UNIONE SPORTIVA  Tenente "MARIO PASSAMONTE" 

 

L'ANCORA DI SALVATAGGIO DEL CALCIO MESSINESE

1941 Il 7 aprile viene costituita L'U.S. MARIO PASSAMONTE dal seno dell'U.S. Peloro 1906
1941-42 U.S. Passamonte non viene ammessa al torneo di serie C
1942-43 U.S. Passamonte Campionato di serie C - gir. N 4° posto
1943 Settembre: La Passamonte si fonde con le principali squadre cittadine, rinasce l'A.C. Messina che ha breve durata per l'infuriare della guerra
1945 La Passamonte si fonde con  Arsenale e Peloro,  nasce l'A.S. Messina

Il  7 aprile 1941 viene costituita l’UNIONE SPORTIVA MARIO PASSAMONTE.

Dagli atti ufficiali pubblicati: “Il comitato Provinciale del Coni comunica: Il Coni ha ratificato la proposta di questo Comitato di intitolare allo eroico tenente Mario Passamonte, gloriosamente caduto per la Patria Fascista in armi in Africa Orientale Italiana, l’U.S.PELORO 1906”.

Questo comunicato ufficiale viene accompagnato da un commosso commento che illustra la figura del caduto: “Mario è stato uno sportivo militante tra i più noti del centromeridione.

Si è rivelato un asso nella Peloro nei campionati di 1a divisione dal 1931-32 al 1933-34; nell’Alma Juve di Fano è stato uno degli elementi più in vista della serie C nazionale.

Ci si mette al lavoro, l’allora giovanissimo ed appassionato Prof. Carmelo Garofalo viene nominato Commissario del nuovo sodalizio e si avvale della collaborazione del Dr. Santo Saia, del Dr. Scaramuffa, Terrogna, eccetera.

Ed essi trovano appoggi presso quel sempre entusiasta sportivo, sostenitore del Messina che era l'ing. Giuseppe Verzera, già presidente del sodalizio biancoscudato e successivamente presidente del Comitato Provinciale del Coni.

Infatti il 10 aprile 1941, appena tre giorni dopo la fondazione dell’U.S. Mario Passamonte (che praticamente nasce dal fecondo seno dell’U.S.Peloro, fucina di campioni del calcio non soltanto locali),  l’ing. Verzera riunisce i dirigenti del sodalizio e in seguito a questa riunione viene emesso il seguente comunicato: “Il camerata Verzera ha espresso il suo vivo compiacimento per l’opera svolta dai dirigenti e nomina presidente dell’U.S. tenente Mario Passamonte, il camerata prof. Carmelo Garofalo, già commissario del sodalizio”.

Garofalo parte in quarta e il 12 aprile 1941 convoca i giocatori nella sede di via Aurelio Saffi, 45 dietro la Chiesa di S. Antonio con questo comunicato:

“Tutti i giocatori che hanno preso parte con la Peloro al campionato di prima divisione di sezione propaganda sono convocati per sabato, 12 aprile, alle ore 18.30, in via Aurelio Saffi, 45 per urgenti comunicazioni”.

Il 24 aprile addirittura la Passamonte gioca una amichevole a Crotone conclusa in parità.

Nelle file della Passamonte notiamo nomi che diverranno familiari come: Fiorello, Lombardo, Gullo, Principato, Franza.

Il 2 maggio finalmente la notizia eclatante.

La U.S. Mario Passamonte organizza a Gazzi una grande manifestazione sportiva che viene fatta in occasione della “Festa dell’Asse” per celebrare l’alleanza italo-tedesca, cioè il famoso “Patto d’acciaio”.

La squadra del Corpo Aereo tedesco in Sicilia, che annovera alcuni atleti di fama internazionale, si misurerà a Gazzi il 4 maggio con la Passamonte.

Per l’occasione sarà consegnato il labaro del sodalizio. Madrina: la consorte del console tedesco a Messina.

Si annunzia che il nazionale Carmelo Buonocore, campione d’Italia con l’Inter, giocherà nelle file della Passamonte.

Assisterà alla partita il generale Hans Geisler.

Per l’occasione vengono fissati i prezzi, con particolari agevolazioni per gli spettatori d’oltre Stretto e della provincia.

Viene il grande giorno e la Passamonte si oppone energicamente alla maggiore classe degli avversari e la partita terminerà 2-2 (reti di Caprì e Fiorello per la Passamonte).

Ecco alcuni squarci della cronaca dell’avvenimento.

La Madrina consegna il labaro ed ha ai lati la sorella e il fratello del tenente Mario Passamonte.

Dagli altoparlanti intanto viene annunziata la sfilata delle forze sportive dell’U.S.Mario Passamonte.

