Magic Mistery Tour
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Speciale  NEW YORK                      Speciale NEW YORK                 

Le Tariffe e gli Alberghi

NOVITA': Soggiorno in appartamenti   

La Storia della città:
il suo sviluppo urbanistico 
dalla  fondazione olandese 

GLI ITINERARI

I Quartieri di mahattan

I MUSEI  LO SHOPPING
 

 

 

 

Le Tariffe e gli Alberghi

                            Le Tariffe aeree per New York   
                                                     (escluse le tasse aeroportuali di Lit. 120.000)

                           
  Lire  921.000 dal 1 aprile al 21 giugno   Volo Alitalia  e altre linee aeree 
   Lire 980.000 Iberia via Madrid  fino ad agosto
  Lire 980.000 KLM  via Amsterdam fino ad agosto
  Lire 1.120.000        dal 22 giugno al 19 luglio Volo Alitalia 
  Lire 1.330.000        dal 20 luglio al 12 agosto  Volo Lufthansa
  Lire 1.411.000        dal 20 luglio al 14 agosto   Volo Alitalia

HOTEL
Il costo minimo e massimo dipende dal periodo dell'anno
Prezzi 2001

Camera singola
Prezzi in Lire al giorno
I prezzi possono essere soggetti a revisione

Camera doppia

 

Camera tripla 
o quadrupla
I bambini al di sotto dei 12 anni non pagano in presenza di due adulti
Ramada New Yorker  **
febbraio-marzo
Madison Square Garden 
326.000 163.000 127.000
Ramada Milford Plaza **
febbraio-marzo
45th Street - Times Squares
326.000 163.000 132.000 tripla        
116.000 quadrupla
Park Central ****
febbraio-marzo
56th Street - Central Park
388.000 194.000 153.000
Helmsley Windsor ***
Central Park
  377.000 - 391.000 189.000 - 196.000 147.000 - 152.000
New York Service Center** ubicato nella zona artistica di Chelsea   292.000 - 263.000 146.000 - 132.000 111.000-103.000
Wellington ** 
Central Park
  343.000-377.000 172.000 - 189.000 162.000 - 152.000
Millennium Broadway ****
Times Square
1.061.000 - 444.000 531.000 - 222.000 n.d.
W New York  ***
Lexington Avenue
  950.000 - 577.000 475.000 - 289.000 n.d.
New York Helmsley ****
42nd St. vicino al Palazzo 
delle Nazioni Unite
  511.000 - 493.000 255.000 - 247.000 203.000 - 197.000
CATEGORIA LUSSO
Hilton New York ****
vicino al Rockfeller Centre
787.000-475.000 239.000 - 394.000 295.000-191.000
The Plaza ***** 1.162.000 - 624.000 581.000 - 312.000  n.d.
The Waldorf Astoria *****
mitico hotel dal fascino indiscusso
1.011.000-584.000 506.000 - 292.000  374.000 - 232.000

 

 

 

                          La  Storia                        

 e 

      lo sviluppo urbanistico  di New York     

La Storia
Dalla fondazione olandese (1625)
al dominio inglese               (1674)
L'Indipendenza                   (1783)
Il Piano Randel                   (1808)
La Guerra di secessione  
(1861-65)
Lo sviluppo dei trasporti    (1860-1900)

 
             L'attuale metropoli:
             dai grattacieli a gradoni 
             agli skyscraper scatola 

Dalla fondazione olandese
(1625)
 

L'attuale baia di New York fu esplorata per la prima volta nel 1524 dal navigatore fiorentino Giovanni da Verrazzano, la cui spedizione era stata sovvenzionata dal re di Francia e dai mercanti di seta di Lione desiderosi di trovare un passaggio navigabile attraverso l'America per poter raggiungere  i mercati asiatici facendo rotta verso occidente. La scoperta della baia di Manhattan da parte di Verrazzano fu tuttavia un'esplorazione incompleta, considerata dagli storici come un'opportunità perduta, in quanto il navigatore fiorentino riprese il suo viaggio senza risalire le foci del fiume Hudson. Gli oggetti riportati in patria non suscitarono alcun interesse nel re francese Francesco I, che ritenne i campioni di tabacco di scarsa qualità. La Francia quindi non si interessò di colonizzare questa area portuale, lasciando cadere nell'oblio l'esplorazione di Verrazano.

