Costantino Nigra e Giuseppe Giacosa. Due scrittori canavesani si incontrano

Lidia Benone Giacoletto e Rodolfo Giacoma Ghello
da "Canavéis"
   Lettera del Nigra inviata a Giacosa il 14 ottobre 1903


     Nell'ambito della nostra personale passione per la storia, da molti anni ci dedichiamo allo studio della vita e delle opere di Costantino Nigra, un canavesano che, oltre ad aver ricoperto un ruolo rilevante nella storia del Risorgimento italiano, con amore e intensa passione cantò le bellezze della sua terra che è anche la nostra. Egli ebbe i natali nel castello di Villa Castelnuovo, ora Castelnuovo Nigra e, pur costretto a lungo lontano dai luoghi d'origine portò sempre nel cuore il ricordo struggente del suo verde Canavese. Il ricordo della bellezza dei luoghi aviti trovò quindi ampio spazio nei suoi scritti che narrano gli aspetti della sua terra, la vita delle popolazioni che le abitavano e le leggende udite in questi luoghi: pagine memorabili, capaci di far amare il Canavese anche a chi non lo conosce.

     Nigra non fu il solo a saper cogliere e interpretare le varie caratteristiche della sua terra, altri scrittorie poeti, nativi di queste parti, lasciarono interessanti testimonianze letterarie in proposito e certamente chi, come noi, ha imparato ad amare il Canavese traendo insegnamento dalle pagine del Nigra, prova immenso piacere nel trovare altri documenti che aggiungono nuovi tasselli alla storia di questa parte del Piemonte.

     Nella scorsa estate, in occasione della manifestazione "Città a porte aperte", ci fu possibile visitare l'abitazione di un illustre canavesano, lo scrittore Giuseppe Giacosa, a Colleretto Giacosa, un paese poco discosto da Castellamonte, sulla          

Lettera del Nigra inviata a Giacosa il 14 ottobre 1903

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