Era in testa il labaro della società portato da Carmelo Buonocore scortato dal camerata Carmelo Garofalo presidente del sodalizio e dal camerata Domenico Mazzotta, direttore tecnico.

E’ il battesimo ufficiale.

Naturalmente la cronaca di quel 4 maggio 1941 conclude con i pistolotti ormai indispensabili alle fortune e all’amicizia italo-tedesca.

La formazione della Passamonte era la seguente: Nicoletti, Buonocore, Monno, Simone, Corti, Dispensieri, Franza, Fiorello, Caprì, Lombardo I, Lombardo II.

Arbitrava l’incontro il rag. Salvatore Rizzi del Centro Arbitri Federali della Sicilia.

Nel mese di Luglio la Passamonte sconfisse 3-2 una rappresentativa tedesca.

Dopo un certo periodo di preparazione interna, il 25 agosto viene annunziato che finalmente la Passamonte parteciperà al campionato di serie C.

Il ragionamento è semplice.

Messina è stata un anno senza una squadra che la rappresentasse in campo nazionale.

E’ rimasta in piedi la Peloro, irriducibile, sempre vitalissima, perché alimentata dalla passione dei “puri”.

Su questo vecchio tronco, onusto di gloria, s’innesta il giovane virgulto: la Passamonte.

La difficoltà perché la federazione accolga la richiesta di partecipare al prossimo campionato di serie C, avanzata dalla Passamonte consiste nel fatto che, data la posizione strategica della Sicilia nel quadro della guerra, non sia possibile svolgere un’attività regolare.

Ma la battaglia condotta da Verzera e da Garofalo è energica, perché la Federcalcio consenta che si giochi a Catania e quindi non vi è ragione perché non si debba giocare anche a Messina.

Mazzotta riunisce un discreto parco di giocatori composto da Fincato (ex del Messina) e Santoro (portieri); Rossetti (del Lecce), Lombardo S, Fallanca e Manno (terzini); Gerlin (del Treviso), De Luca (del Baratta), Corti, Landi, Dispensieri e Fiorello (mediani), Montalto (del Mestre), Bernardini (del Bolzano), Ciraolo (della Juve Trapani), Belelli (del Terni), Cogliando, Gardis (del Siena), Capri, Scevola, Lombardo A.

Si tratta di giocatori prelevati dai ranghi delle forze armate e di elementi locali.

La preparazione al campo di Gazzi è condotta con passione, intensamente.

Il 28 settembre dello stesso anno, la squadra dei “puri Messinesi” si cimentava a Gazzi battendo per 3-1 una forte squadra della Marina Tedesca.

Le reti venivano segnate due da Caprì e una da Lombardo.

Tuttavia il campionato comincia, ma una delusione attende gli sportivi: la Passamonte non vi partecipa, “non certo per colpa dei suoi dirigenti”, si dichiara.

Quasi a versare su altri settori la sua prorompente vitalità, la Passamonte organizza gare ciclistiche, di nuoto, di atletica leggera.

Ma il campo di Gazzi ritorna ad essere deserto, mentre si inaugura quello della Gil, in via Salandra.

Della Passamonte calcio si torna a parlare il 21 settembre 1942, quando si annunzia che è ammessa al campionato di serie C. 

Messina così torna ad avere la sua squadra di calcio.

Si radunano i giocatori e si iniziano gli allenamenti.

La Passamonte scende in campo contro una rappresentativa della Marina, nella prova ufficiale e si schiera con: Durisotti, Principato, Danesi, Della Vedova, Tarquini (Pinto), Trapani (Fiorello), Bonfiglio, Ciraolo, Fiorello, Raseni, Perazzo.

Mentre si annunzia che la Passamonte supera efficacemente il collaudo precampionato, appare sui giornali un comunicato di ben altro tenore e significato: “A partire dal 2 novembre l’oscuramento avrà inizio alle ore 18,30 e termine alle 5,30 del mattino successivo”.

E’ l’espressione della guerra, di una guerra che per Messina si limita alle rare incursioni aeree operate dai bombardieri inglesi di notte, che si studiano di colpire obiettivi militari.

I bombardamenti a tappeto, indiscriminati, dei quadrimotori americani verranno tra alcuni mesi.

Il campionato inizia il 9 novembre 1942 : esordisce la Passamonte a Gazzi contro l’Enna ed è una vittoria clamorosa e confortante per 4-0.

Le buone notizie non vengono mai sole e nella stessa giornata si annunzia che dal giorno dopo verrà distribuita la razione di pasta della prima metà del mese di novembre, mentre si garantisce che quanto prima verrà operata la distribuzione della razione della seconda metà del mese.

