Come autori di questo saggio di indubbio valore non potevamo non dare anche a voi fortunati lettori l' opportunita' di dimostrare a voi stessi se appartenete all’esiguo gruppo dei degni, oppure alla folta schiera della putredine elfica e simili.

1. Spero che tanta abbondanza sia presagio di buoni rapporti tra i nostri popoli
2. Quest’umilissimo servo degno non è di tanta munificenza, o potente fra i potenti, permettimi quindi, mentre tu ti sollazzi con il cibo, di stare qui inginocchiato a suonare l’arpa affinché la tua mano si posi benevola sul mio umile popolo.
3. Così può andare. Ma a questo tributo l’anno prossimo andranno tolte le verdure e aggiunto molto oro.
   

1. Se hai fame tenti di catturarlo, altrimenti prosegui per la tua strada.
2. Repente estrai l’arpa e ti abbandoni in una composizione inneggiante alla benevolenza della natura, che ti concede una si magnifica visione che potrai finalmente narrare ai tuoi nipoti sempre che tu non sia sterile come la maggior parte dei tuoi simili.
3. Pensi che le sue frattaglie possano mirabilmente adornare la tua barba e ti getti all’inseguimento della bestia tentando di ucciderlo a morsi.

1. Cerchi una via di fuga.
2. Agile estrai l’arpa blaterando parole magiche, che comunque non ti saranno di aiuto alcuno, nel disperato tentativo di tramutarti in rovetto spinoso e celarti quindi al nemico.
3. Ringrazi il tuo dio per tanta abbondanza e mentre tenti di immobilizzare i tuoi fratelli ti lanci gioioso all’attacco.

1. Consumi il tuo pasto, paghi e te ne vai.
2. Celere estrai l’arpa e, nel tentativo di allietare gli avventori dell’osteria, miagoli una composizione esaltante le virtù della cucina vegetariana ignorando gli ortaggi marci che tutti ti lanciano addosso per farti tacere. Ringrazi e te ne vai in quanto sei privo di moneta per pagare un pasto ma comunque adorno di ogni ben di dio.
3. Cerchi una scusa qualsiasi nel tentativo di scatenare una rissa, e se non trovi riscontro cominci a bersagliare l’arpista con oggetti via via più pesanti.

1. Ti fingi addormentato e tenti di capire cosa sta accadendo mentre la tua mano corre veloce verso il pugnale.
2. Ti arrampichi sul più alto albero nei paraggi, estrai l'arpa e con mano tremante implori Lalfolas il Viscido di averti salva la vita.
3. In tutti i modi cerchi di incoraggiare un eventuale aggressore. Russando rumorosamente cerchi di allontanare da te, senza farti vedere, quelle armi che maggiormente potrebbero intimorire il nemico.

1. Pensi che sta per piovere.
2. Lesto estrai l'arpa e per i successivi due mesi canti le lodi di Lalfolas l'Inutile cercando di dare un nome a tutte le figure che vi scorgi. Ti sveglierai dall'estasi probabilmente più alto grazie alle abbondanti piogge.
3. Ti senti a disagio.

1. Pensi che forse la sera prima hai bevuto un po' troppo.
2. Mortificato nel tuo io blateri preghiere di scusa, svieni ripetutamente e maldestramente tenti il suicidio.
3. WOW!!!

1. Due.
2. Estrai lesto l'arpa e, piangendo commosso, canti un'ode alla molteplicità di domande esistenziali che il quesito ti pone.
3. Meno di me o più di me?

1. Almeno qualcosa sono riuscito a concludere nella vita.
2. Se già non possiedo un'arpa lesto vado a procurarmene una.
3. Mi incuriosisce il fatto che un test abbia una sola domanda ed il suo numero d'ordine sia il nove. Accartoccio il plico e con forza lo presso nella gola del mio vicino che per tutta la durata del test non ha mai smesso di danzare agitando la sua arpa nuova.