Il rischio è dato dalla combinazione di P e M
La formula R = P x M, è bene specificarlo, è ricavata empiricamente, sulla base dellesperienza maturata in decenni di attività rivolta alla prevenzione degli infortuni.
Poniamo di voler graduare su 4 fasce le variabili P e M, sulla base della incidenza dei diversi fattori (bassa, media, alta, molto alta).
In occasione della valutazione del rischio è necessario comprendere quale sia il livello di rischio per i lavoratori, allo scopo di individuare le misure appropriate di prevenzione e protezione.
Poniamo il caso di una situazione lavorativa dove le probabilità (P) di incendio siano alte e la magnitudo (M), ossia la gravità del danno che ne potrebbe derivare, sia molto alta.
E evidente che bisogna operare su entrambe le variabili.
Partendo dal presupposto che è pressoché impossibile ridurre il rischio a zero, è necessario attuare tutte le misure utili alla riduzione della incidenza dei diversi fattori.
Per fare un esempio concreto, in funzione della riduzione della incidenza della variabile P, potremmo dare le seguenti indicazioni per i locali interessati dal rischio dincendio:
a) divieto di fumare e usare fiamme libere;
b) adozione di impianti elettrici a regola darte;
c) adozione di pavimenti ed attrezzi antiscintilla;
d) riduzione del carico di incendio;
e) segnaletica di sicurezza;
f) ecc.
Per la variabile M potremmo dare, invece, i seguenti suggerimenti:
a) scale a prova di fumo;
b) piani di emergenza;
c) uscite di sicurezza;
d) impianti di allarme acustico;
e) luci di sicurezza;
f) ecc.
In questo modo, sarebbe possibile riportare i livelli di incidenza delle variabili P ed M vicino ai livelli più bassi, a tutto vantaggio della sicurezza dei lavoratori.