La domenica successiva, 16 novembre, al campo di Gazzi è ospite il Marsala: la Passamonte si scatena e vince per 6-0, con quattro gol di un nuovo centravanti prelevato dai reparti della Marina in servizio a Messina. Gli altri due gol sono di Ciraolo. 

E’ una giornata sportivamente storica…. In quanto nello stesso giorno Fausto Coppi polverizza al Vigorelli di Milano il record dell’ora stabilendo la fantastica distanza di Km 45 e 871, record che prima era stato del francese Archambaud.

Il 22 novembre, la Passamonte perde 9-0 in casa del lanciatissimo Catania, capoclassifica. I messinesi si presentano con una formazione di fortuna, essendo indisponibili quasi tutti i titolari.

Intanto la Passamonte viene correntemente chiamata Messina, quasi a consacrare una realtà di fatto, in quanto questa Passamonte ha raccolto l’eredità del Messina per vantare il suo diritto alla partecipazione al campionato di serie C, e ha fatto leva sulla Peloro per disputarlo.

Così vi è finalmente la fusione nella Passamonte, dell’A.C. Messina e dell’U.S.Peloro, dopo oltre 34 anni di insanabile rivalità.

Non è fusione in piena regola da un punto di vista formale, ma è legittima e regolare sul piano della passione sportiva e dei fatti pratici.

Alla 6^ giornata la Passamonte perde 0-1 con il Siracusa impegnato nella rincorsa al capolista Catania.

A chiusura dell’anno solare la Passamonte ingoia il calice amaro dell’ennesima sconfitta 3-0 a Caltanissetta.

La Passamonte disputa l'ultima partita a Messina perdendo 3-1 con il Catania. Era il 19 gennaio 1943.

Poi in una splendida giornata di fine gennaio, a mezzogiorno gli “uccelli della morte” oscurano il sole a Messina e vomitano sulla città che si crogiola, in pieno inverno, agli effluvi di una primavera che solo il nostro clima sa fornire, fuoco, ferro e morte.

Il primo della lunga serie di bombardamenti demolitori, che ridurranno la città in macerie.

Restavano in piedi solo i muri perimetrali degli edifici, quei muri che davano l’impressione ai bombardieri  alleati di trovarsi di fronte ad una città indistruttibile, nonostante l’impegno messo per demolirla.

E in senso traslato avevano ragione: Messina è davvero indistruttibile, nonostante quanto faranno le successive generazioni della politica dominante per ridurla al “monte di pietà”.

In questo improvviso abbattersi della furia della guerra sulla città, segno premonitore dell’invasione, si spegne la fiammella dello sport, una fiammella invisibile nel grande incendio della guerra. La tragedia ormai prende nelle sue spire uomini e cose.

La U.S. Passamonte, nonostante i bombardamenti, nonostante l’infittirsi delle operazioni militari che dovranno portare allo sbarco e all’invasione della Sicilia da parte degli alleati, conduce il suo torneo della fase primaria.  Si classifica al quarto posto, preceduta da due squadroni autentici quali sono Catania e Siracusa. Poi è l’invasione.

Nel settembre del 1943 la Passamonte si fonde con le principali squadre cittadine ridando vita, per breve durata, all'A.C. Messina.

La fine delle operazioni militari in Sicilia, determina una vera e propria rifioritura di attività sportive.

Si esce dall’incubo e, nonostante i gravissimi problemi che travagliano il Paese, ancora sotto l’infuriare della guerra e della lotta interna, che irrora di sangue italiano vaste regioni, il calcio riprende.

Si gioca continuamente nella sfera degli incontri amichevoli in attesa dell’inizio del campionato di Serie C.

Al campionato di calcio di divisione nazionale serie C 1945-46 posero la candidatura le seguenti squadre messinesi: U.S.PELORO 1906; S.S.ARSENALE; U.S.PASSAMONTE; A.C.GAZZI che aveva assorbito l’U.S.Messinese e l’U.S.Liberi Provinciale.

In un primo momento , Passamonte e Peloro furono illegalmente escluse per decisione del presidente del Direttorio regionale FIGC, Sig. Siino.

Tale esclusione confermava i dubbi che erano stati avanzati alla vigilia della riunione dell‘8 settembre  e convalidava i sospetti sulla scarsa obiettività del sig. Orazio Siino che doveva rappresentare le società sportive siciliane.

Il sig. Siino si è affannato a propugnare, e fare avallare ai dirigenti della FIGC provvedimenti di una illegalità senza precedenti e di una arbitrarietà che supera di gran lunga metodi e sistemi di nefasta memoria, l’esclusione della Peloro e della Passamonte.

