Il Piano Ram

 

Prova delle criminalità serbe nelle mani del Tribunale Internazionale per i crimini nella ex-Jugoslavia, dove c'è tutto il programma d'azione serbo, messo poi in atto con scrupolosa esattezza.

 

Messo a punto verso la seconda metà del 1991, ovvero nei giorni in cui la guerra in Jugoslavia cominciava a definirsi per quella che sarebbe stata, si tratta di un piano militare, che in caso di movimenti secessionisti prevedeva l'occupazione del territorio croato e della Bosnia, l'invio di truppe speciali nel Sandjak e nel Kossovo: esperti militari si sarebbero incaricati di organizzare preventivamente "avamposti" (le tigri di Arkan e le aquile bianche di Seselj) onde provocare disordini e "appelli" che giustifichino interventi ed avanzate.

 

Fin qui si parla di strategia militari più o meno legittime: il problema sorge quando una sua variante il cd "Piano Brana" dato da un mix, cito, "fra interventi decisi (stupri di massa seguiti dal divieto di interruzione della gravidanza e meticolosa attività di demoralizazzione) e una campagna pianificata di informazione che possa provocare l'allontanamento spontaneo di molte comunità".

La ipotetica perdita di alcuni territori serbi sarebbe stata compensata con lo spostamento dei serbi di questi territori in Kossovo per alterarne la composizione etnica.