Sempre spinto dall'obiettivo di trovare una nuova via di navigazione verso l'Oriente, nel settembre del 1609 Henry Hudson, esploratore inglese al servizio dell'Olanda, entrando nella baia di Manhattan risalì finalemtne il fiume a cui diede il suo nome Hudson risalì il fiume fino all'attuale città di Albany, poi non trovando nessuno sbocco sul mare decise di ritornare in patria. L'anno successivo fu stabilito sull'isola un insediamento permanente di coloni da parte della New Netherlands Company interessata a commerciare pellicce con gli indiani. Nel 1624 anche la Dutch West India Company si stabilì in maniera permanente sull'isola. I coloni originari non erano tutti olandesi, ma composti anche da rifugiati protestanti belgi che fuggivano dalle persecuzioni  religiose.
 Il rapido popolamento della baia del fiume Hudson costrinse i coloni a trasferirsi a nord, nell' attuale Manhattan abitata dagli indigeni Manhattes con la fondazione di New Amsterdam nel 1625, data in cui il governatore olandese Peter Minuit acquistò formalmente Manahattan dalle tribù indiane locali in cambio di coltelli, attrezzi di ferro e stoffe. Le testimonianze dicono che il territorio era ricco di preziosi legnami per costruire nuove case e navi.

Al dominio inglese (1674) Nel 1664 la flotta britannica guidata da James, duca di York sconfisse il governatore olandese Peter Stuyvesant. Gli inglesi ribattezzarono la città con il nome di New York. Fecero seguito numerosi insediamenti da parte di diversi gruppi di immigrati europei  con la deportazione dei primi schiavi africani. Grande impulso ebbero le attività commerciali favorite dall'ubicazione geograficamente strategica del porto di New York. In questo periodo New York divenne anche la base della pirateria, usata dalla Corona britannica per danneggiare i commerci delle altre potenze coloniali.

A più di 100 anni dalla fondazione New York contava ancora solo 9000 abitanti.

Nella seconda metà del Settecento si accentuò lo sviluppo culturale della città con la fondazione della prima Università e della prima Biblioteca

L'indipendenza
(1783)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 1773 il Tea Act, che concedeva alla Compagnia delle Indie il monopolio della vendita de tè anche al dettaglio, fece precipitare la situazione di malcontento delle colonie americane. Nel porto di Boston venne assalita una nave della Compagnia e fu gettato in mare il suo carico di tè. Il governo inglese cercò di restaurare la sua autorità colpendo Boston ed il Massachusetts. Ma la colonia ricevette la solidarietà di tutte le altre e per iniziativa della Virginia nel settembre 1774 si riunì a Filadelfia il primo Congresso nel quale erano rappresentate 12 colonie.

Nel corso del secondo Congresso che aprì i suoi lavori a maggio fu nominato comandante supremo delle colonie unite il virginiano George Washington. Nel luglio 1776 fu approvata la Dichiarazione d'indipendenza.
La guerra contro l'Inghilterra presentava grosse difficoltà. Le tredici colonie , divenute Stati indipendenti, avevano scarsissimi legami organizzativi tra di loro. Le ex-colonie non erano inoltre in grado di opporsi alla potente flotta britannica. A tal fine era necessario procurarsi aiuti esterni. In tale difficile contesto Benjamin Franklin fu inviato a Parigi a sondare e a convincere il governo francese. La Francia per l'antica rivalità con l'Inghilterra inviò alcuni volontari a combattere negli Stati Uniti, fra cui il marchese di La Fayette.
La diplomazia francese riuscì a  trascinare nel conflitto anche la Spagna e l'Olanda.
La sorte della guerra parve decisa: l'Inghilterra non era in grado di riconquistare le colonie perdute. L'opinione pubblica in Inghilterra era stanca di una guerra costosa e inconcludente. Con il Trattato di Versailles (3 settembre 1783) fu riconosciuta l'indipendenza degli Stati Uniti e fu fatta la pace con la Francia, la Spagna e l'Olanda.
La Spagna ottenne Minorca e buona parte delle Florida, ma non Gibilterra per cui si era impegnata nel conflitto.

