L’importanza
dell’educazione musicale |
Spesso si pensa
solo al suono di uno strumento, mentre invece questo è uno dei tanti
linguaggi attraverso i quali il bambino comunica dei vissuti e delle
emozioni. L’uso della musica come ascolto-imitazione-creatività
rappresenta una componente di grande importanza nell’educazione del
bambino. inoltre tutti gli elementi che concorrono a far musica (ritmo,
tempo, suono) favoriscono in forma di gioco lo sviluppo di molte
facoltà innate nel bambino.
In questo periodo abbiamo privilegiato l’educazione musicale con il
supporto di un esperto che ci ha proposto dei corsi particolari,
suddivisi nelle tre fasce d’età; per ogni corso sono state previste
10 lezioni a cadenza settimanale. L’esperto nel proporre le attività
ha articolato il lavoro in modo tale da permettere alle insegnanti di
integrare tale lavoro in un percorso più ampio.
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Gli obbiettivi
principali sono stati:
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educazione all’ascolto
(sviluppo della sensibilità uditiva),
-
educazione della voce
(sviluppo del linguaggio espressivo),
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educazione
corporea
(sviluppo del coordinamento motorio),
-
primo approccio
all’alfabetizzazione musicale e alla tecnica strumentale,
produzione
(invenzione, improvvisazione).
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Le attività generali
previste:
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ascolto attivo
(identificazione dei suoni che circondano il bambino.
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sonorizzazione e animazione
(sonorizzazione e animazione di testi, storie, racconti realizzata
con gesti, suono ed effetti prodotti con la voce o con strumenti
improvvisati).
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attività di movimento
(dai movimenti quotidiani, camminare, correre, mangiare ecc.
all’attività motoria controllata: giochi danzati, piccole
danze, coreografie).
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interpretazione e drammatizzazione
(interpretazione e drammatizzazione di canti attraverso
l’imitazione e la mimica di personaggi, animali o suoni e
rumori).
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giochi con la voce (filastrocche,
conte e cantilene. Primi approcci al canto intonato).
-
codificazione e decodificazione
dei simboli
(avviamento ad una prima decodificazione dei simboli: ideografici
astratti, letterali, musicali ecc.).
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"IL CASTELLO INCANTATO!
"LA TRIBU’ DEL RITMO SU E GIU’"
"TOBIA LA FATTORIA"
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Questa attività
è stata realizzata per i bambini
di cinque anni (grandi).
Attraverso la
fiaba de “Il castello incantato”
si è posto come obiettivo la capacità di utilizzare il
linguaggio verbale nell’interpretazione del fenomeno sonoro e la
capacità di sonorizzare, interpretare, drammatizzare testi e fiabe,
filastrocche con la voce, con il corpo e con strumenti. Questa storia,
raccontata a puntate, ha permesso al bambino di fare svariate e
innumerevoli attività ludico-didattiche non solo legate all’area
musicale, ma offrendogli anche la possibilità di sviluppare alcune
abilità legate all’area logico-matematica, come saper usare
propriamente forme, grandezze, colori per indicare suoni forti e
deboli, lunghi e corti, alti e bassi o classificare i diversi tipi di
strumenti.
Rispetto all’area cognitiva ha favorito la conoscenza di suoni e di
rumori dei diversi ambienti, stimolandone il riconoscimento, la
ricerca, la provenienza, la riproduzione corporea e grafica. Il
bambino è riuscito anche ad utilizzare dei simboli o disegni grafici
utili nel pregrafismo e nella lettura. E’ stata coinvolta anche
l’area del linguaggio in quanto il bambino è stato sollecitato ad
esprimere liberamente i suoi pensieri , le sue emozioni, a comunicare
con i compagni, a ricordare i precedenti capitoli della storia ad ogni
nuovo incontro con l’esperta.
Le attività rivolte invece all’area della psicomotricità si sono
rivelate utili ai fini di sviluppare nel bambino la capacità di
riconoscere ritmi diversi e riprodurli con il proprio corpo e con lo
strumento. Attraverso alcuni giochi e danze il bambino è riuscito a
conoscere e distinguere
destra e sinistra, ad imitare movimenti, muoversi con destrezza in
piccoli spazi, rispettare le comuni regole di gioco, abbinare
movimenti particolari a ritmi e colori diversi.
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Questa attività
è stata realizzata per i bambini
di quattro anni (medi).
Attraverso il racconto de “La tribù
del ritmo su e giù” si è posto come obiettivo la capacità di
realizzare movimenti corporei in relazione all’aspetto ritmico e/o
melodico e la capacità di utilizzare notazioni musicali diverse.
La lettura a
sequenze del racconto ci ha guidati alla scoperta del ritmo.
Ogni personaggio della storia ci indicava come poteva essere il ritmo
del nostro tamburo che in precedenza avevamo realizzato. Inoltre
abbiamo imparato ad ascoltare suoni e rumori, riprodurre suoni,
scrivere musiche e sonorizzare storie. Queste conoscenze sono state
interiorizzate dal bambino attraverso canti, filastrocche, giochi
psicomotori, una tombola, suoni
di strumenti e altri materiali di recupero. Sono stati
utilizzati successivamente anche dei simboli che indicavano in
che modo il bambino doveva suonare il proprio tamburo (lento/veloce,
forte/debole, vicino/lontano).
Attraverso il gioco dei nomi i bambini hanno imparato il
“tempo”, scandendo le parole, battendo contemporaneamente il tempo
e associando i loro nomi
in sillabe (RA-CHE-LE, GIU-LIA, MAR-CO)
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"TOBIA
LA FATTORIA"
Questa attività è stata realizzata per
i bambini di tre anni (piccoli)
Attraverso
il racconto “Tobia e la fattoria” si posto come obiettivo la
capacità di ascoltare, usare la voce, il corpo in ogni sua possibilità
e di manipolare oggetti e strumenti che producono suoni. |
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