La Passamonte: società che ha il merito di aver ridato a Messina una squadra di divisione nazionale serie C dopo il tracollo e la scomparsa dell’A.C. Messina, che ha partecipato al campionato di serie C nella stagione 1942-43 disputando incontri di campionato nel periodo più intenso dei bombardamenti aerei, che ha avuto la Sede distrutta per eventi bellici nel giugno 1943, che ha regolarizzato la sua posizione di vecchia società secondo le disposizioni federali dell’ottobre 1944, inviando lire duecento per tasse di affiliazione 1943-44 e 1944-45 ed iscrivendosi regolarmente al campionato 1945-46. Sede in via XXVIII Luglio presso SAGA, presidente dott. Garofalo Carmelo

Le due squadre (Peloro e Passamonte)  che vantavano titoli sportivi superiori agli stessi Arsenale e Gazzi protestarono presso la Commissione Federale d’Appello.

La crisi minacciata in seguito all’illegale esclusione della Passamonte e della Peloro è stata poi risolta con un provvedimento della FIGC che disponeva l'ammissione delle due squadre alla serie C.

A tale scopo e perché la città di Messina conservasse i diritti dell’U.S.Passamonte ad entrare eventualmente in B nella stagione 1946-47, hanno lavorato a tutto spiano, con l’appoggio dei vari partiti politici e di uomini di sport, il dott. Carmelo Garofalo ed il noto sportivo sig. Giuseppe Celeste; la giustizia ha finalmente trionfato sull’arbitrio e Messina sportiva riprende il suo posto in campo nazionale.

Tutti gli sportivi messinesi hanno applaudito con viva soddisfazione il provvedimento di giustizia della FIGC, provvedimento che qualunque sia il tentativo di salvataggio, suona condanna alla Lega sicula o almeno a chi della Lega sicula aveva a suo tempo adottato una decisione arbitraria e contraria alle norme federali.

Ma  più contenti saranno gli sportivi messinesi perché verranno a conoscenza di un gesto di solidarietà sportiva di cui difficilmente si ha riscontro nella  storia calcistica nazionale.

Al fine di dare alla nostra città una squadra degna del glorioso passato le squadre dell’U.S.Peloro 1906 e della S.S.Arsenale si unirono dando luogo all’A.P.Messina.

Successivamente chiesero all’U.S.Passamonte di poter dar luogo ad una fusione tendente a costituire un tutto organico.

La Tenente Mario Passamonte ha sportivamente aderito alla proposta ed al cambiamento della denominazione in Associazione Sportiva Messina, aderendo così al desiderio degli sportivi cittadini di una forte squadra che recasse il nome della città.

Ultimate le operazioni relative alla fusione il Presidente dell’U.S.Passamonte , dott. Garofalo, ha declinato l’incarico di cui era stato investito a seguito di libere elezioni, non potendosi occupare attivamente del sodalizio per ragioni di carattere professionali.

A presiedere l’A.S.Messina è stato chiamato lo sportivo sig. Vincenzo Nicotra che con la collaborazione di sportivi della tempra di Giuseppe Celeste , di Morabito Alfredo e degli appassionati dirigenti delle tre società darà alla squadra cittadina il massimo impulso.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

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Mario Passamonte ai tempi in cui giocava nella Peloro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Una formazione della Passamonte del 9.3.1941 (antecedente alla costituzione ufficiale), in alto da sinistra: Gullo, un tifoso, Corti, Pompilio, un tifoso, Mazzotta (allenatore), Caprì, Nicoletti, Principato; in basso da sinistra: Simone, Monno, Franza, Lombardo, Dispensieri.

 

 

 

 

 

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Sfilata della Passamonte prima dell'inizio della partita del 4.5.1941 "Festa dell'Asse", da sinistra a destra: Lombardo I, Lombardo II, Corti, Monno, Caprì, Dispensieri, Franza, Simone, Nicoletti, Fiorello; indietro la seconda squadra. In testa vi era  il labaro della società portato da Carmelo Buonocore,  scortato dal camerata Carmelo Garofalo presidente del sodalizio e dal camerata Domenico Mazzotta, direttore tecnico.  

 

 

 

 

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Nella foto a sinistra in alto:  una formazione dell'U.S. Passamonte,  da sinistra: Corti, l'allenatore Mazzotta, Lombardo, Pompilio, Caprì, Gullo, Simone, Franza, Dispensieri, Nicoletti, Monno e Principato.

 

 

Nella foto a sinistra in basso: i giovani della Passamonte con gli atleti tedeschi al termine della partita del 4.5.1941.

 

 

 

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La formazione della Passamonte che nel luglio del 1941 sconfisse i camerati tedeschi per 3-2, da sinistra in alto: Mazzotta (all.), Franza, Pompilio, Caprì, Lombardo I, Gullo; al centro da sinistra: Simone, Corti, Dispensieri; in basso da sinistra: Monno, Nicoletti, Principato.

 

 

 

 

 

 

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U.S. Passamonte 1942-43