satelliti ed alcune stelle doppie mi ha insegnato più di tanta nozionistica, ossia  che qualsiasi elaborazione mette in risalto ciò che si VUOLE vedere (o che si sa esserci in un dato soggetto astronomico) mentre rende scientificamente inaffidabili i risultati ai fini d'un oggettivo riscontro con la realtà planetaria. Ciò nondimeno sono innegabili i vantaggi delle tecniche suddette nei campi appropriati, quali il cielo profondo, la ricerca sistematica di novae, supernovae e comete, lo studio accurato delle variabili, e molto altro. Le superfici dei corpi del sistema solare e delle loro atmosfere sono così ricche di sfumature e dettagli fini tanto che è assolutamente da evitare  il mix di quelle tecniche, dato che anche la più piccola influenza in primis del seeing (pubblicherò vari video ripresi le scorse notti a mo' d'esempio), della rotazione planetaria, dello spostamento velocissimo delle nubi, dell'imprecisione di molti software e degli errori umani, ricordando sempre la soggettività assoluta nell'interpretazione  di ciò che si può considerare riuscito o meno al termine d'una spesso lunghissima sessione di elaborazione astrofotografica, per quanto possa essere soddisfacente tale  impresa invero creativa ed appagante, inficiano irrimediabilmente la validità del risultato e la sua oggettivazione.

    Di questo ne sono convinto. Comunque, eseguirò alcuni passi di fotocompositazione per completare il quadro nel rispetto delle tecniche adottate ancora oggi per estrarre più "dettaglio" di quello realmente catturabile, anche se impastando il tutto.

    E' in linea dal 3 giugno 2001 il primo filmato a bassa risoluzione di 4.2 secondi ripreso accostando una videocamera DV JVC all'oculare 7.5 mm. tramite la barlow 1.8; video in b/n di cc. 400 Kb: Filmato 29.5.01

Giampiero Mascelli.                          

Astronomia con un Vixen FL102S