Gli articoli di confederazione approvati alla fine del 1777 avevano concesso poteri piuttosto limitati al Congresso e agli organi centrali. La debolezza del governo centrale si manifestò subito dopo la guerra di fronte ai problemi delle finanze e dell'organizzazione dei nuovi territori occidentali. Gli articoli di Confederazione non avevano costituito un vero e proprio Stato, ma solo una lega di amicizia tra le ex-colonie. Ad esempio il Congresso poteva chiedere aiuti ai singoli Stati, ma non poteva tassare direttamente i cittadini. Mancava quindi al paese un governo nazionale unitario. La debolezza del governo centrale impediva anche ogni iniziativa unitaria di politica estera e commerciale.

La Convenzione di Filadelfia
Nel maggio 1787 si riunì quindi a Filadelfia una Convenzione di cinquantadue delegati  rappresentanti dei vari Stati. Particolarmente accese furono le discussioni sul criterio di rappresentanza presso le Camere del Congresso. Alla fine si giunse alla decisione che ogni Stato avrebbe inviato alla Camera dei Rappresentanti un numero di deputati in rapporto alla sua popolazione e al Senato due senatori eletti dalla propria assemblea. Il mandato dei Deputati durava due anni mentre quello dei Senatori sei anni, ma ogni due anni il Senato era rinnovato per un terzo.
Il potere esecutivo era esercitato da un presidente eletto per quattro anni e rieleggibile per un secondo mandato.
Il potere giudiziario fu affidato ad una Corte suprema di nove giudici nominati dal presidente su designazione del Congresso. 
La nuova Costituzione accresceva quindi notevolmente i poteri dell'esecutivo rispetto agli articoli della vecchia Confederazione, limitando la sovranità degli Stati.
La nuova Costituzione fu ratificata  nel giugno 1788 da parte di soli 11 Stati ed il 4 marzo 1789 George Washington, che godeva di grande autorità e prestigio per la sua tenace ed abile condotta della guerra, fu eletto primo presidente degli Stati Uniti.

La rivoluzione americana ebbe vasta eco in Europa e costituì per molti aspetti uno stimolo di rinnovamento per le nuove forze politico-sociali, contribuendo allo scoppio della Rivoluzione francese (1789).

Nel 1793 la capitale fu spostata a Filadelfia, in attesa della costruzione di Washington.
New York esplose alla fine del '700, a dispetto del trasferimento della capitale e del suo personale politico. Si sviluppò notevolmente il commercio marittimo ed il flusso di immigrati europei attratti dalle nuove possibilità di lavoro o in fuga dalle guerre napoleoniche. La popolazione si accrebbe talmente che superò il muro di Wall Street, espandendosi a Nord. Le industrie e le attrezzature commerciali infatti sottraevano sempre più spazio alle residenze nell'area di Lower Manhattan.

Il Piano Randel (1808)

 

 

 

La realizzazione di  Central Park (1859)

600.000 abitanti

Per frenare la caotica crescita urbanistica che raggiunse ben presto Canal Street, nel 1808 venne elaborato il piano Randel, che consisteva nella divisione dei terreni di  Manhattan non ancora edificati in griglie rettangolari (blocks) delimitate da viali (avenue) e strade (street). Il tracciato previsto raggiungeva l'altezza della 155th Street, estendendosi fino all'attuale Harlem. Fu dunque un piano di sviluppo urbanistico a lunghissima prospettiva, il più lungimirante che una città abbia mai tracciato per il proprio futuro . Gettando una griglia ortogonale da accampamento romano su tutta l'isola, Manhattan fu tagliata in due dalla Fifth Avenue, che si dipartiva da Washington Square. Solo la vecchia Broadway  fu mantenuta nel suo vecchio tracciato irregolare. Le Street ebbero un numero progressivo crescente verso nord fino alla 155th Street. All'epoca non furono previsti grandi spazi verdi, secondo la commissione che tracciò il piano, la città godeva già di ampi spazi aperti proprio per la sua posizione insulare fra il fiume Hudson e l'East River.

