NESSIE
II: il ritorno? "Era nero e lungo
20 metri", questo ha detto Unal Kozak, assistente
alla Van Univeristy, in un intervista al giornale
Hurriyet, riferendosi ad un presunto mostro, rinominato
Nessie II , che vivrebbe nel lago Van ,vicino alle
montagne turche confinanti con lIran, lIraq,
lArmenia e la Georgia. Ultimamente è andato in
onda, anche nei telegiornali italiani, un filmato ad
opera dello stesso Kozak che ritrarrebbe una creatura
galleggiante che emette aria da quelle che dovrebbero
essere delle narici (in alto a sinistra un fotogramma).
Nel filmato si intravede infatti un "corpo"
molto lungo che "nuota" con le classiche gobbe
che fuoriescono dallacqua. La camera va poi a
stringere sulla "testa" che, semisommersa,
"respira" producendo in superficie un gran
numero di bolle. Il filmato è stato visionato da esperti
di effetti speciali come Zeki Utkan e il risultato è
stato che quasi sicuramente la creatura ritratta è un
falso , nemmeno tanto abile. Le bolle emesse, secondo
Utkan, non sono in sincronia con il respiro della
creatura e potrebbero essere generate da una bombola di
ossigeno sommersa. Si è quindi aperta unaccesa
disputa tra coloro che credono nellesistenza di
Nessie II, come ad esempio il biologo Avni Ozturk, e gli
scettici che, dopo aver visionato il filmato, non hanno
nascosto dubbi e perplessità. Il filmato è stato
comunque spedito allUniversità di Cambridge in
Inghilterra e al famoso documentarista marino Jacques
Cousteau per "analisi" più approfondite.
Intanto Kozak ha già scritto un libro
sullargomento nel quale dice di aver raccolto più
di 1000 testimonianze di persone che avrebbero visto il
mostro e ha realizzato altri filmati abilmente venduti ai
mass-media come autentiche prove dellesistenza di
Nessie II. Ora che Mostro di Loch Ness è andato in
pensione, dopo le rivelazioni di Christian Spurling sulle
foto truccate, un nuovo mostro potrebbe prendere il suo
posto e il lago Van potrebbe diventare un nuovo centro di
attrazione turistica. La zona intorno al lago Van,
infatti, è una tra le più povere della Turchia e i
turisti a caccia di improbabili mostri potrebbero essere
unottima e inaspettata risorsa economica.
"Scoprire" nuovi mostri, si sa, è sempre stato
un buon affare... |
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