Qui comincia l’avventura dell’ alieno pomodoro  che in futuro affronterà gradi rischi per salvare la sua tenera amata: l’insalata!

 

                           


E il pomodoro parlò.

Robert rimase stupito, non riusciva a credere che il pomodoro che stava
per affettare per fare l'insalata mista, come piaceva a Martine, gli avesse
davvero parlato.
- "Cosa vuoi fare, lasciami, non voglio certo mischiarmi a quella stupida
insalata riccia, so già che, oltre a sentirmi a pezzi, mi verrà un feroce
mal di testa per le sue insipide chiacchiere".
- "A parte che le mie foglie sono perfettamente lisce, saranno mica
interessanti i tuoi soliloqui?" - rispose la lattuga - "Non c'e davvero sugo
ad ascoltarti!"
- "Basta, zitti tutti "- urlò Robert buttando in terra il coltello con cui
aveva rischiato di tranciarsi le dita - " credo che avvertirò Martine che la
cenetta é rimandata" - concluse, pallido come uno straccio.
- "E perché mai, la nostra cenetta romantica, dovrebbe essere rimandata?"
- chiese ridendo Martine, facendo il suo ingresso in cucina, con indosso
ancora il soprabito e puntando in direzione del tavolo dove si trovavano gli ortaggi,
lo strano apparecchio somigliante ad un incrocio tra un telefonino e un piccolo
megafono, che impugnava nella mano destra.
- "Amore guarda" - disse felice la ragazza con la voce che sembrava provenire,
oltre che dalle sua bocca, dalle foglie della verde lattuga , ficcando sotto gli occhi
stupiti di Robert , lo strano apparecchio che stringeva in mano - "i nostri problemi
sono finiti!"
-" Finalmente ce l'abbiamo fatta" - sospirò Robert abbracciando strettamente Martine.
-"Tu sei riuscita dove io avevo sempre fallito, hai perfezionato l' EDPS: l'emettitore
direzionale puntiforme sonoro "- disse Robert , avvolgendo con uno sguardo pieno
d’amore contemporaneamente e democraticamente Martine e lo strano apparecchio
rosso paprica.
- "Scusa per lo spavento che ti ho fatto prendere" - lo interruppe Martine, con tono
più dolce, che adesso sembrava provenire contemporaneamente dalla sue labbra
e dal pomodoro poggiato sul tagliere, stampando contemporaneamente un bacio
sulle labbra di Robert, per prevenirne eventuali recriminazioni - "per nulla al mondo
mi sarei persa questo spettacolo, avresti dovuto vedere la tua faccia... eri così
buffo....ha, ha, ha, ha".
- "Ridi, ridi pure, ma io ho rischiato seriamente di tranciami le dita."
-" Ma ora sono felice e ti perdono... tutto, anzi credo che dovremmo
festeggiare la nostra scoperta che ci farà ricchi, ho un ottimo prosecco
che tenevo in fresco per le grandi occasioni e poi ci sono le scaloppe al
marsala, che ho appena preparato per la nostra cenetta, ma ti prego" -
concluse Robert scoppiando in una risata liberatoria -" per stasera niente insalata!"

Nella penombra silenziosa della cucina, mentre dal soggiorno provenivano
acciottolii di posate e bicchieri, fresche risa femminili frammiste a scoppi
più profondi e virili, una esile vocina bisbigliò- "Scampato pericolo, o meglio
salvi per uno stelo!"
- "Si ma adesso chi glielo dice a quei due, che il loro giocattolo non
funziona?"
- "Io no di certo, devo spostarla urgentemente, il segnalatore mi ha appena
avvisato dell'arrivo di un grosso pericolo" - e levitando fuori dalla finestra spalancata,
il pomodoro si avvio nella notte per mettere in salvo l'astronave cavolfiore dalle
voraci fauci della lepre in avvicinamento.

Fine

 

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