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NESSIE II: il ritorno?
(di Massimiliano Teso, pubblicato su Scienza & Paranormale numero 15)

"Era nero e lungo 20 metri", questo ha detto Unal Kozak, assistente alla Van Univeristy, in un intervista al giornale Hurriyet, riferendosi ad un presunto mostro, rinominato Nessie II , che vivrebbe nel lago Van ,vicino alle montagne turche confinanti con l’Iran, l’Iraq, l’Armenia e la Georgia. Ultimamente è andato in onda, anche nei telegiornali italiani, un filmato ad opera dello stesso Kozak che ritrarrebbe una creatura galleggiante che emette aria da quelle che dovrebbero essere delle narici (in alto a sinistra un fotogramma). Nel filmato si intravede infatti un "corpo" molto lungo che "nuota" con le classiche gobbe che fuoriescono dall’acqua. La camera va poi a stringere sulla "testa" che, semisommersa, "respira" producendo in superficie un gran numero di bolle. Il filmato è stato visionato da esperti di effetti speciali come Zeki Utkan e il risultato è stato che quasi sicuramente la creatura ritratta è un falso , nemmeno tanto abile. Le bolle emesse, secondo Utkan, non sono in sincronia con il respiro della creatura e potrebbero essere generate da una bombola di ossigeno sommersa. Si è quindi aperta un’accesa disputa tra coloro che credono nell’esistenza di Nessie II, come ad esempio il biologo Avni Ozturk, e gli scettici che, dopo aver visionato il filmato, non hanno nascosto dubbi e perplessità. Il filmato è stato comunque spedito all’Università di Cambridge in Inghilterra e al famoso documentarista marino Jacques Cousteau per "analisi" più approfondite. Intanto Kozak ha già scritto un libro sull’argomento nel quale dice di aver raccolto più di 1000 testimonianze di persone che avrebbero visto il mostro e ha realizzato altri filmati abilmente venduti ai mass-media come autentiche prove dell’esistenza di Nessie II. Ora che Mostro di Loch Ness è andato in pensione, dopo le rivelazioni di Christian Spurling sulle foto truccate, un nuovo mostro potrebbe prendere il suo posto e il lago Van potrebbe diventare un nuovo centro di attrazione turistica. La zona intorno al lago Van, infatti, è una tra le più povere della Turchia e i turisti a caccia di improbabili mostri potrebbero essere un’ottima e inaspettata risorsa economica. "Scoprire" nuovi mostri, si sa, è sempre stato un buon affare...


 

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