Quando nel 1832 si abbattè sulla città il colera, New York aveva già superato la 25th Street e contava 250.000 abitanti. Nel 1850 la città, con circa 700.000 abitanti, aveva già raggiunto la 42nd Street,  creando problemi per l'approvvigionamento idrico, importantissimo anche in caso di incendio della città. Venne così costruito il Central Reservoir. Solo nel 1859 venne realizzata la struttura urbanistica di Central Park. Il sito prescelto, fra le attuali 89th e 110th Street, si trovava allora oltre la zona urbanizzatta, costituendo un'area degradata di acquitrini e di discariche. Negli anni successivi fu realizzato anche il Morningside Park (1873) presso l'attuale sede della Columbia University e il Riverside Park (1875) sulla sponda dell'Hudson.

Fino alla fine dell'800 la rete di trasporto pubblico più estesa permane quella dei veicoli trainati da cavalli. Alla fine del 1850 New York aveva raggiunto i 600.000 abitanti.

1860-1900
Lo sviluppo dei trasporti

3.500.000 abitanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Guerra di Secessione (1861-65) vide New York schierata con gli Stati del Nord per l'abolizione della schiavitù. Dopo il conflitto New York si trovò avvantaggiata rispetto alle altre città, non essendo stata teatro di combattimenti.
Divenne così la capitale industriale ed economica del Paese, centro di una consistente ondata di immigrazione dall'Europa che portò la popolazione, giunta a 3 milioni di abitanti, a uscire da Manhattan per risiedere anche nelle circoscrizioni (boroughs) del Queens, del Bronx, di Brooklyn e Staten Island.

Si cercò di far fronte al questocongestionamento favorendo il decentramento insediativo con collegamenti rapidi di trasporto. Si realizzarono il Brooklyn Bridge (1883), il Williamsburg Bridge (1903), il Manhattan e il Queensboro Bridge (1909) che uniscono l'isola a Brooklyn. A questi collegamenti stradali si aggiunsero quelli ferroviari con il New Jersey, che sottopassano il fiume Hudson mediante il Pennsylvania Rial Road Tunnel (1904) e la costruzione della Pennsylvania Station.
L'isola di Manhattan  oggi è collegata alle altre zone della città da un sistema viario composto da 12 ponti e 4 tunnel subacquei. 

New York invece registrò un ritardo, rispetto a Londra e a Parigi, nella costruzione di una metropolitana sotterranea. La prima linea da City Hall alla Grand Central Station risale al 1904.

 

Un'architettura eclettica

In tale periodo ogni comunità costruì la propria sede di culto in uno stile particolare. La Sinagoga ebraica (1868) nella Fifth Avenue fu disegnata in stile orientalizzante, fra il gotico e il geometrico moresco.

La cattedrale cattolico-romana di St. Patrick, completata nel 1888, è un esempio di revival gotico-francese.
Gli anglo-protestanti vollero affermare la loro egemonia con la costruzione dell'immensa chiesa di St. John the Divine in Morningside Park, con la parte absidale in stile romanico-bizantino, le navate e la facciata in stile gotico-francese.

Nel 1897 venne inoltre realizzata la nuova sede della Columbia University (fondata nel 1754) , disponendo i vari edifici del campus intorno all'edificio monumentale del Low Memorial Library.

 


L'attuale metropoli

7.330.000 abitanti

 

 

L'era dei grattacieli
a gradoni
1916-1940

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primo dopoguerra di New York fu caratterizzato dalla ricerca della ricchezza facile, dai traffici del proibizionismo, dalle famiglie dei gangster e dalla corruzione. Erano gli roaring twenties fino al crollo della Borsa di Wall Street (1929) e al periodo della grande depressione.
Le conseguenze della crisi finanziaria furono pesantissime: fallimenti di aziende, chiusura di molte banche, disoccupazione di massa. Ma New York non tardò a riprendersi. Austerità e moralità, interventi di assistenza pubblici contribuirono alla rinascita della città, con la ripresa delle attività industriali e commerciali nel periodo della seconda Guerra Mondiale.

