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L'iniziativa nasce dall'ascolto della realtà quotidiana da parte di un gruppo di consulenti che operano da diversi anni nell'ambito delle comunità psichiatriche. Oltre alle "voci" della follia, quelle che accompagnano più o meno spesso i pazienti nella loro solitudine, ci sono altri mormorii che esprimono desideri di normalità, volontà di reagire, nostalgie di un passato degno che si è spento o a cui non si è mai potuto accedere. Con la voglia di raccogliere questi sussurri, l'équipe nasce intorno all'idea che la patologia psichiatrica non sia solo crisi da curare, ma anche energia e impegno da valorizzare per crescere insieme. Il Progetto si propone di coinvolgere pazienti psichiatrici nell'attività lavorativa, seguiti con un sostegno psicoeducativo nei bisogni e nelle ansie che questo passo comporta. Le Attività lavorative prescelte si inseriscono nel mondo del lavoro senza filtri né agevolazioni assistenziali: il fine ultimo è l'integrazione, per quanto possibile, nella società "normale". I risultati raggiunti sinora sono molto interessanti: un gruppo di pazienti sta collaborando da oltre un anno in modo continuativo con una importante Azienda torinese di forte rilevanza nazionale. Questo non vuol essere solo un progetto di inserimento sociale, ma anche uno strumento di ricerca che indaghi sui cambiamenti prodotti nel paziente e nel contesto comunitario in cui esso vive. Il Progetto, e le sue peculiarità, sono a disposizione di chiunque volesse conoscerlo. Vi invitiamo a contattarci in merito. |
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