Alla prossima Jeff….

Si è da poco ritirato Jeff Hornacek, guardia degli Utah Jazz. Il suo ritiro segna forse la fine di un ciclo a Salt Lake, che dopo le finali degli anni scorsi, si trova senza un pezzo del suo famoso "Trio", e l'anno prossimo darà l'assalto al titolo senza Horny.

So long Hornachek. Arrivederci Hornachek. Adesso è tutto finito, il trainig camp d’inizio stagione, la preseason, le battaglie di regular seasons, fino alle luci della ribalta dei play-off e delle finali….tutto in soffitta, in qualche scrigno dove si conservano le memorie preziose. Il tram NBA è arrivato al capolinea verso la metà di maggio, e Horny proprio non voleva scendere, tanto che il cocchiere lo ha invitato, in modo gentile ma risoluto, ad accomodarsi. Il cocchiere? Al secolo Scottie Pippen, che in gara 5 della serie tra Jazz e Blazers, con Utah avanti di 2, ma ad un passo dall'eliminazione, a 7 secondi dalla sirena, ha colpito da tre in faccia ad un titubante Bryon Russell, ponendo fine contemporaneamente alla stagione dei Jazz e alla carriera di Jeff. E Jeff in quel tiro ha rivisto tutta la sua carriera. Da quel pre-camp per liceali, a Chicago, dove partecipò grazie all'aiuto del padre-allenatore, e sudò una chiamata ad Iowa State, al draft del 1986 quando dopo 4 anni discreti e nulla più al college, solo Phoenix ha voluto scommettere sul suo mortifero tiro piedi a terra. Su quel tiro, che entrava regolare come la posta, ha costruito una carriera da più di 15000 punti e 5000 assists, con il gancio in corsa, i tiri acrobatici, la cura per i particolari (leggi tiri liberi), e la difesa contro gente sempre più veloce o più grossa di lui. 15.000 punti e 5.000 assists divisi tra Phoenix, Philadelphia, dove fu spedito in cambio di Chuck e Utah. Salt Lake….forse i ricordi più belli, gli anni del trio, delle Finali, dove però le porte del paradiso erano custodite da MJ e Pippen. Si Pippen, e intanto la palla fa frusciare il macramè e in un amen la carriera di Horny finisce. Allora tutti intorno ad Hornacek che come da un incubo si risveglia di colpo, accorgendosi che aveva ballato per l'ultima volta e dichiarando in conferenza stampa che il mondo NBA gli mancherà terribilmente. Se ne va così un giocatore straordinario, che al di là delle statistiche ha sempre dimostrato un intelligenza cestitica superiore alla media, indispensabile per eccellere in un mondo di marziani, quando il talento è imprigionato in un corpo assolutamente da ragioniere. E Horny ragioniere lo è veramente, tanto che per giocare in NBA, ha sacrificato (a dirla tutta sacrificio accettabile) un posto come accountant, ovvero contabile. Resta il rammarico di non aver altro anello al dito che quello nuziale, ma si sa la grandezza di un giocatore non è direttamente proporzionale alle sue vittorie, e Jeff Hornacek, è stato un grande giocatore, anche se non ci sarà una prossima.