Solo nel 1890 il Pulitzer Building riuscì a superare in altezza le guglie della gotica chiese di Trinity Church.
Nel 1909 la Metropolitan Life Tower raggiunse i 51 piani. Nel 1913 fu eretto il Woolworth Building  di 60 piani in stile neogotico, alto m 241,  che fino alla costruzione del Chrysler Building nel 1930 era considerato il più alto del mondo. Tale cattedrale del commercio, fu voluta dal magnate Frank Woolworth per rappresentare la sua catena di supermercati.
Sempre in tale periodo, nel 1911, venne edificata la New York Public Library con le sue famose statue dei leoni.

Nel 1916 la città si rese conto che occorreva provvedere alla regolamentazione dei volumi che si costruivano sempre più alti, senza riguardi per il contesto. La N.Y. City Building Zoning Revolution stabilì che oltre a una certa altezza la sagome degli edifici alti dovesse rastremarsi, secondo predefiniti arretramenti. Dopo il primo arretramento però la torre poteva innalzarsi a qualsiasi altezza, se la sua sezione si fosse ridotta a un quarto della superficie del lotto. Tale norma restrittiva permise tuttavia il raggiungimento di altezze ancora superiori, inaugurando l'epoca dei grattacieli a gradoni con varianti e motivi di Art Déco.
Il grattacielo skyline della casa editrice McGraw Hill, terminato nel 1931 è uno dei più classici esempi di grattacielo zigurrat, con rivestimenti in piastrelle smaltate verdi-blu. 

La folle corsa alle Altezze ed ai  primati

La febbre dell'altezza sempre bruciare progettisti e committenti. Seguirono i grattacieli della Bank of Manhattan e del Chrysler Building che con la sua guglia di 185 piedi consente al Chrysler Building di raggiungere nel 1930 il primato.

Il primato del Chrysler Building fu di breve durata. In soli tredici mesi, tra il 1930 ed 1931 venne eretto l'Empire State Building, una costruzione al culmine fra il manufatto e l'edificio scatola meccanica.
Successivamente venne eseguito a partire dal 1931 il Rockfeller Centre, concepito inizialmente come centro culturale, una città nella città che raggruppi diverse funzioni: produttive, culturali, di trasporto. Comprendeva inizialmente 14 edifici ai quali se ne aggiunsero altri negli anni '60.

L'era dei grattacieli scatola
1940-1976

 

 

 

 

 

 

 

 

Il nuovo grattacielo
Public Garden

Nel secondo dopoguerra vi è un mutamento nello stile dell'architettura dei grattacieli con l'affermarsi del movimento Moderno in seguito al trasferimento di molti architetti tedeschi dalla Germania nazista (Gropius, Mies Van der Rohe). Un altro fattore ad influenzare la nuova architettura degli skylines fu l'avvento delle corporations, cioè dell'epoca delle grandi multinazionali, committenti anonime dietro alle quali non vi era più la committenza personalizzata da parte del grande imprenditore individuale fiero dell'edificio realizzato in suo nome, ma semplicemente delle società per azioni.
Questa perdita di personalità da parte della committenza, unitamente alla programmatica rinuncia da parte degli architetti funzionalisti a caratterizzare e individualizzare l'immagine architettonica, produrrà lo Stile internazionale, distintivo dei grattacieli a scatola chiusa, lussuosamente confezionati in vetro ed acciaio.
L'abbandono del tipo tradizionale di grattacielo a gradoni ha comportato anche il venir meno della continuità dei fronti stradali, poiché l'arretramento veniva effettuato già alla base, con la creazioni di slarghi per rispettare gli spazi edificabili. L'intero rifacimento della Sixth Avenue, o Avenue of the Americas, è avvenuto negli anni '60 con la costruzione di edifici torre privi di forma e di vita.
L'apogeo del grattacielo-scatola, senza più nessun elemento che interrompa le sue superfici, è raggiunto con le Torri Gemelle (1976) del World Trade Center di Minoru Yamasaki.

La frenetica attività costruttiva della città non ha mai prestato molta attenzione all'architettura preesistente. La distruzione nel 1965 della gloriosa Pennsylvania Station, costruita nel 1911, provocò uno shock negli ambienti culturali e un movimento di protesta contro la distruzione del patrimonio architettonico che ha portato alla prima legge di tutela del patrimonio storico-artistico, la Landmarks Preservation Law (1965). La stessa stazione Centrale del Gran Central Terminal (1913) ha rischiato di essere rasa al suolo dai bulldozer.

Il City Corp Building (1978)  sulla Lexington Avenue, segna una svolta nella nuova generazione di grattacieli. La sua grande corte interna offre uno spazio di vita che le strade non sanno più offrire. Alla sua sommità un lucente piano inclinato, predisposto per captare l'energia solare, rompe la tradizionale terminazione piana delle torri anni Sessanta. Il grattacielo poggi su quattro enormi pilastri di acciaio, al di sotto dei quali è stata realizzata una piazza coperta, un public garden molto animato con caffé e ristoranti. Su di una lato è stata ricostruita la St. Peter's Church che aveva ceduto il terreno.

   

 

                      GLI ITINERARI:                          

                      I quartieri di manhattan                               

 

I 5 boroughs Il territorio della città, entro i limiti delle sue 5 contee (Bronx, Manhattan, Queens, Staaten Island/Richmond, Kings/Brooklyn) raggiunse la massima presenza demografica alla metà di questo secolo registrando 7.891.000 abitanti nel censimento del 1950. Da tale data la popolazione cominciò progressivamente a diminuire, fino a far registrare nel 1994 una popolazione di 7.330.000 abitanti. La sua area metropolitana, al contrario, seguendo un processo di decentramento, si sta sempre più espandendo fino a raggiungere i 19 milioni di abitanti, comprendendo oltre alle cinque contee tradizionali, anche quella del New Jersey, Del Connecticut, della Pennsylvania e dello stesso stato di New York.

Ripartizione 
della POPOLAZIONE
 

 

 

 

I quartieri
di
Manhattan

FOTOGRAFIE
Lower Manhattan:
The Financial District
Battery Park, Ellis Island, Liberty Island, Wall Street, World Trade Center, Brooklyn Bridge and City Hall
Downtown Chinatown, Little Italy, Tribeca e Soho
The Villages Greenwich Village and East Village
Chelsea, Gramercy Park, Stuyvesant Town, Garment District, Theater District, Empire State Building
Midtown United Nations, Rockfeller Center, Times Square and Broadway
Central Park: East Side Museum Mile (dalla 70th  alla 140th Street): la Frick Collection, il Metropolitan Museum, il Guggenheim, il Whitney Museum e il Museum of Modern Art.
Central Park: West Side American Museum of Natural History, Columbus Circle, Metropolitan Opera 
Harlem and upper Manhattan Columbia University, Moriningside Park, The Cloisters, El Museo del Barrio

     I Musei      
e
le dimore private
dei ricchi mecenati   

USUALMENTE TUTTI I MUSEI SONO CHIUSI 
IL LUNEDI'

I Musei
PRINCIPALI
  INDIRIZZO
AMERICAN MUSEUM OF NATURAL HISTORY 5th Avenue e 82nd Street
FRICK COLLECTION 70th Street
5th Avenue
GUGGENHEIM MUSEUM
realizzato nel 1959 da
Frank Lloyd Wright
5th Avenue
88th Street
Apertura:ore 9-18
MUSEUM OF MODERN ART
METROPOLITAN MUSEUM
PIERPOINT MORGAN LIBRARY

 

LO SHOPPING

LO SHOPPING:

I GRandi magazzini

 

 

 

Gli outlet malls

 

  • FAO Schwartz un vero paese dei balocchi per i bambini, un palazzo delle fiabe situato nel punto in cui la Fifth Avenue si apre su Grand Army Plaza davanti a Central Park
  • Bloomingdale's (Third Avenue-38th Street) all'avanguardia nel settore della moda
  • Macy's (Sixth Avenue-34th Street), il più grande magazzino del mondo con reparti di casalinghi e alimentari unici nel loro genere.

Se volete acquistare capi delle migliori marche a prezzi scontatissimi dovete uscire da Manhattan e avventurarvi negli outlet malls, i centri commerciali con negozi che vendono merci delle collezioni passate. Tra il New Jersey e Longs Island si trovano 7 outlets malls che raggruppano un centinaio di negozi di diverse marche.